L’analisi tattica di Juventus-Hellas Verona parla di due squadre che guardano al futuro con grande apprensione.
La Juventus costretta a vincere perché in questo presente incerto, preludio a un futuro a dir poco nebuloso, la squadra può solo vincere per cercare di attutire i colpi in arrivo dalla giustizia sportiva. Difficile dare il massimo senza nemmeno sapere se potrà bastare a raggiungere un qualche traguardo ma non ha altra scelta.
L’Hellas Verona si trova a un passo dalla retrocessione, con l’ultimo posto salvezza a distanza di 5 punti. Non tantissimi a dire il vero a patto di non lasciare nulla di intentato anche in un campo difficile come quello di Torino. I punti cominciano a pesare parecchio a questo punto della stagione e sia Juventus che Verona ne sono pienamente coscienti.
Analisi tattica Juventus-Verona: le formazioni ufficiali
Fuori Paredes e Rabiot scelte obbligate per il centrocampo per Allegri mentre, come non gli è capitato spesso quest’anno, c’è abbondanza in attacco. Indubbiamente il pensiero di Allegri va anche alla sfida di andata di coppa Italia con l’Inter. Per questo sceglie questi uomini per il suo 3-5-2: Szczesny che non sarà impiegato in coppa Italia; Danilo, Bremer e Gatti confermato dopo le ultime prove convincenti; Cuadrado, sono 300 per lui con la Juventus , Fagioli, Locatelli, Barrenechea, De Sciglio a centrocampo; Kean, Milik in attacco. In cerca di riscatto il primo e al ritorno dopo due di stop il secondo.
Marco Zaffaroni schiera l’Hellas Verona con il 3-4-1-2. Montipò tra i pali; Dawidowicz, Magnani, Ceccherini la linea difensiva; Faraoni, Tameze, Veloso, Depaoli nella zona mediana del campo; Duda in appoggio alle due punte Lasagna e Gaich.
Primo tempo: meglio l’Hellas Verona della Juventus
L’analisi tecnica mette subito in evidenza coma sia Lucatelli ad agire davanti alla difesa mentre Barrenechea agisce da mezz’ala.
Buona prima metà del tempo dell’Hellas Verona con il centrocampo molto mobile con Tameze e Veloso a pressare la difesa bianconera in uscita. Buoni i movimenti a smarcarsi di Depaoli e Lasagna. L’Hellas Verona pericolosa, arriva per due volte al tiro con l’uomo smarcato in area. Juventus non messa bene in campo. Si possono apprezzare i movimenti delle due punte a cercare spazio tra le linee. Ma i centrocampisti rimangono lontani dagli attaccanti e mancano gli inserimenti. Sulle fasce né Cuadrado né De Sciglio si propongono con continuità e sono pochi i cross apprezzabili in area di rigore veronese. Sembra una lotta tra Kean e Milik contro la difesa dell’Hellas Verona che non ha difficoltà ad avere la meglio.
L’Hellas Verona non rinuncia a contrattaccare con più uomini quando l’occasione si presenta tenendo sempre viva l’attenzione della difesa della Juventus.
Il primo tempo si chiude sullo 0-0. Una Juventus sottotono un Hellas Verona che fa la propria partita e fin qui ha creato più pericoli (almeno 2) rispetto a quelli corsi (0 parate di Montipò).
Secondo tempo: Allegri azzecca i cambi
Nella ripresa Allegri prova Miretti al posto di Barrenechea per dare più peso alla mezze ali Juventine. Nessun cambio per l’Hellas Verona.
Il cambio sembra animare la Juventus. Appare così il gioco che è mancato nel primo tempo. Palla a centrocampo per Miretti filtrante per Locatelli e quindi a Kean, stop a seguire e rete del vantaggio.
Il piano di rotazione degli uomini di Allegri continua. Cambia la coppia d’attacco Vlahovic e Di Maria per Milk e Kean e poi Kostic per Cuadrado.
Anche l’Hellas Verona prova a cambiare la sua prestazione con diversi cambi soprattutto l’ingresso di Verdi.
Dopo il vantaggio la Juventus sembra poter prendere in mano la partita. Ma l’illusione dura pochi minuti. Nel prosieguo della partita è ancora l’Hellas Verona a rendersi pericolosa e Szczesny è ancora decisivo soprattutto su un tiro da fuori di Terracciano allo scadere.
La partita prosegue con azioni di rimessa da una parte e dall’altra e rimane in bilico e interessante fino allo scadere.
Gli altri cambi di serata
Zaffaroni, ha una panchina corta a causa degli infortuni. Però è da sottolineare che ogni giocatore entrato ha dimostrato di essere pronto a dare il meglio. E questo è valso per Terraciano che ha rilevato Faraoni, Doig entrato per Depaoli, Verdi che ha sostituito Veloso e Ngonge entrato al posto di Lasagna e Cabral che ha sostituito Ceccherini. Anche i tempi e i modi dei cambi sono sembrati azzeccati. Per questo occorre complimentarsi con il tecnico dell’Hellas Verona.
Analisi tattica Juventus-Verona: le considerazioni finali
Il risultato premia la Juventus, forse anche oltre i propri meriti, e fa crescere il rammarico per la posizione in classifica dell’Hellas Verona. Con molte assenze contro una squadra di altro livello l’Hellas Verona mostra di non meritare il terzultimo posto. Se saprà mantenere questa cattiveria agonistica fino alla fine ha le carte in regola per sperare di mantenere la categoria.
La prima del ciclo di ferro d’Aprile della Juventus inizia con una vittoria e una prestazione sottotono. Le rotazioni imposte da Allegri, il ritorno di molti giocatori dai ritiri delle nazionali, qualche rientro dopo infortunio potevano far pensare a una squadra non brillante. Non deve perciò preoccupare i tifosi Juventini la partita di questa sera. Anzi, visto le premesse essere riusciti a portarla in porto con una vittoria e senza subire goal ancora una volta, può lasciare ben sperare per i prossimi probanti impegni.