Il campionato di Serie A 2019/2020 è alle battute finali, mancano infatti soltanto due giornate alla chiusura. Con ancora 6 punti da spartire, la Juventus – dopo la vittoria contro la Sampdoria – è matematicamente campione d’Italia per nove volte consecutive (con un totale di 36 scudetti), stabilendo un record storico, mai nessuna squadra è riuscita ad allungare la propria striscia positiva per così tanti anni. Certamente il lockdown ha messo in difficoltà alcune inseguitrici che, prima della sosta, viaggiavano a grandi ritmi, anche se hanno poi perso lo scontro diretto proprio contro i bianconeri. Nel complesso, la stagione della Juventus è stata al di sotto delle aspettative, con tanti rallentamenti evitabili, la finale di Coppa Italia persa e la Champions League ancora in bilico. Ma, da nove anni a questa parte, il club piemontese è riuscito a conquistare almeno un trofeo.
Juventus, nove scudetti: dai portieri ai difensori
Non è mai scontato vincere per tutti questi anni e, sebbene dalla Juventus ci si aspetti molto di più, anche questo è un grande traguardo. Gli eroi di questo scudetto sono molti, da chi ha giocato titolare a chi è stato un punto di riferimento in panchina. Ci sono anche giocatori che sono scesi in campo poche volte, dando però il loro contributo alla squadra.
Analizziamo così i protagonisti di questo campionato, partendo dalla fase difensiva, in primis con i portieri.
PORTIERI
Wojciech Szczęsny: titolare quasi inamovibile, capace di tenere a galla la Juventus nei momenti difficili. In 28 partite giocate ha subito 30 gol (su molti incolpevole) e collezionato 11 clean sheet. Voto 7,5.
Gigi Buffon: uomo spogliatoio tornato dopo una stagione in Francia, per lui 8 partite e 8 reti subite, un solo clean sheet. Ha alternato grandi parate ad errori evitabili, voto 6.
Carlo Pinsoglio: senza voto, mai sceso in campo.
DIFENSORI
Matthijs de Ligt: dopo un inizio un po’ complicato, il difensore olandese è riuscito ad entrare nel meccanismo Juve diventando sempre di più un muro per la propria squadra. Le aspettative erano alte e il giovane talento bianconero le ha rispettate. In 29 presenze, 4 gol, 1 assist e 5 ammonizioni. Voto 7.
Merih Demiral: inserito per far riposare i titolari, si è dimostrato una garanzia. L’infortunio al ginocchio lo ha tenuto lontano dal campo, per lui appena 5 presenze, 1 rete e 1 assist, a questi si aggiunge un’ammonizione. Voto 6,5.
Leonardo Bonucci: pilastro della Juventus – nonostante una stagione in rossonero – ha dato il suo contributo anche in questo campionato. In 33 presenze 3 reti e ben 10 ammonizioni. Voto 6.
Daniele Rugani: lo scarso minutaggio lo mette in difficoltà e quando viene chiamato in causa sbaglia anche cose semplici. Appena 8 presenze e un giallo. Voto 5,5.
Giorgio Chiellini: dopo la prima giornata di campionato – nella quale ha trovato il gol vittoria – si è dovuto arrende ad un brutto colpo al ginocchio rientrando a stagione in corso senza più riuscire a rientrare del tutto al 100%. Senza ombra di dubbio è un uomo spogliatoio, l’unico ad aver messo lo zampino in tutti i nove scudetti consecutivi. Appena 4 presenze, un solo sigillo. Voto 6.
Alex Sandro: il terzino brasiliano è stato molto altalenante, dando poca sicurezza e stabilità alla squadra. Per lui 28 partite giocate, 1 gol, 3 assist e 4 ammonizioni. Voto 6.
Danilo: partito benissimo con il gol all’esordio, si è un po’ perso nel corso della stagione. Conta 21 gettoni, 2 reti, 2 gialli e un rosso. Voto 5,5.
Mattia De Sciglio: fermato da un infortunio, conta solo 9 presenze e 1 giallo. Voto 6.
Scudetto numero 36: centrocampo e attacco
Oltre alla fase difensiva, sono centrocampisti e soprattutto attaccanti ad aver trovato la via del gol, portando così la squadra alla vittoria. Si passa allora all’analisi dei centrocampisti, utilissimi per far densità e dare qualità al club di Sarri.
CENTROCAMPISTI
Miralem Pjanic: ormai nuovo acquisto del Barcellona, il centrocampista bosniaco ha disputato un buon campionato, portando diverse volte al gol i propri compagni. Grazie anche all’aiuto di Bentancur, ha giocato 29 partite, segnato 3 reti e sfornato 8 assist, ben 9 gialli. Voto 7.
Rodrigo Bentancur: gamba e cuore, giocatore sacrificatosi per il club e sempre pronto a recuperare palloni. In 29 presenze non ha mai trovato il gol, ma conta 8 assist e 9 ammonizioni. Spesso il suo lavoro sporco non si può vedere nelle statistiche. Voto 7,5.
Aaron Ramsey: aspettative non rispettate, il centrocampista ex Arsenal non è mai riuscito ad entrare nel meccanismo del gioco di Sarri. Ciononostante in 23 presenze, conta 3 sigilli (un gol all’Inter), 1 assist e 2 ammonizioni. Voto 5,5.
Adrien Rabiot: nella prima parte di campionato un giocatore da dimenticare. Sembrava vicino alla cessione ed è invece rinato, concludendo la stagione al meglio. 27 presenze, una rete, 5 ammonizioni e un’espulsione. Voto 6.
Blaise Matuidi: tanto cuore e molto fiato, sempre pronto a farsi in quattro per la propria squadra. Giocando anche da terzino, ha fatto il possibile per aiutare i compagni. In 33 presenze, 2 assist e 2 ammonizioni. Voto 6,5.
Sami Khedira: fin troppo fragile, la sua stagione si è conclusa molto prima del previsto. 12 gettoni, un assist e 3 ammonizioni. Voto 5.
ATTACCANTI
Cristiano Ronaldo: leader in campo e fuori, spesso si è trascinato la squadra per condurla alla vittoria o per salvarla dal baratro. La sua determinazione è il punto di forza della Juventus. In 32 presenze ben 31 gol, 6 assist e 3 ammonizioni. Voto 8.
Marko Pjaca: senza voto, non tesserato.
Federico Bernardeschi: alla costante ricerca del gol – che mancava da troppo tempo – ha spesso giocato in ombra, disputando match al di sotto della sufficienza. Per lui 27 gettoni, 1 gol (proprio nell’ultima partita) e 1 assist, ben 6 ammonizioni. Voto 5,5.
Douglas Costa: dal brasiliano classe ’90 ci si attende sempre di più. Con i suoi strappi è stato spesso una spina nel fianco per le difese avversarie, ma campionato altalenante. 23 partite, una sola rete, 5 assist e un’ammonizione. Voto 6.
Juan Cuadrado: utilizzato quasi sempre come terzino, sembra giocare meglio della fase offensiva. Calciatore duttile, veloce e intelligente. A volte qualche errore – come il rosso preso contro la Lazio – ma una certezza in ogni zona del campo. 32 presenze, 2 gol, 6 assist, 7 gialli e 1 rosso. Voto 7.
Paulo Dybala: l’argentino ha un po’ faticato a trovare lo stato di forma, ma nella seconda parte del campionato ha trascinato a suon di gol la Juventus alla vittoria. In 33 partite, 11 gol e altrettanti assist, 5 ammonizioni. Voto 7,5.
Gonzalo Higuain: un po’ fuori dagli schemi, trovatosi unica punta centrale, ha spesso giocato per i compagni. Ciononostante in 30 match, 7 reti 4 assist e 2 ammonizioni. Voto 6.
Una squadra che, sebbene qualche stop di troppo, ha lavorato per vincere il nono scudetto consecutivo, confermandosi regina della Serie A. Si potrebbero menzionare altri giocatori, i quali hanno concluso la propria avventura in bianconero prima del previsto – come Emre Can e Mandzukic – senza lasciare un’impronta positiva al club, per diverse ragioni.
Per Maurizio Sarri è il primo scudetto della sua carriera, vinto al primo anno di Juventus.