L’Inter di Conte si presenta in casa della Juventus da campione d’Italia: un vero e proprio passaggio di consegne, dopo che per nove anni consecutivi i bianconeri hanno portato a casa il tricolore. Il cosiddetto Derby d’Italia è sempre una partita sentita dalle due squadre, a prescindere dalla posizione di classifica e dagli obiettivi. A questo punto della stagione però, è la Vecchia Signora di Pirlo ad essere costretta a vincere per coltivare ancora la speranza di qualificarsi alla Champions League. D’altro canto, i nerazzurri pur essendo già campioni non allenteranno la presa e proveranno a portarsi via anche lo scalpo dell’eterna rivale. Juve già battuta e dominata nella gara di andata a “San Siro”.
Juventus-Inter, Conte: «La sfida di andata è stata importante»
Il tecnico nerazzurro Antonio Conte non ha tenuto la consueta conferenza stampa alla vigilia della partita, ma ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali del club. «Durante una stagione, quando ci sono determinate partite in cui affronti i più forti, puoi capire quale livello hai raggiunto. La partita contro la Juventus è stata importante. Vincere contro chi per nove anni di seguito ha vinto lo scudetto ha significato molto a livello di autostima e consapevolezza nei propri mezzi. Se quella gara rimane fine a se stessa può diventare un boomerang. Se cominci infatti ad essere arrogante credendoti il più forte, puoi rischiare di rovinare tutto. Invece siamo stati bravi a capitalizzare quella partita nella giusta maniera e continuare su una buona strada».
Dal 2019 l’Inter ha rimontato 39 punti alla Juventus: «Non pensavo che i rapporti di forza sarebbero cambiati così tanto. Avevo pronosticato un campionato equilibrato e in effetti lo è stato a parte l’Inter, che ha preso la propria strada andando dritta al traguardo. Siamo stati veramente bravi facendo qualcosa di inaspettato, anche per come è stato fatto. Ogni partita vale tre punti e il calciatore dell’Inter deve pensare solo a questo. È inevitabile che quando affronti squadre come Juventus, Milan, Napoli, Lazio, Atalanta il tasso di difficoltà è molto più alto, ma i campionati si vincono in 38 partite. Quando giochi contro la seconda, la terza o la quarta in classifica vale sempre tre punti come contro le ultime».