Juventus-Cagliari, Pirlo: “Voglio vedere la fame”

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Niente conferenza stampa per Andrea Pirlo, in vista di Juventus-Cagliari. Il tecnico, tuttavia, è stato interpellato per presentare la sfida dell’Allianz Stadium, dopo Di Francesco.

Juventus-Cagliari, Pirlo: “Gara fondamentale”

L’ex Milan ha commentato le condizioni dei suoi nazionali e l’avversario. “I nazionali più credibili grazie a noi? Non lo so, sono sicuramente giocatori forti. Magari alcuni avevano giocato un po’ meno nell’ultimo periodo e giocare in Nazionale ha fatto loro bene per fiducia e ritmo. Siamo contenti che siano tornati con tanta voglia e quindi ora sono pronti per giocare. Cagliari? Per noi è una gara fondamentale. Veniamo da un’inattività per le Nazionali, ma ci serve per il nostro periodo di crescita. Adesso deve iniziare il nostro campionato. Il periodo di adattamento è finito e quindi da qui fino a Natale avremo dieci partite da giocare come se fossero delle finali. Già da domani voglio vedere uno spirito diverso e combattivo. Giocare con grande forza per ottenere risultati“.

Il Cagliari è un’ottima squadra allenata da un ottimo allenatore. Di Francesco ha portato grande entusiasmo, un buon sviluppo di gioco sia quando impostano a tre che a quattro. Hanno dei buoni giocatori e di esperienza a centrocampo e in attacco. Sarà una partita importante e difficile. Noi non dovremo guardare al risultato ma solo a noi stessi, cercando di vincere la partita. Alex Sandro e De Ligt? Stanno bene. De Ligt si allenava con noi già da un po’, poi abbiamo aspettato il responso dell’ortopedico e ora è pronto per giocare.

Alex Sandro si è allenato con noi l’ultima settimana, ci vorrà un po’ più di tempo per vederlo dall’inizio. Però è convocabile. Fattore campo saltato a porte chiuse? Sì, certo. Non c’è più il senso di paura delle squadre più piccole di venire qui allo Stadium o a San Siro con tanta atmosfera. Però siamo in un periodo particolare e ci siamo abituati.

“Non dobbiamo adagiarci dopo il gol”

Successivamente, Pirlo si sofferma su altri singoli e sul match contro la Lazio. “A Roma abbiamo fatto una bella partita, peccato non averla chiusa. È importante sfruttare le occasioni e chiudere la partita prima. Questa deve essere la mentalità: non dobbiamo adagiarci nel fare un gol, ma continuare a giocare per chiudere prima le partite e continuare a crescere. Nuove idee tattiche? Gli esperimenti spero siano terminati. Ho avuto la possibilità di lavorare con giocatori super disponibili al dialogo e di cambiamenti tattici. Di questo sono soddisfatto. In base alle partite poi qualcosa cambierà sempre. Prima diamo però un’impronta energica e troveremo in seguito qualcosa per cambiare. Morata? È un giocatore forte, lo sapevamo. L’abbiamo preso per questo motivo, ora ha ritrovato fiducia e continuità che gli erano mancate negli ultimi anni a Londra e Madrid. Conosciamo il suo lavoro e ce lo coccoliamo, tenendocelo stretto“.

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