Danilo è senza dubbio il leader di questa Juventus, soprattutto dopo l’addio di Bonucci. Ieri sera al Castellani altra prova soddisfacente del difensore brasiliano, sempre più sotto la buona stella dei grandi della Juventus.
Da Scirea a Danilo, la Juventus è in buone mani
Quella di Danilo alla Juventus è una lunga storia di un brasiliano sempre più illuminato dalle stelle dei grandi capitani del passato bianconero (sia in vita che defunti). Nella serata in cui la Juventus commemorava uno dei suoi grandi capitani, Gaetano Scirea, non è un caso che ad andare in gol sia stato proprio il brasiliano, che porta anche il 6 che fu di Scirea. Gol con tanto di dedica al figlio di Gaetano, che oggi è match analyst del club bianconero e lavora con il mister Allegri. Coincidenze? Forse sì, ma è bello pensarlo. Anche lo scorso gennaio nella commemorazione di Gianluca Vialli, altro leggendario capitano bianconero, Danilo stesso regalò la vittoria alla Juventus contro l’Udinese all’ultimo minuto. Ancora non c’era stata la tempesta di Napoli e quella giudiziaria con il -15, ma la Juventus capitanata da Danilo stava nascendo. Carisma e tenacia a servizio della Vecchia Signora.
Quella di Danilo a Torino è sicuramente una lunga storia di rivincita. Arrivato con Sarri nell’estate 2019, il primo anno fu sicuramente una delle delusioni della stagione. Il Danilo leader comincia a emergere con Andrea Pirlo in panchina. È l’attuale tecnico della Sampdoria che riesce a capire che Danilo deve e può essere un ottimo terzo centrale di difesa. La stagione 2020-2021 è quella che dà modo a Danilo di entrare nel cuore dei tifosi della Juventus. Le due stagioni con Allegri sono infine la consacrazione di un giocatore ormai leader e senatore dello spogliatoio della Juventus. La scorsa stagione invece l’ha visto prendersi la Juve sulle spalle in campo, mentre Bonucci era fuori. Con la penalizzazione certificata Allegri ha sempre parlato del ruolo importante ricoperto dal brasiliano, anche nella crescita dei ragazzi della Next Gen.
Danilo non ha mai nascosto l’ambizione di voler provare a vincere il campionato, approfittando della mancanza delle coppe europee, e di voler finalmente alzare un trofeo da capitano della Juventus per la prima volta. Allegri sa di poter contare su un uomo pronto al sacrificio e ormai trascinatore dei bianconeri.
