Juventus-Sampdoria 2-0, Sarri: «Vincere non è mai scontato»

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Primo scudetto in carriera per Maurizio Sarri, nono consecutivo per la Juventus che al termine della sfida contro la Sampdoria può finalmente festeggiare per la 36^ volta nella sua storia il titolo di Campione d’Italia. Le reti di Ronaldo e Bernardeschi regalano ai bianconeri il titolo con due giornate d’anticipo, facendo della ‘Vecchia Signora’ l’unica squadra a vincere nove titoli di fila nei cinque maggiori campionati europei. E’ la vittoria più sofferta, perché arrivata dopo un periodo poco positivo per i bianconeri in termini di risultati ma soprattutto dopo un periodo difficile per tutto il mondo. La Juve ha perso la Supercoppa e la Coppa Italia, ma non si è lasciata sfuggire il campionato confermandosi ancora la squadra da battere.

Juventus-Sampdoria, Sarri: «Scudetto dal sapore particolare»

Al termine del match contro la Sampdoria è arrivato il primo titolo in Italia da professionista per Maurizio Sarri: quando la Juve ha vinto il primo scudetto di questa serie, il tecnico originario di Napoli era al Sorrento, dove peraltro fu esonerato. «Questo scudetto ha un sapore forte, particolare. Questa squadra vince da tantissimi anni, – afferma Sarri – continuare a vincere diventa sempre più complicato. Una delle bugie più grandi del mondo è dare qualcosa per scontato nello sport: non è scontato restare su questi livelli per tanti anni. Per questo gruppo è stata una stagione faticosa, un campionato lunghissimo e durissimo: ne siamo venuti a capo con due giornate d’anticipo e il merito è dei ragazzi, che dopo otto anni hanno trovato ancora forza e motivazioni».

I meriti di questa serie da record si dividono tra giocatori e società. «Cristiano e Dybala fanno sicuramente la differenza, buona parte di questo scudetto è merito loro. La costante di questi anni è però la società: il presidente è un grande personaggio, perché ci sta vicino nei momenti più difficili e nelle sconfitte, ci dà benzina. I nostri dirigenti sono presenti a tutti gli allenamenti, con loro si possono scambiare idee e consigli ogni giorno».

I primi momenti in bianconero

Sarri parla delle sensazioni nei primi giorni della sua avventura bianconera. «A livello di organizzazione penso che questa società sia tra le migliori in Europa. E’ chiaro che quando si arriva bisogna capire il modo di pensare della società e conoscere i giocatori. Bisogna entrare in punta di piedi e cambiare gradualmente le cose che non piacciono. E’ un percorso lungo, non si può arrivare in una società che vince da otto anni e pretendere di cambiare tante cose, sarebbe poco intelligente. Quando si arriva il primo giorno vedi i campioni, i fuoriclasse; oggi invece vedo i ragazzi, le persone».

Juventus-Sampdoria, Sarri scherza con i suoi: «Ho detto loro che se hanno vinto con me, allora sono davvero forti…» 

Conquistato lo scudetto, il secondo obiettivo è la coppa dalle grandi orecchie. Per inseguire il sogno Champions League, c’è prima il Lione da rimontare. «Per stasera farei a meno di pensarci, vorrei che io e i giocatori passassimo una bella notte di soddisfazione. La Champions è un livello superiore, adesso arriva il bello e il difficile. Vediamo come ci arriviamo, ci sono squadre che ci arrivano con due partite ufficiali e noi invece con 14 gare in 40 giorni. E’ difficile fare previsioni perché ogni squadra ha una sua storia particolare. E’ importantissimo passare il turno contro il Lione, poi penso che nel prosieguo della competizione possa succedere di tutto».

Subito dopo la partita con la Sampdoria, mister Sarri non resta a festeggiare in campo con la sua Juventus ma si dirige immediatamente negli spogliatoi. Il tecnico spiega il curioso motivo: «Avevo paura della secchiata, ho preferito aspettare dentro ma l’ho presa ugualmente. A fine partita ho poi detto ai ragazzi che se hanno vinto con me, che non ho vinto niente, allora sono forti».

Bonucci: «Lo scudetto più difficile»

Juventus-Sampdoria 2-0, Sarri: «Vincere non è mai scontato»

Con 33 presenze e 3 gol, anche quest’anno il capitano bianconero Leonardo Bonucci si è confermato tra i grandi protagonisti di questo scudetto. Ecco le sue parole nel dopopartita ai microfoni di Sky Sport: «Questo scudetto è bello perché è stato il più difficile. Abbiamo iniziato un percorso nuovo con una nuova filosofia di gioco, incontrando diverse difficoltà e lo scetticismo dall’esterno. Noi abbiamo continuato a dare tutto noi stessi in ogni partita, abbiamo fatto qualche passaggio a vuoto durante questo anno difficile per tutto il mondo. E’ stato difficile rimettere la testa al campo dopo tre mesi di stop. Abbiamo voluto, sofferto questo scudetto.

Abbiamo tirato fuori tutto quello che avevamo per toglierci questa soddisfazione a noi, alla società, ai tifosi e a tutti coloro che ci hanno lasciato e fanno il tifo dall’alto; è stato brutto anche riprendere senza il pubblico. Il presidente, Paratici, Nedved e l’allenatore ci hanno spinto a dare tutto per questa maglia. Quando la si indossa non ci si può mai tirare indietro. Abbiamo vissuto un anno intenso dove spesso abbiamo faticato ad interpretare sul campo la filosofia del mister, ma siamo stati squadra di grandi uomini e ci godiamo questo risultato. Ora cerchiamo di recuperare le energie in vista dello scontro diretto con il Lione».

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