Juventus-Sassuolo 3-1, De Zerbi: «Tenuto la gara in bilico»

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Un Sassuolo coraggioso in inferiorità numerica non è bastato a De Zerbi per tornare da Torino con punti preziosi in chiave europea: la Juventus vince 3-1 risolvendo la contesa nel finale. Nonostante l’uomo in meno per l’espulsione di Obiang, il pareggio di Defrel aveva illuso i neroverdi che hanno giocato sempre secondo il proprio credo offensivo, cercando di vincere. Alla fine hanno pagato la maggiore qualità della rosa di Pirlo e l’uomo in più, ma il Sassuolo può essere soddisfatto della prestazione e del campionato ad alti livelli disputato finora.

Juventus-Sassuolo 3-1, De Zerbi: «Gol di Ramsey? La mia faccia dice tutto…»

Al termine della gara, il tecnico degli emiliani Roberto De Zerbi non è contento della dormita difensiva sul gol di Ramsey: «Non ho rivisto il gol ma la mia faccia diceva tutto, se lo rivedo mi arrabbio. In quelle situazioni abbiamo cambiato rispetto agli ultimi due anni, giochiamo a zona quindi il primo uomo deve prendere solo la posizione sul palo, se Chiriches l’avesse fatto avrebbe preso il pallone al cento per cento. Ha fatto l’allungo in avanti ma forse era stanco, del resto a Napoli era un professore in queste situazioni con Sarri».

L’analisi del tecnico sulla partita: «A un certo punto del secondo tempo volevo vincere la partita, senza presunzione. Al massimo la perdi, ma non succede niente. C’è stata una fase in cui potevamo essere più cattivi per andare a cercare la porta ma non l’abbiamo fatto. Se poi tieni la partita così in bilico la Juve può punirti da un momento all’altro. Oddei? L’ho messo perchè avevo finito i terzini, è un ragazzo giovanissimo ma di gamba e qualità che può fare una grande carriera».

Obiettivo per quest’anno: «L’Europa sarebbe un risultato strepitoso»

De Zerbi chiarisce le sue dichiarazioni in un’intervista rilasciata a “La Repubblica”: «Non parlavo di chiudere un ciclo con me, poi non so cosa decideremo con la società. Mi riferivo invece all’organico: abbiamo giocatori di qualità come Boga, Locatelli, Berardi. Se non raggiungiamo un risultato strepitoso che per noi sarebbe l’Europa, dopo ambiscono a giocare le coppe europee. Oggi siamo avvantaggiati dal lavoro svolto negli ultimi anni. Cominciare un nuovo ciclo con me? A me piacerebbe divertirmi come sto facendo adesso, non so dove nè come ma non ho l’ansia di dover andare via a tutti i costi. Il mio pensiero è di fare quello che mi rende felice, se sia qua sarei contento ma potrebbe essere anche altrove, comunque sono ambizioso».

Un giudizio sulla Serie A odierna: «E’ un campionato equilibrato dalla prima all’ultima, puoi perdere contro chiunque senza che il campo dica altro di diverso. A livello di testa e convinzione davanti a tutte c’è il Milan, non so sulla carta. A me piace anche la Juventus, in alcune partite ha fatto grande calcio: non è facile dare un’identità forte senza ritiro nè amichevoli. Alcuni valori comunque non sono ancora venuti fuori nella totalità».

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