Juventus-Inter (0-1): analisi tattica e considerazioni

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A 10 anni di distanza dall’ultimo successo a Torino, l’Inter torna a vincere in casa della Juve, e prova a rilanciarsi per la corsa Scudetto. Ai nerazzurri è bastato il gol realizzato su rigore da Hakan Çalhanoğlu allo scadere del primo tempo al secondo tentativo. Szczęsny aveva infatti parato il penalty, ma De Ligt, entrato in area prima dell’esecuzione del turco, è andato a contendergli la palla sulla ribattuta, causando la ripetizione del tiro dagli 11 metri. Procediamo ora con l’analisi tattica del Derby d’Italia, Juventus-Inter.

Massimiliano Allegri, che in conferenza stampa aveva preannunciato delle novità tattiche, sorprende tutti schierando la Juve con un’inedita difesa a 3, capace di posizionarsi a 4 in fase d’attacco. Davanti a Szczęsny il tecnico toscano opta per il trio DaniloDe LigtChiellini, mentre sulle fasce colloca Cuadrado e Alex Sandro e in mediana la coppia LocatelliRabiot. In attacco Allegri punta sul tridente composto da Morata e Vlahović con Dybala a supporto.

L’Inter di Simone Inzaghi si posiziona in campo con il consueto 3-5-2. A difendere la porta di Handanović vengono posizionati Bastoni, Škriniar (da centrale) e D’Ambrosio, preferito a Ranocchia e all’acciaccato De Vrij. Il centrocampo è quello titolare, con Dumfries, Barella, Brozović, Çalhanoğlu e Perišić. Anche davanti nessuna sorpresa: giocano Džeko e Lautaro Martínez.

L’analisi tattica del primo tempo: l’Inter si porta in vantaggio dopo una brutta frazione iniziale di gara

Subito dopo il fischio d’inizio è la Juve a partire fortissimo, chiudendo l’Inter nella propria area di rigore. Il pressing bianconero è asfissiante, e sin dai primi minuti mette diversi cross pericolosi dalla destra grazie alle iniziative personali di Cuadrado. I nerazzurri, in evidente difficoltà, sono costretti a cercare Džeko in profondità, ma De Ligt è attento e reattivo negli anticipi.

La mossa tattica di Allegri in fase difensiva è tanto evidente quanto efficace in sede di analisi: Dybala si posiziona sulla trequarti campo della Juventus per marcare a uomo il regista dell’Inter Brozović. Vlahović e Morata pressano alti e costringono spesso il reparto arretrato nerazzurro a rinviare palla con poca precisione.

Juventus-Inter (0-1): analisi tattica e considerazioni
La principale mossa tattica di Allegri è stata il posizionamento di Dybala in marcatura su Brozović.

Nonostante le rare occasioni da gol nel primo tempo, la Juventus dà la sensazione di essere più in partita degli avversari. La fisicità della squadra di Allegri impone un ritmo altissimo alla gara dal fischio d’inizio. Dal canto suo, l’Inter difende in modo solido anche se non sempre molto ordinato. In particolare si notano alcune disattenzioni difensive da parte di D’Ambrosio e Dumfries.

Il Biscione intorno al 20′ tenta di alzare il proprio baricentro girando palla da sinistra a destra e spingendo in avanti con i braccetti difensivi. In contropiede, però, la Juve dà sempre l’impressione di essere più pericolosa dei nerazzurri, che spesso sono costretti ad interventi al limite per contenere le fughe di Vlahović e Morata.

L’attaccante spagnolo, nonostante diversi buoni suggerimenti e veli per i compagni nel corso della prima frazione, allo scadere si rende protagonista dell’episodio che deciderà l’intera gara. È infatti troppo irruente nella marcatura di Dumfries, che con caparbietà ottiene il penalty del vantaggio in seguito ad un “pestone” dell’iberico. Si conclude così un brutto primo tempo, contraddistinto da poche occasioni, numerosi contrasti – fallosi e non – e dall’alto pressing bianconero.

Juventus-Inter (0-1): analisi tattica e considerazioni
Morata con un intervento irruente su Dumfries causa il rigore in favore dell’Inter.

Secondo tempo: non cambia il copione della gara, regge il fortino dell’Inter

All’inizio della seconda frazione, i ritmi inevitabilmente si abbassano un po’ e i nerazzurri riescono ad alzare il proprio baricentro e a compiere diverse buone uscite palla al piede. La Juve resta sempre piuttosto velenosa in contropiede, ma gli attaccanti della Vecchia Signora non sono mai abbastanza precisi davanti alla porta. Dei 20 tiri complessivi compiuti nei 90′ dai bianconeri, soltanto 5 hanno raggiunto la porta di Handanović.

Dopo 15′ del secondo tempo la Juve torna a rendersi pericolosa con alcune incursioni centrali, prima con Dybala, che però non arriva incredibilmente al tiro, e poi con Zakaria, subentrato all’infortunato Locatelli nella prima frazione. Il centrocampista svizzero, dopo aver seminato il panico nella difesa interista, tira una sassata che, deviata da Handanović, si stampa sul palo.

L’Inter barcolla, ma non molla. Škriniar gioca una gara di muscoli e furbizia su Vlahović: l’attaccante serbo non si gira quasi mai palla al piede. Nell’unica occasione in cui ci riesce, sfiora il gol del pareggio. D’Ambrosio e Bastoni reggono agli assalti di Morata e agli inserimenti di testa dei centrocampisti bianconeri, anche se il classe ’99 rischia di causare un rigore con un fallo su Zakaria, considerato fuori area da arbitro e VAR.

Juventus-Inter (0-1): analisi tattica e considerazioni
L’intervento di Alessandro Bastoni su Zakaria ha sollevato molte polemiche: per Irrati e Mazzoleni il contatto è avvenuto fuori area.

Ma gli uomini in più dei nerazzurri, questa sera, sono i croati. Brozović, cui non viene dato quasi mai il tempo di ragionare in fase di costruzione, recupera diversi palloni decisivi e sbroglia situazioni delicate con la consueta intelligenza tattica. Perišić è molto bravo nel contenere il mai domo Cuadrado a sinistra con numerose diagonali e chiusure.

I cambi di Inzaghi, che inserisce Darmian, Vidal e Gagliardini in ottica difensiva e Correa per sfruttare gli spazi in contropiede, si rivelano utili per conservare il risultato. Quelli di Allegri, invece, non riescono a dare la svolta. La gara si è ormai incanalata su dei binari piuttosto chiari: l’assalto finale non vale ai bianconeri il pareggio.

Analisi tattica Juventus-Inter: le considerazioni finali

La Juve, che quest’anno è stata spesso accusata di aver ottenuto punti immeritati giocando male, ha perso una delle sue migliori partite stagionali. La fisicità della mediana di Allegri ha imposto alla partita un dominio bianconero quasi ininterrotto nel corso dei 90′. Se qualcosa si può rimproverare agli uomini di Allegri, è certamente la precisione degli attaccanti sotto porta. Vlahović, ben marcato da Škriniar, non è mai riuscito a inquadrare la porta dell’Inter, e Dybala è parso spesso remissivo e sfiduciato. Se il 4° posto sembra ancora al sicuro nelle mani della Vecchia Signora, lo stesso non si può dire per la lotta scudetto, ormai affare esclusivo delle prime 3.

Juventus-Inter (0-1): analisi tattica e considerazioni

A rientrare prepotentemente in corsa per la vittoria finale è invece l’Inter, che vince una gara essenziale per il suo finale di stagione. La prestazione dei nerazzurri rispecchia il periodo claudicante della squadra di Inzaghi. La Beneamata ha creato poco o nulla dalle parti di Szczęsny, dimostrando così le proprie difficoltà in fase di costruzione e realizzazione. L’Inter è stata però molto brava nel reagire da squadra al momento negativo, reggendo strenuamente ai ripetuti assalti bianconeri. Nelle prossime gare (sulla carta alla portata dei meneghini) il tecnico piacentino dovrà restituire brillantezza ai suoi, sfruttando anche l’arma in più del recuperato Gosens.

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