Conquistato il nono scudetto consecutivo, la Juventus di Sarri si prepara a concludere il campionato più lungo di sempre nel big mach casalingo contro la Roma. Una sfida affascinante fra due squadre che non hanno più nulla da chiedere, avendo raggiunto i rispettivi obiettivi (i giallorossi hanno chiuso per il quinto posto). Dopo la sconfitta di Cagliari, i bianconeri cercano di chiudere nel migliore dei modi per festeggiare il tricolore sul proprio campo. Subito dopo, testa alla sfida da dentro o fuori contro il Lione in Champions League.
Juventus-Roma, Sarri: «Cinque partite in dodici giorni, ma fare i calendari in un periodo simile è complicato»
Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico bianconero Maurizio Sarri non svela nulla sulla formazione della sua Juventus che scenderà in campo contro la Roma. «Lo valuteremo oggi e domattina, vedremo chi riposerà e chi può giocare. Se Ronaldo ci sarà? E’ uno di quelli che ha giocato di più, fino a tre giorni fa si sentiva ancora in grado di andare in campo, vediamo come sta per domani e quali sono le sue sensazioni».
Sarri torna sui suoi passi rispetto alle dichiarazioni del dopopartita di Cagliari, in cui aveva paventato l’idea di mandare in campo la formazione Under 23 contro la Roma visti gli impegni troppo ravvicinati e la gara di Champions ormai alle porte. «Ho fatto una constatazione, dal 20 luglio al 2 agosto abbiamo giocato 5 partite. E’ comunque difficilissimo fare i calendari in un periodo come questo, me ne rendo conto, e noi dobbiamo adattarci. E’ stato un campionato atipico e devastante per tutti, non era mai successo che finisse dodici mesi dopo il suo inizio. Questa situazione ha creato molta fatica fisica e mentale nelle squadre, che hanno dovuto gestire situazioni del tutto nuove senza avere esperienza in merito».
Tra Juve e Lione, difficile capire chi arriverà più avvantaggiato: «E’ un discorso che abbiamo affrontato un mese fa. E’ meglio arrivare senza l’abitudine dei novanta minuti, e quindi più freschi, oppure con 14 partite in un mese e mezzo? Siamo di fronte ad eventi straordinari, ogni squadra ha la sua storia e ci vuole una straordinaria capacità di adattamento. Chi ne avrà di più farà sicuramente meglio».
Il tecnico bianconero su Pirlo: «Nel mio gioco si sarebbe trovato molto bene…»
Sarri presenta Juventus-Roma. «La partita di domani non sarà in preparazione al Lione, perché le condizioni mentali saranno completamente diverse. In questo momento la testa è quella di una squadra che ha vinto il campionato, mentre fra una settimana giocheremo una partita importantissima e dovremo ricaricarci. Domani vogliamo fare soprattutto festa, cercando anche di giocare una buona partita. Contro la Roma sarà una partita tra due squadre spensierate. Questo può portare a demotivazioni oppure a giocare con la testa libera e dunque ne potrebbe venire fuori una bella gara dal punto di vista dello spettacolo. E’ difficile dirlo perché comunque si affrontano due squadre che non hanno più nulla da chiedere alla classifica».
Quali miglioramenti rispetto alla scorsa stagione? «Abbiamo alzato il baricentro della squadra, ovvero il punto medio in cui tocchiamo il pallone, così come il possesso palla e la supremazia territoriale. Il tutto rispettando le caratteristiche dei giocatori, e abbiamo ancora margini di crescita: per essere il primo anno, bisogna essere soddisfatti».
Il tecnico su Pirlo, ufficialmente nuovo tecnico dell’Under 23 bianconera. «Allenare un giocatore come Pirlo sarebbe piaciuto a tutti, e nel mio modo di intendere il calcio si sarebbe trovato anche bene. Sull’Under 23 non ho ancora chiaro il quadro della situazione, ma sono ragazzi a posto con cui si può lavorare benissimo, hanno entusiasmo e qualità. Dal punto di vista umano e tattico sono molto contento di loro».
Le condizioni di Ramsey e Dybala
Su Ramsey: «Domani non so se giocherà, forse rientra in gruppo oggi e potrebbe allenarsi col gruppo. Bisogna vedere come torna dal periodo di inattività, per la Champions invece non dovrebbero esserci problemi».
Dybala: «Paulo è in mano allo staff medico, mi hanno detto che il recupero procede bene ma non so quando rientrerà in gruppo».
Sarri spera in un riposo adeguato in vista della nuova stagione. «In un lavoro come questo sono necessari momenti in cui staccare la spina, soprattutto dopo che per dodici mesi si vive l’ansia da prestazione e da risultato. Almeno venti giorni di inattività dovrebbero essere obbligatori. Speriamo che ci sia un buon periodo di riposo altrimenti a ottobre-novembre saremo qui a parlare delle stesse cose».