Juventus, Bonucci: da totem a ingombro?

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Juventus Bonucci

Con l’arrivo di Giuntoli, la Juventus si appresta a ricominciare da zero per gettare le basi di un nuovo progetto vincente. La rinascita dopo due stagioni amare e fallimentari passa da profondi cambiamenti strutturali e tecnici. E da scelte drastiche, ma necessarie. Alcune di queste riguardano sicuramente il rinnovamento della rosa. Il proficuo inserimento di tanti giocatori provenienti dalla Next Gen operato nella scorsa annata, unito al primo colpo Weah, dà un’idea chiara sulla strada decisamente green che i bianconeri hanno deciso di intraprendere per il futuro. Abbassare l’età media del gruppo significa inevitabilmente rinunciare a qualche senatore. Un’operazione significativa anche per ridurre l’ormai insostenibile monte ingaggi. E così, dopo quello di Cuadrado, non sono da escludersi altri addii dolorosi in casa Juventus e uno degli indiziati in questo senso è Leonardo Bonucci.

Juventus, Bonucci: da totem a ingombro?

Il capitano, legato alla Vecchia Signora ancora da un anno di contratto, potrebbe dunque finire anzitempo la sua avventura nel capoluogo piemontese. Una separazione molto difficile, ma comunque non del tutto irresponsabile, dato che il giocatore ha vissuto nelle ultime due annate un declino tecnico e fisico. Una sorta di riflesso del periodo negativo di tutta la squadra. Cerchiamo allora di capire se effettivamente Bonucci sia destinato o meno a lasciare la Juventus, tra conseguenze per il mercato e una pesante eredità da raccogliere.

Bonucci, la volontà di chiudere la carriera alla Juventus

In una recente video-intervista realizzata per il canale YouTube della Juventus per celebrare le 500 presenze di Bonucci in bianconero, il giocatore viterbese ha lanciato un messaggio chiaro. Quello, cioè, di voler chiudere la propria carriera professionistica al termine della prossima stagione e, dunque, con la Vecchia Signora. La squadra per cui ha sempre tifato sin da bambino e che ha avuto la fortuna di guidare per tantissimi anni, anche da capitano.

Tra vittorie, gioie, delusioni europee, gol decisivi e il dovere unico di proteggere i propri colori a ogni costo, Bonucci è a tutti gli effetti un monumento della storia recente del club più titolato d’Italia. Da giovane promessa ai tempi del Bari a colonna, idolo e simbolo di quella famosa B-BBC che ha fatto da spina dorsale, oltre che da muraglia, della cavalcata che ha portato ai 9 Scudetti consecutivi, alle 5 Coppe Italia, alle 5 Supercoppe e alle 2 finali di Champions perse. 

Juventus, Bonucci: da totem a ingombro?

Una retroguardia leggendaria di cui è rimasto l’ultimo rappresentante a Torino, ma anche lui ha dovuto osservare e affrontare l’inevitabile lento declino che coinvolge ogni giocatore. Nelle ultime due stagioni, Bonucci ha visto diminuirsi progressivamente il proprio minutaggio, complici i ripetuti acciacchi fisici. È passato dalla quasi totale inamovibilità degli anni d’oro ai 2816 minuti in 34 presenze della stagione 2021/2022 e ai 1517, distribuiti in 26 partite, di quella appena conclusa. A ciò si aggiunge la penuria di appena 2 reti segnate, 1 in campionato e 1 in Champions.

Una ferita che ha minato il rapporto di Bonucci con la Juventus

Ma tra la Juventus e Bonucci non è stato sempre tutto rose e fiori. Se da un lato l’avanzare dell’età e del logoramento ha indebolito i suoi muscoli, relegandolo spesso in infermeria, c’è stata un po’ di tempo fa una frattura più grave, sia da un punto di vista spaziale che, soprattutto, sentimentale. La cessione al Milan nel 2017 e quel gol (inutile) segnato allo “Stadium” con tanto di esultanza per zittire i tifosi bianconeri che lo avevano tartassato di fischi per tutta la gara. Tutto apparentemente archiviato e dimenticato col ritorno alla casa-madre l’estate successiva.

Juventus, Bonucci: da totem a ingombro?
Dopo aver saltato la sfida d’andata per squalifica, Bonucci si rese protagonista nella gara di ritorno, firmando col più classico dei gol dell’ex una rete che non evitò la sconfitta ai rossoneri.

Da quel momento, però, Bonucci ha dovuto lavorare sodo per poter riconquistare la fiducia del suo popolo, ma non solo. Risale a due anni fa il siparietto di Allegri in una nota conferenza stampa nella quale sottolineava come quell’anno sabbatico dal mondo Juve non lo rendeva consono ad indossare la fascia di capitano. Simbolo che comunque ha poi indossato e condiviso con Danilo in seguito all’addio di Chiellini.

C’è mercato per Bonucci all’orizzonte?

Dal punto di vista del calciomercato, con Bonucci, la Juventus si ritrova oggettivamente in una situazione tecnica complicata. Parliamo, infatti, di un giocatore di 36 anni, che ha perduto lo smalto dei tempi migliori e ha patito diversi infortuni muscolari. Per non parlare poi dell’ingaggio, che ammonta a 6,5 milioni. Se da un lato, dunque, la dirigenza bianconera manifesta la volontà di ringiovanire la rosa e ridurre le spese, dall’altro bisogna trovare qualcuno che sia disposto ad investire su un giocatore che presenta questi dettagli, tutt’altro che irrilevanti.

Alla finestra ci sono sempre i soliti noti: arabi ed MLS. Tuttavia, le laute opportunità economiche offerte da queste due compagini potrebbero non essere valutate così allettanti dal campione d’Europa. Decisamente più intrigante, qualora fosse confermato, è invece l’interesse del Newcastle. Stando ad un’indiscrezione del quotidiano britannico “The Sun”, infatti, la dirigenza dei Magpies si sarebbe messa in contatto con l’entourage del difensore. La situazione è ancora tutta in divenire e da monitorare, ma dopo Tonali, un altro italiano potrebbe approdare nella contea del Tyne and Wear.

Fatto sta che uno dei simboli irreprensibili della Juventus vincente è divenuto una possibile pedina da sacrificare in nome della ricostruzione. Una scelta dolorosa, certo, perché la storia costruita insieme non va mai dimenticata. Tuttavia, la squadra viene sempre prima del singolo e quindi lasciare i colori bianconeri per Bonucci potrebbe apparire anche come l’ultimo grande gesto da capitano, che accantona il proprio ego in favore del bene supremo della Vecchia Signora.

Juventus, Bonucci: da totem a ingombro?

Chi raccoglierebbe l’eredità di Bonucci alla Juventus?

Un’eventuale partenza di Bonucci aprirebbe una nuova necessità in casa Juventus. Con l’avanzare dell’età di Danilo e le incognite Alex Sandro e Rugani circa la loro permanenza a Torino, i bianconeri dovrebbero muoversi sul mercato. Storicamente, la difesa è l’anello forte del club piemontese, per cui ci sarebbe bisogno di un investimento importante.

L’eredità di Bonucci è di quelle pesanti. Appartiene ad un ristrettissimo club elitario di giocatori che possono vantare più di 500 presenze in maglia Juventus, con la quale ha messo a segno anche 37 gol. Mica male per uno che che di mestiere fa il difensore. Al di là del discorso puramente legato alle sue caratteristiche tecnico-tattiche, c’è da considerare anche i fattori leadership e personalità. Tanto in campo quanto fuori, il viterbese è un autentico punto di riferimento, sempre pronto ad incitare e richiamare i compagni. Una presenza forte all’interno dello spogliatoio, ma anche una sorta di allenatore in campo, che detta i tempi, guida il reparto e tiene alto il livello di concentrazione. Sostituirlo non è per nulla facile.

Juventus, Bonucci: da totem a ingombro?

Il primo indiziato potrebbe essere una scelta in casa. Bremer ha infatti tutte le carte in regola per divenire il leader difensivo della Juventus, ma ha ancora molti margini di miglioramento dal punto di vista caratteriale. Per sperare, invece, in un acquisto top (Pau Torres?) è necessario prima fare cassa. Anche su questo fronte, però, la dirigenza bianconera è costantemente a lavoro.

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