Cinismo e difesa. Così si può descrivere la differenza tra Juventus e Roma nel big match della ventunesima giornata di campionato. Una Juve trascinata dal solito Ronaldo e con un’organizzazione difensiva impeccabile con un super Chiellini. Ma andiamo a vedere gli schieramenti delle due squadre e l’analisi tattica della partita Juventus-Roma.
Pirlo propone un 4-4-2 con l’assenza di Bentancur squalificato, sostituito da Rabiot, e la scelta di tenere in panchina Cuadrado con Alex Sandro a sinistra e Danilo a destra. A centrocampo Chiesa largo a destra e McKennie a sinistra mentre in cabina di regia Arthur. In avanti il duo Morata-Ronaldo.
Fonseca schiera il consueto 3-4-2-1 ma deve fare i conti con le assenze di Pellegrini, Smalling e Pedro. Dunque in difesa Kumbulla, Mancini e Ibanez, mediana formata da Spinazzola, Villar, Veretout e Karsdorp; sulla trequarti Cristante e Mkhitaryan a supportare la punta Mayoral. Solo panchina per il chiacchierato Dzeko.
Primo tempo: grande difesa e super Ronaldo portano la Juve in vantaggio
Prime battute di gioco e si capisce subito come ha preparato Pirlo la partita: Juventus con baricentro basso e che concede il possesso palla alla Roma.
Netta la differenza dell’impostazione tattica rispetto al match di coppa contro l’Inter: se contro i nerazzurri i due esterni di centrocampo attaccavano rispettivamente i centrali di destra e sinistra della difesa a tre, adesso invece viene data libertà di impostare a Kumbulla e Mancini.
L’allenatore bianconero l’aveva detto in conferenza stampa: “Sono pericolosi negli spazi, dovremo stare attenti a non concedergliene e a non sbagliare i passaggi.” Messaggio perfettamente recepito dai suoi che non solo difendono bene ma approfittano degli errori degli avversari.
Infatti da un errato lancio di Spinazzola verso Karsdorp, Alex Sandro riparte attaccando sulla fascia sinistra scoperta, supera Cristante e serve Morata, appoggio per Ronaldo che in meno di un secondo stoppa con la suola e beffa col sinistro Pau Lopez.
Sedicesimo gol in campionato per CR7 e settimo assist per Morata.
Il copione della partita non cambia come non muta lo spirito di sacrificio dei bianconeri: Morata si occupa in fase di non possesso di marcare stretto il regista giallorosso Villar come Kulusesvki aveva fatto con Brozovic.
Chiesa invece raddoppia la marcatura sul sempre pericoloso Spinazzola vincendo sempre i duelli grazie all’aiuto di un ottimo Danilo.
Roma che comunque sembra troppo leggera in attacco perché Mkhitaryan viene spesso indietro a prendersi il pallone e Cristante si butta raramente dentro l’area. Non a caso l’unica chance per gli ospiti arriva su un batti e ribatti da corner sul quale Cristante con un gran tiro sfiora l’incrocio.
L’intesa fra Morata e Ronaldo continua ad essere un problema per la Roma tanto che un altro assist dello spagnolo consente al portoghese di calciare e colpire la traversa con deviazione.
Secondo tempo: i cambi sono decisivi e permettono a Pirlo di vincere un difficile scontro diretto
Ripresa che vede sempre la Roma controllare il possesso palla ma è un possesso sterile perché la Juve intasa le linee di passaggio nelle zone centrali e lascia solo qualche cross dalla trequarti che non impensierisce mai la coppia Bonucci–Chiellini.
Fonseca prova a cambiare qualcosa con ben tre sostituzioni: dentro Dzeko, Carles Perez e Diawara fuori Borja Mayoral, Cristante e Villar. Mayoral deludente ma si è proprio notato come non fosse la sua partita dato che la difesa avversaria ha tolto completamente l’attacco alla profondità, una delle sue caratteristiche principali.
Pirlo risponde inserendo Kulusevski e Cuadrado per Morata e McKennie.
Con Dzeko, Fonseca spera di sfruttare qualche lancio lungo data la forza del bosniaco nel fare la sponda ma solo in una occasione questa situazione si verifica cioè quando Carles Perez, su una sua sponda, calcia dal limite ma Szczesny si fa trovare pronto.
Dall’altra parte prima azione offensiva dei neo entrati bianconeri e subito gol: dopo un lungo giro palla, Cuadrado serve in profondità Kulusesvki, palla bassa al centro per Ronaldo, anticipo di Ibanez che infila però la sua porta ponendo praticamente fine alla partita.
Analisi tattica Juventus-Roma: le considerazioni finali
Una Juventus “allegriana” quella vista in questo match: Pirlo ha concesso il pallino del gioco alla Roma ma la difesa si è resa protagonista di una grande prestazione senza mai far tirare in porta gli avversari. Poi davanti ci hanno pensato Morata e Ronaldo e i cambi a fare la differenza in più Arthur sembra sempre più a suo agio in mezzo al campo.
Non è un caso che questa solidità difensiva sia ritornata con la presenza Chiellini che si dimostra ancora una sicurezza. Tre vittorie consecutive senza subire reti nelle ultime partite di campionato. La Roma ha giocato tutto sommato una buona partita, la differenza sostanziale è stata la difesa: infatti i giallorossi hanno subito il doppio dei gol in campionato rispetto alla Juve.
La classifica comunque resta buona nonostante ci sia stato proprio il sorpasso dei bianconeri e la lotta per la Champions è più aperta che mai visto il pari dell’Atalanta e la sconfitta del Napoli.