Sorride l’Inter di Simone Inzaghi che riesce a battere la Juventus a Torino, seppur di misura. A decidere un rigore di Hakan Çalhanoğlu che ha creato non poche discussioni, non tanto per la veridicità, ma per essere stato ripetuto dopo che il turco aveva fallito una prima volta. Beneamata che riesce a spezzare la striscia di 16 risultati utili consecutivi dei bianconeri e rientra di diritto nella corsa al titolo. Di seguito le parole del tecnico piacentino.
Inzaghi sulla vittoria in Juventus-Inter: “Tappa importante”
Così il tecnico nerazzurro ha risposto alle domande della Square di DAZN: “In questo momento stiamo rincorrendo Milan e Napoli e volevamo rimanere lì. Cercheremo di recuperare i punti che ci mancano nelle ultime 8 gare che mancano. Sono più avanti di quello che pensassi, è normale siamo l’Inter e qui ci si aspetta sempre la vittoria. Abbiamo sofferto nelle ultime 7 uscite, ma è successo anche altrove, solo che si è iniziato a parlare di moduli sbagliati. Ancora è lunghissima e i favoriti sono altri, io ricordo quello che si diceva all’inizio.” Toglie dunque qualche sassolino dalla scarpa il tecnico dei Campioni d’Italia ricordando come si sia dovuta adeguare alle partenze di inizio anno. Inoltre, ha ribadito che lui non sente la pressione nonostante le voci dei detrattori.
Poi parlando della sua panchina: “Ho contratto di due anni e la società mi ha chiesto di prolungarlo. Sono stato io a rifiutare perché prima vengono i risultati. Per 7 mesi abbiamo dominato, per 3 pareggi sono piovute le critiche. Il rigore c’era e non andava ripetuto. All’andata per una casacca sono stato espulso. Non ci hanno mai messo in difficoltà, ma la Juve è una grandissima squadra.”
Un Inzaghi, dunque, quasi al veleno, per utilizzare un eufemismo, che non risparmia critiche nemmeno ad Allegri per la reazione post rigore di fatto additando la classe arbitrale di attuare due pesi e due misure.