Incredibile come nel mondo dello sport, e del calcio soprattutto, qualsiasi cosa sia possibile. Da un giorno all’altro può cambiare tutto, senza nemmeno accorgersene. Un esempio chiaro è la storia di Junior Messias, giocatore brasiliano e trascinatore del Crotone. Fondamentale non solo per la sua duttilità, ma anche per le sue giocate individuali, capace di dare fluidità ad un gioco con evidenti limiti, come quello dei “pitagorici”. Evidente è il suo enorme spirito di sacrificio, derivato probabilmente da un passato umile e da una carriera calcistica complicata. Dal Brasile all’Italia, passando per tornei amatoriali e diverse stagioni in serie D, fino alla chiamata decisiva.
I primi passi: dal Cruzeiro al trasferimento in Italia
Junior Walter Messias nasce a Belo Horizonte nel 4 marzo 1991. Dopo un’adolescenza trascorsa in un ambiente molto umile, seguita da tre anni di giovanili nelle file del Cruzeiro, il giovane Messias decide di cercare fortuna in Italia, convinto da suo fratello. Nel “Bel Paese” non trova subito fortuna: egli infatti, è costretto a lavorare come fattorino in una ditta di elettrodomestici. Nonostante le sue grandi qualità, il calcio per lui rappresenta solo un percorso parallelo e secondario. Nei primi anni disputa solo tornei amatoriali UISP con una squadra di immigrati peruviani, la Sport Warique. Dopo 4 anni in Italia, il destino si inventa l’assist per il giovane talento brasiliano: Messias viene casualmente notato da Ezio Rossi, allenatore del Casale, al tempo squadra di Eccellenza piemontese. L’ex-giocatore del Torino lo consiglia prima ad una squadra della zona piemontese, il Fozzano, poi decide di portarselo in forza al Casale. Intuizione che gli vale la promozione in Serie D, grazie anche ai 20 gol di Junior.
Junior Messias, le esperienze in Serie D e in Lega Pro
L’avventura in nel campionato dilettantistico continua, stavolta tra le fila del Chieri. Con la squadra torinese trionfa nella Coppa Italia Serie D e sfiora la promozione di categoria. La grande chiamata non tarda ad arrivare: lo contatta addirittura una compagine di Serie B, la Pro Vercelli. La burocrazia però non gioca dalla parte del giovane brasiliano, impossibilitato al tesseramento essendo privo di passaporto comunitario. Un duro colpo che gli costa la ripartenza dalla Serie D con il Gozzano. Un susseguirsi di problemi che avrebbe demoralizzato tutti, ma non il talento brasiliano. L’avventura con i rossoblù si rivelerà infatti solo l’inizio di un’ascesa incredibile, culminata due anni dopo con la promozione in Serie C e con un totale di 9 centri.
L’approdo in Serie B e la promozione
Conseguentemente alle sue grandi prestazioni, Messias riesce ad impressionare Giovanni Stroppa, allenatore di un Crotone reduce da una stagione a dir poco altalenante. Tuttavia il brasiliano non approda subito alla corte del patron Vrenna, bensì resta per altri 6 mesi in prestito al Gozzano. Considerabile come una manna dal cielo il suo arrivo a gennaio, dato che sotto i colpi del duo Messias-Simy, i “pitagorici” si aggiudicano il secondo posto, valente la promozione nella massima serie.
Junior Messias: l’esordio in Serie A
L’ormai 29enne Junior Messias corona il suo sogno con l’esordio in Serie A. Malgrado la stagione non facile per la compagine calabrese, il futuro del classe ’91 sembra tutt’altro che cupo: il suo dribbling tipicamente brasiliano e l’ampia polivalenza sia in difesa che in attacca, gli sono valsi gli occhi di mezza serie A e non solo. Segna per la prima volta il nome nel tabellino in occasione dello scontro salvezza con il Cagliari, perso 4-2.
A 10 giornate dal termine della stagione, Junior ha totalizzato ben 7 gol, conditi da 3 assist. Chissà che il ragazzo della provvidenza non regali un altro miracolo al Crotone. Si preannuncia una sfida più che ardua.