Il Lecce di Fabio Liverani cerca punti salvezza preziosi, ma domani sera è atteso da un impegno proibitivo in casa della Juventus. I salentini sono chiamati al riscatto dopo tre sconfitte di fila e in particolare dopo il pesante ko casalingo contro il Milan (1-4) tre giorni fa. I pugliesi sono terzultimi in classifica a quota 25 punti, gli stessi del Genoa che è sopra per differenza reti, e vanno a caccia dell’impresa nella tana bianconera dove hanno vinto solo una volta nella loro storia, nel 2004. Liverani si presenta all’appuntamento dello “Juventus Stadium” senza Lapadula, infortunatosi nei primi 45’ col Milan: al suo posto pronto Babacar come terminale offensivo. Sono 24 i convocati del tecnico giallorosso: Radicchio, Vera, Petriccione, Lucioni, Paz, Donati, Falco, Shakhov, Rossettini, Monterisi, Meccariello, Saponara, Gabriel, Vigorito, Calderoni, Rispoli, Babacar, Colella, Maselli, Rimoli, Barak, Tachtsidis, Chironi.
Liverani: «A Torino con 14 giocatori di movimento della prima squadra»
In conferenza stampa, il tecnico del Lecce Fabio Liverani fa la conta dei giocatori a disposizione per la trasferta contro la Juve: «A Torino partiamo con 14 giocatori di movimento della prima squadra. E’ difficile fare stravolgimenti, ma mi fido dei giocatori che ho a disposizione e cercheremo di fare una partita attenta». Sui singoli: «Barak è recuperato, viene da 20 giorni di inattività e dobbiamo essere cauti sul suo minutaggio. Rossettini ha avuto qualche problema dopo il lockdown e sta recuperando la condizione, può essere una possibilità per Torino. Su Lapadula non sono ancora in grado di dire quali siano i tempi di recupero».
Il Lecce è reduce dall’1-4 al “Via del Mare” contro il Milan: «Certamente il morale non può essere alto quando prendi quattro gol in casa. Noi però viviamo così dalla prima giornata, siamo abituati a cancellare subito le cose negative e a rifarci nella partita successiva. Abbiamo analizzato la gara col Milan con lo staff tecnico ma quando si gioca ogni tre giorni bisogna pensare già alla partita successiva, non è un vantaggio soprattutto se si aggiungono acciacchi e infortuni».
Come fermare la Juve? «Restare compatti e non concedergli palla tra le linee»
L’obiettivo salvezza è ancora vicino, distante un solo punto: «Ho sempre detto che per mantenere la Serie A bisogna fare qualcosa di straordinario, pretendo sempre il massimo e voglio che si vada sempre oltre. La squadra deve rimanere viva e credere in quello che fa, l’obiettivo non è lontano. Abbiamo le possibilità e gli scontri diretti per tirarci fuori. Ho aspettative alte sia da me stesso che dai miei giocatori. La squadra mi conosce e sa quali corde posso toccare per elevarli oltre le loro possibilità». Liverani non si sbilancia sull’undici anti-Juve: «Le disposizioni che faremo a Torino verranno valutate domani, in base al recupero di alcuni giocatori. Qualcuno sta meglio, altri devono recuperare. Decideremo poche ore prima della gara».
Il tecnico dei salentini sa come provare ad infastidire la Vecchia Signora: «La Juve vive per vincere sempre e comunque. Sicuramente vorranno chiuderci e sbloccare subito la partita per metterla in discesa, hanno qualità e mentalità per farlo. Noi dovremo essere bravi a creare loro qualche difficoltà, restando compatti e non concedendogli palla fra le linee. Bisogna farli giocare sporco come non vorrebbero».