Juventus-Dinamo Kiev, Lucescu: «Faremo del nostro meglio»

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Già fuori dai giochi per gli ottavi di Champions League, la Dinamo Kiev è attesa dalla trasferta in casa della Juventus: mister Lucescu vuole onorare l’impegno a Torino soprattutto per arrivare con un buon vantaggio allo scontro diretto con il Ferencvaros all’ultima giornata. L’obiettivo alla portata di ucraini e ungheresi è infatti il terzo posto, che dà l’accesso all’Europa League. Entrambe le squadre hanno un punto in classifica.

Juventus-Dinamo Kiev, Lucescu: «La nostra finale non è domani»

Alla vigilia della gara di domani, il tecnico degli ucraini Mircea Lucescu ha parlato dei bianconeri: «La Juventus è una grandissima squadra, che in qualsiasi momento può permettersi di mettere due formazioni diverse. Dopo tanti cambiamenti ha bisogno di tempo per mettere a punto i nuovi meccanismi di gioco, ma sono convinto che riuscirà a dare la misura esatta del talento dei giocatori perché il valore c’è. Il gioco della Juve può consentirle di vincere anche la Champions League: sta mettendo in campo giocatori di grande esperienza e molto bravi fisicamente. Ha avuto problemi come tutti: il covid ha equiparato il livello, senza pubblico e tifosi non è facile giocare e poi si perdono tanti giocatori ogni partita. Passato questo momento penso che i bianconeri torneranno ad essere protagonisti in Italia e in Europa. Differenze con la Juve di Conte? Era una grandissima squadra anche quella».

Lucescu su Ronaldo: «Lui è un giocatore essenziale per la Juve, la sua presenza infiamma tutta la squadra. Ha grande carisma ed esperienza, tutti lo stimano. Come Ibra al Milan, Messi al Barcellona, Ramos al Real Madrid e Lewandowski al Bayern Monaco. Sono quei giocatori che non possono non fare parte del gruppo che sta giocando tutte le settimane. Lui è importantissimo, per quello che fa in campo e perché dà fiducia a tutta la squadra con la sua presenza. E’ fondamentale per la squadra avere un giocatore con queste caratteristiche».

Lucescu difende Pirlo: «Dategli tempo»

Il tecnico ucraino sulla Serie A: «Non credo che il livello si sia abbassato. Il campionato italiano è riuscito ad attirare giocatori molto importanti in Europa e credo che per questo sia tra i più seguiti, al livello di quello spagnolo e inglese. Sono convinto che il calcio italiano continuerà a essere uno dei più importanti al mondo».

La gara decisiva per la Dinamo Kiev sarà certamente quella contro il Ferencvaros all’ultima giornata: «Domani sarà una partita difficile per noi. La Juve si è già qualificata agli ottavi, ma avrà bisogno di altri tre punti per giocarsi il primo posto con il Barcellona all’ultima giornata. La nostra finale, però, non è certo la gara di domani: a Torino proveremo a fare del nostro meglio e lasciare il segno, ma in testa abbiamo già la sfida con gli ungheresi. Alleno una squadra giovane e saremo onorati di giocare in uno stadio così importante come l’Allianz Stadium, seppur senza pubblico e in un periodo difficile, ma la partita da vincere a tutti i costi per la mia Dinamo Kiev è fra una settimana. Per noi l’Europa League sarebbe una bella vetrina».

Su Pirlo: «Bisogna dargli tempo. In Italia si parla troppo e l’allenatore è sempre il capro espiatorio. Pirlo è un tecnico giovane, ha a che fare con uno spogliatoio pieno di grandi giocatori e vive quindi una situazione delicata. Sono convinto però che il suo talento e la sua visione di gioco, quelle stesse qualità espresse da calciatore, verranno fuori anche in panchina. Pirlo ha un grande futuro in questo nuovo ruolo secondo me».

Le parole dell’esterno offensivo Tsygankov

In conferenza stampa anche l’esterno offensivo Viktor Tsygankov: «Mi aspetto una partita del livello della Champions League perché stiamo giocando contro i giocatori migliori. Ricordiamo la partita di Kiev, la Juve è un’ottima squadra. Anche senza Ronaldo ha mostrato un buon calcio e resta sempre una delle migliori squadre d’Europa. Abbiamo lavorato sui nostri errori: mi aspetto che riusciamo a finalizzare le azioni che possiamo creare, quello che non abbiamo fatto con il Barcellona e nell’altra partita con la Juve».

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