Juventus, Allegri-Magnanelli fondamentali contro l’Udinese

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Il mese di agosto non smette d’appassionare i tifosi anche grazie alla sessione estiva di calciomercato. Tramite prestiti, acquisti e cessioni il volto delle migliori società continua a cambiare, in attesa dell’assetto definitivo da adoperare all’interno dell’ambito rettangolo verde. Tuttavia ad attirare l’attenzione dei supporters, vi è anche la preparazione e gli allenamenti mirati dei calciatori per le prime partite della Serie A 2023/2024. Ad incorniciare il primo weekend del nuovo campionato è stata anche il match JuventusUdinese, nel corso del quale le strategie del duo AllegriMagnanelli si sono rivelate fondamentali. Scopriamo insieme cosa ha portato alla vittoria per 0-3 da parte della Vecchia Signora.

Juventus-Udinese, gli obiettivi centrati di Allegri e Magnanelli

Ad aggiornare il tabellino della Dacia Arena sono stati Federico Chiesa, Dusan Vlahovic e Adrien Rabiot, ma è importante soffermarsi sulle idee che hanno reso possibile tale risultato. Il nuovo volto del club torinese ha già colto i suoi frutti nel corso della tournée statunitense. Quindi il lavoro di Max e l’ex neroverde affonda in radici ben salde, sin dall’inizio della fase pre campionato. Inoltre a rafforzare la cooperazione tra allenatore e collaboratore tecnico, è il passato.

Infatti Francesco Magnanelli è stato sotto le direttive di Massimiliano Allegri, in qualità di calciatore, ai tempi del Sassuolo. A testimoniare il decisivo contributo alla rosa juventina del trentottenne umbro è stato Federico Chiesa, segnando 108 secondi dopo il suo ingresso all’impianto sportivo friulano. Infatti il classe ’97 ha affermato che dopo l’arrivo dell’ex Chievo, ogni componente della squadra ha avuto la possibilità di provare sempre nuove tattiche e ruoli.

Juventus, Allegri-Magnanelli fondamentali contro l’Udinese

Inoltre ad aumentare le chances di vittoria è stato il duro lavoro per modernizzare lo stile di gioco di Madama. Infatti in via strategica, si è puntato molto sulla fase di recupero del possesso, d’ impostazione e offensiva. A ridurre vertiginosamente la possibilità di reagire da parte dei padroni di casa, sono stati il pressing alto e la maggior incisività sulle fasce. Da non sottovalutare è anche la sinergia tra la vecchia e la nuova leva della Juventus e in panchina.

Mettendo al bando ogni sorta di protagonismo, si hanno maggiori possibilità di raggiungere migliori risultati. Infine a siglare la vittoria contro la squadra allenata dal coach Andrea Sottil, sono state anche la libertà di manovra conferita alla punta centrale serba e un maggior coinvolgimento dell’ala sinistra genovese. Per scoprire se tale modus operandi può continuare a tenere banco, non resta altro che attendere l’inizio del match tra i bianconeri e il Bologna.

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