La Juventus nel match casalingo disputato ieri contro il Lecce, è riuscita a tornare alla vittoria, per 2-1, dopo praticamente un mese, trovando il primo goal stagionale di Leandro Paredes e ritrovando Vlahovic, in rete dopo 84 giorni di astinenza. Un match giocato con voglia di vincere ma non senza rischi. La squadra di Marco Baroni, infatti, ha saputo tenere botta per tutto il match, andando vicina anche al pareggio nei minuti finali. Nota negativa, lato Juventus, è il grave infortunio patito da Mattia De Sciglio nel corso del primo tempo, sostituto subito dopo da Juan Cuadrado. Una torsione innaturale del ginocchio destro ed uscita dal campo in barella.
Juventus, infortunio De Sciglio: lesione del legamento crociato
Lesione del legamento crociato anteriore. Il verdetto per Mattia De Sciglio arriva immediato, dall’interno dell’Allianz Stadium, subito dopo il match tra Juventus e Lecce ed è il più temuto, per il 30enne esterno milanese: nei prossimi giorni sarà necessario intervenire a livello chirurgico per il ginocchio destro infortunato alla mezzora, duellando e combattendo per un pallone sull’out di destra col leccese Banda.
Siamo al minuto numero 30 del primo tempo, un possesso sulla linea laterale su cui combattere: corpo a corpo, ma il problema non è un contatto con l’avversario. Il momento clou è alla fine del movimento, dove De Sciglio si contorce cadendo a terra. Si tocca dietro la coscia destra, ma è il ginocchio a saltare. I compagni capiscono subito, non solo dalla sua reazione forte, e chiamano il cambio e l’intervento dei sanitari. Un paio di minuti sul prato prima di uscire in barella, con le braccia a coprirsi il volto.
Un’immagine chiarissima, anche se una prima cauta diagnosi si limita a non andare oltre la distorsione al ginocchio. Il tempo di raggiungere il J Medical e di approfondire il tutto. Fresco del rinnovo fino al 2025 firmato nel giugno scorso, finisce qui la stagione di Mattia De Sciglio, a onor del vero già travagliata, con sole 25 presenze in 49 partite. Ma questo non è un guaio muscolare come quelli che lo avevano frenato finora. È l’infortunio più grave in carriera, il decorso post operatorio dirà di più.