Servono un gol e la porta inviolata, questa è la filosofia di Max Allegri che, dopo un inizio complicato, ha finalmente trovato la giusta continuità. La Juventus grazie all’1-0 – ormai marchio di fabbrica – ha sbrogliato situazioni delicate, vincendo ben quattro delle ultime sei partite con questo risultato. Le vittime, tra Champions League e Serie A, sono state Chelsea, Torino, Roma e Zenit. Il “corto muso” di cui tanto parla il tecnico toscano è stato messo in pratica dai propri giocatori che, spesso e volentieri, hanno risolto il match nei minuti finali, come successo nel Derby della Mole e nella trasferta russa.
Juventus e l’1-0: filosofia vincente di Allegri
Dopo un inizio difficile, e a rilento, la Juventus si è finalmente ripresa e ha cominciato a macinare punti a suon di buone prestazioni e dando fiducia ai giovani. La vittoria per “1-0” è, fino a questo momento, diventata una costante della squadra di Allegri.
Vincere e fare più punti degli altri, al di là dello spettacolo, dei gol realizzati e della prestazione perfetta. Una “filosofia di vita” adottata da anni e che Allegri ha spesso spiegato nelle proprie conferenze, dimostrando come ad essere importante sia poi la pratica.
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Riuscire a portare a casa la vittoria vincendo di misura non è comunque mai semplice, soprattutto se si passa subito in vantaggio. Fare affidamento più al reparto difensivo anziché offensivo, perché spesso, chi vince lo scudetto, è la squadra con la miglior difesa.
Un’impronta chiara e concreta e trasmesse ai propri giocatori, che hanno poi il compito di essere cinici sottoporta e attenti in difesa. Due passaggi chiave per vincere e arrivare fino in fondo.
La striscia positiva dei bianconeri
Un inizio per nulla positivo, anche a causa della cessione di Cristiano Ronaldo, ritornato al Manchester United. Una lenta fase di assestamento e una gran confusione in testa, prima di trovare il giusto appiglio per ripartire.
Dopo il pareggio con il Milan (per 1-1) la Juventus ha iniziato una striscia positiva, ancora adesso aperta. Prima due partite sofferte, a causa delle tante disattenzioni dei bianconeri, contro Spezia e Sampdoria, vinte (allo stesso modo) grazie al 3-2.
Successivamente quattro risultati utili, tutti all’insegna di quell’1-0 che tanto apprezza il tecnico della Juventus.
Vittoria di misura contro il Chelsea in Champions League, grazie alla rete (all’inizio del secondo tempo) di Federico Chiesa. A decidere il Derby della Mole contro il Torino è stato invece Manuel Locatelli, che ha trovato il sigillo a pochi minuti dal fischio finale. A seguire altra sfida di Serie A, contro una Roma agguerrita ma poco concreta. Nella prima parte del match è arrivato il gol di testa di Kean, che ha così deciso la partita. Ultima gara, quella di Champions League, contro lo Zenit. Trasferta in Russia per nulla semplice, ma vinta grazie al gol di Kulusevski che ha trovato la via del gol a quattro minuti dallo scadere.
In attesa dell’Inter, i bianconeri possono godersi l’ipotetica qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Aver ritrovato la giusta mentalità, e la porta inviolata, permette alla squadra di riconoscere i propri mezzi e i propri limiti, prima di una delle sfide più sentite del campionato.