Giornata di presentazione per Manuel Locatelli come nuovo giocatore della Juventus. L’ex centrocampista del Sassuolo arriva in prestito gratuito per due anni fino al 30 giugno 2023, poi scatta l’obbligo di riscatto a 25 milioni di euro, pagabili in tre esercizi, a cui si aggiungono 12,5 milioni di euro al raggiungimento di determinati bonus. La trattativa più lunga del calciomercato italiano ha così trovato compimento solo nei giorni scorsi: l’ex Milan e Sassuolo è il centrocampista richiesto da Allegri per alzare la qualità in mediana.
Juventus, la presentazione di Locatelli: «Doppia emozione, la mia famiglia è tutta juventina»
Locatelli arriva nel club per cui ha sempre tifato: «La Juventus è sempre stata il mio sogno da bambino. Tutta la mia famiglia è juventina, dunque per me è una doppia emozione. Arrivo in un club fortissimo con una mentalità importante, se sono qui vuol dire che me lo merito e devo calarmi subito nella parte. La Juve è sempre stata una mia priorità: non è stato facile arrivare qui dopo una trattativa importante, in cui non entro nel merito perché non mi compete.
C’è stato un momento in cui ero in pensiero ma la mia famiglia mi è stata vicino. È emozionante condividere lo stesso spogliatoio con giocatori come Cristiano Ronaldo e Dybala, ma qui ci sono altri ragazzi fortissimi: sarà un piacere giocare con loro. Se sono pronto? Devo dimostrarlo in campo: darò tutto me stesso, siamo qui per vincere e mi metterò subito al servizio della squadra. L’accoglienza è stata bellissima».
Gli idoli bianconeri e l’accoglienza dei senatori: «Ho delle foto con Nedved sul letto di casa mia, ma anche di Del Piero e Buffon. Anche Marchisio è stato importante per la Juve, ripercorrere la sua carriera sarebbe fantastico. Bonucci e Chiellini? Quando li ho conosciuti in Nazionale è stato strano, era evidente che avessero una mentalità diversa. Con loro ho parlato tanto e mi hanno scritto questa settimana, segno che evidentemente mi volevano qui. L’abbraccio con Giorgio e stato incredibile, mi ha accolto come fossi un suo fratello minore».
Locatelli sull’esperienza al Milan: «Pagina bellissima della mia carriera»
L’esperienza al Milan, con cui segnò un gran gol all’incrocio proprio contro la Juventus nel 2016: «Feci due allenamenti con la prima squadra, ho anche un’immagine di mister Allegri che mi toccava la testa. È un motivo d’orgoglio e un onore essere allenato da lui perchè ha vinto tanto, devo cercare di imparare quante più cose possibili. Il Milan rimarrà sempre una pagina bellissima della mia carriera, è stato un momento incredibile. Avevo 19 anni e sono stato catapultato in una realtà in cui non ero pronto, dopo ho sofferto perché si erano create alte aspettative su di me. Poi mi sono ripreso grazie al Sassuolo».
Su De Zerbi e Mancini: «Sono due allenatori diversi. De Zerbi è maniacale perché è attento a tutti i dettagli, grazie a lui ho acquisito tante conoscenze tecniche. Con lui si è creato un legame speciale: ritengo sia importante sentire la fiducia del mister e dell’ambiente. Anche con mister Mancini ho imparato tanto: la sua dote più grande è trasmettere serenità ai giocatori. L’Europeo è stata un’esperienza incredibile che porterò sempre con me».
Locatelli parla delle sue condizioni e si sofferma anche sull’obiettivo scudetto: «Ho fatto solo un allenamento. In qualsiasi posizione giocherò e secondo le indicazioni del mister mi farò trovare pronto. Esordire a Udine? Non sono al cento per cento della condizione fisica, ma sono pronto e ho voglia di giocare, ma nessuno meglio dell’allenatore può decidere su questo. Scudetto? Non so se siamo i favoriti ma sarebbe importante tornare a vincerlo. Il numero 27 sulla maglia? L’ho cambiato (al Sassuolo era il 73, ndr) perché è iniziata una nuova avventura. Inoltre il 7 mi porta fortuna».