Ancora un derby della Mole deciso nei minuti finali ed ancora una vittoria della Juventus sul Torino per 2-1. Una partita a due facce in cui la Juve ha fatto una fatica tremenda ma che poi col cuore è riuscita a ribaltare condannando il Toro all’ennesima rimonta subita. Ma andiamo a vedere gli schieramenti delle due squadre e l’analisi tattica della partita Juventus-Torino.
Pirlo deve rinunciare a Chiellini e Demiral infortunati e Morata squalificato. In difesa dunque, nel 4-4-2, spazio alla coppia Bonucci-De Ligt con Danilo e Cuadrado sugli esterni. A centrocampo in mezzo giocano Bentancur e Rabiot, sulle fasce Chiesa e Kulusesvski che torna a giocare dal primo minuto, mentre in attacco giocano Ronaldo e Dybala.
Giampaolo conferma il 3-5-2 col rientro di Nkoulou al posto di Izzo in difesa, scelte obbligate a centrocampo dove agiscono Ansaldi, Meité, Rincon, Linetty e Singo; in avanti il tandem Zaza-Belotti.
Primo tempo: il Toro passa subito in vantaggio e la Juve non riesce a rendersi pericolosa
La nostra analisi tattica di Juventus-Torino non può non iniziare con questo termine: disastro. Così si può definire il primo tempo dei ragazzi di Andrea Pirlo.
I bianconeri hanno il pallino del gioco ma la manovra è decisamente lenta ed in più il Torino passa alla prima occasione utile con Nkoulou che è il lesto di tutti ad approfittare del contrasto tra Bentancur e Meitè su corner.
Il Toro, trovato il vantaggio, ha la partita perfettamente incanalata sui suoi binari potendo permettersi di stare molto coperto dietro la linea della palla e ripartire in contropiede.
La Juve, con il suo lento possesso palla, favorisce la difesa avversaria permettendole di schierarsi con facilità; inoltre questa lentezza impedisce a Chiesa e Kulusesvki di poter avere la possibilità di giocarsi degli uno contro uno sulle fasce visto che i difensori granata possono sempre raddoppiare la marcatura.
I campioni d’Italia non riescono mai a tirare in porta anzi è ancora il Torino a rendersi pericoloso quando Belotti serve in profondità Zaza ma Szczesny, con una gran parata, salva i suoi.
Molti errori anche in fase di costruzione della Juve specialmente con Bentancur che sbaglia tantissimi passaggi. Grosse difficoltà anche per Dybala che fatica a trovare la posizione migliore sul fronte offensivo ed in generale tutti gli uomini di attacco si muovono poco aspettando il pallone fra i piedi senza cercare uno smarcamento.
Secondo tempo: Cuore, orgoglio e un grande Cuadrado permettono a Pirlo di vincere il suo primo derby
Si ci aspetta una Juventus diversa nella ripresa specialmente sul piano dell’intensità e soprattutto della voglia di riagguantare la partita.
L’avvio sembra però uguale e Pirlo inserisce Ramsey al posto di uno spento Kulusesvki ma la miccia che accende i bianconeri scatta al 58′ quando, da sviluppo di corner, Cuadrado con una botta dal limite troverebbe il pari che però viene annullato dal VAR per la posizione irregolare di Bonucci, considerata attiva da Orsato.
E’ però cambiato il momentum della partita: il Toro si abbassa ulteriormente facendo fatica ad alleggerire la pressione non riuscendo ad oltrepassare il centrocampo.
Altre sostituzioni da una parte e dall’altra: dentro Alex Sandro e McKennie per Danilo e Rabiot nella Juve mentre Lukic sostituisce Zaza nel Torino.
Si muovono di più gli attaccanti bianconeri e infatti Dybala pesca il taglio di Chiesa da sinistra verso destra ma il tiro dell’attaccante viene respinto da Sirigu.
Dal susseguente calcio d’angolo, Dybala batte corto e il pallone arriva a Cuadrado, cross immediato sul secondo palo dove svetta solo McKennie per il pareggio.
Nel gol subito c’è l’evidente errore della difesa granata che sui calci piazzati difende a zona ma si allinea male sulla battuta corta difendendo come se la linea difensiva fosse schierata a quattro invece che a cinque. Così si può spiegare la netta superiorità dei bianconeri sul secondo palo.
Il Toro accusa il colpo e prima rischia quando Dybala al volo, a botta sicura, si vede respinto il tiro dal miracoloso intervento di Lyanco; poi, ancora da sviluppo di corner, subisce gol: sempre Cuadrado raccoglie palla sulla destra, splendido cross sul secondo palo per Bonucci ed è 2-1.
L’errore commesso dalla difesa granata è identico a quello del primo gol e condanna alla sconfitta la squadra di Giampaolo.
Analisi tattica Juventus-Torino: le considerazioni finali
Una vittoria di importantissima per la Juventus: i bianconeri vincono una partita che si era messa male dimostrando il solito cuore che sembrava smarrito nelle precedenti partite e nel primo tempo.
Detto questo, la squadra fatica ancora ad ingranare sul piano del gioco, c’è stata poca qualità nell’impostazione della manovra, troppi errori tecnici e qualche giocatore che non riesce a trovare la posizione giusta (vedi Dybala e Kulusuesvski). Ma, come capitato in passato, una vittoria così nel derby potrebbe essere il punto di svolta della stagione.
Il Torino ricade sempre sui soliti difetti: i granata hanno perso ben 19 punti in situazione di vantaggio. Se le partite terminassero dopo i primi 45′, il Toro sarebbe primo in classifica.
Gli errori in difesa sono imperdonabili in un match imperniato sui dettagli, come dichiarato dallo stesso Giampaolo, e la difesa continua ad essere un problema dato che è la più battuta del campionato.