Juventus-Lione 2-1, Agnelli: «Bilancio? Stagione agrodolce»

0

La Champions League è ormai un obiettivo concreto in casa Juventus, ma anche quest’anno è sfuggita di mano dopo l’eliminazione per mano del Lione nel doppio confronto degli ottavi di finale: il presidente Andrea Agnelli traccia un bilancio della stagione bianconera, sicuramente non così positivo come ci si attendeva soprattutto in campo continentale. La ‘Vecchia Signora’ esce di scena troppo presto dalla Champions, contro un avversario di tutto rispetto ma certo non una corazzata. Eppure, i 16 punti ottenuti nelle sei partite della fase a gironi, conclusa al primo posto davanti all’Atletico Madrid, avevano fatto ben sperare.

Agnelli avrebbe tanto voluto il pass per le final eight e giocarsi il cammino verso la finale, che da presidente del club bianconero (dal 2010) ha raggiunto in due occasioni, nel 2015 e nel 2017 senza però riuscire ad alzare il trofeo. Ci riproverà l’anno prossimo, ma intanto anticipa un un confronto con gli altri dirigenti e l’allenatore nei prossimi giorni per delineare il quadro completo dell’intera annata.

Juventus-Lione, Agnelli su CR7: «Il nostro pilastro»

Ecco le parole di Andrea Agnelli ai microfoni di Sky Sport, nel dopopartita di Juventus-Lione. «Il bilancio quest’anno è agrodolce. E’ stata una stagione difficilissima. Abbiamo ottenuto un grande risultato vincendo il nono scudetto consecutivo scrivendo una pagina fantastica nella storia del calcio grazie a Maurizio. Il mister è partito dalle categorie più basse per arrivare in vetta all’Italia. Il cammino in Champions è invece deludente sia per noi dirigenti che per i giocatori e i tifosi. Come dico ormai da qualche anno, se prima avevamo un sogno oggi abbiamo un obiettivo.

Uscire da questa doppia sfida con il Lione ci deve lasciare tutti delusi. Ora ci prenderemo qualche giorno per fare le dovute valutazioni come società e capire come affrontare la nuova stagione sempre con lo stesso entusiasmo, che deve portarci a vincere tutte le competizioni ma senza dare per scontato quello che avviene in Italia. Gli scudetti non si vincono per inerzia ma ognuno ha una storia diversa, ogni volta che si vince poi si riparte tutti da zero. Ronaldo? Abbiamo il miglior giocatore nella storia della Champions League, e anche stasera lo ha dimostrato: lui è il nostro pilastro».

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui