Il mese di settembre sta per essere dimezzato dalle scure del tempo e la sessione estiva di calciomercato sembra ormai un lontano ricordo. Le prime partite della Serie A 2023/2024 hanno reso evidente quali trattative siano state provvidenti e quali addii abbiano cambiato il volto delle società. Ma prima della quarta giornata di campionato, a calamitare l’attenzione dei tifosi vi sono anche le qualificazioni per gli Europei 2024. Infatti oggi, martedì 12 settembre, avrà luogo presso lo stadio Giuseppe Meazza la partita tra Italia e Ucraina. A non prendere parte a tale sfida cruciale sarà anche Leonardo Bonucci, ormai lontano dal Bel Paese e pronto a chiedere il risarcimento danni alla Juventus. Ma quali eventi hanno scatenato la decisione dell’ex capitano bianconero? Scopriamolo insieme.
Juventus, Bonucci pronto a chiedere il risarcimento
Dopo aver militato per 9 stagioni con la maglia della Vecchia Signora, il difensore centrale si è diretto a Berlino. Leonardo Bonucci, è ormai sotto la guida del mister Urs Fischer, indossando la maglia numero 23. L’ex Milan è giunto ufficialmente tra le fila dei Die Eisernen, con l’ingaggio pari a 1,5 milioni di euro compresi i bonus. Tuttavia il trentaseienne di Viterbo non dimentica d’aver accumulato 502 gettoni, 37 goal, 10 assist e 42.598’ col club torinese.
Dopo una lunga carriera spesa a difendere il medesimo team, all’interno dell’ambito rettangolo verde, nell’ultima stagione la situazione è precipitata vertiginosamente. Al punto che Leo, come riportato da La Gazzetta dello Sport, è pronto a chiedere il risarcimento per danni di natura professionale e d’immagine. Una scelta così drastica cela una serie d’avvenimenti che, con un effetto domino, avrebbero portato all’esclusione del classe ’87 dal progetto del mister Massimiliano Allegri.
C’eravamo tanto amati
Il primo campanello d’allarme è stato il divieto d’accedere agli spazi comuni, quali la palestra, la piscina e il ristorante. Ma a rendere sempre più evidente la spaccatura con Madama sono stati gli allenamenti serali a parte dal resto della squadra e soprattutto senza mai poter incontrare lo staff tecnico.
Sommando tutte queste condizioni il calciatore italiano ha deciso di procedere per via legale con la Juventus, nonostante in precedenza avesse chiesto più volte il reintegro nella rosa. Se la richiesta di risarcimento andasse in porto, come dichiarato dallo stesso giocatore, tutto il ricavato sarebbe devoluto all’associazione denominata “Neuroland”.