Juventus-Verona (1-1): analisi tattica e considerazioni

0

Non va oltre il pari la Juventus bloccata sull’1-1 da un buon Verona. Una partita giocata su ritmi piacevoli e che ha messo in mostra ancora una volta quanto i veronesi siano un avversario ostico per tutti. Vediamo dunque gli schieramenti delle due squadre e l’analisi tattica della partita Juventus-Verona.

Pirlo schiera l’ormai classico 3-4-1-2 con qualche cambio rispetto alla trasferta di Kiev: Demiral al posto dell’infortunato Chiellini, Bernardeschi per lo squalificato Chiesa, Arthur per Bentancur e il rientro dal primo minuto di Dybala per Kulusevski.

Juric mette in campo un 3-4-2-1 con Zaccagni e Colley che agiscono alle spalle dell’unica punta Kalinic.

Primo tempo: il Verona regge bene il campo e blocca la Juve sullo 0-0

I primi quindici minuti della Juve sono buoni sul piano del gioco ma le occasioni da gol latitano.

Lo schieramento è ormai consolidato: 3-4-1-2 in fase di possesso e 4-4-2 in fase di non possesso con Ramsey che si allarga a destra svolgendo il ruolo di esterno destro di centrocampo.

Il Verona è decisamente in partita ma si rende pericoloso solo su sviluppo di calcio piazzato trovando anche il gol con Colley, annullato però per fuorigioco.

Il match è divertente perché le due squadre non stanno sulla difensiva cercando di proporre gioco; il pressing è un’arma molto importante per entrambe e, proprio da una pressione superata, i campioni d’Italia tirano per la prima volta in porta con Bernardeschi, servito ottimamente in profondità da Rabiot, ma Silvestri c’è.

Da sottolineare l’utilizzo di Morata da una parte e di Kalinic dall’altra: i due attaccanti fanno un ottimo primo tempo riuscendo a non farsi anticipare dai rispettivi marcatori. Morata riesce anche a smistare il gioco sulle due fasce mentre Kalinic conquista preziose punizioni che permettono alla sua squadra di salire.

Gli ospiti gestiscono la fase difensiva con tanti uno contro uno quindi serve qualche sortita personale da parte dei difensori bianconeri per rompere le linee veronesi. Ci provano sia Bonucci che spesso si inserisce tra Arthur e Rabiot per trovare spazio e anche Danilo sul centro sinistra. Da un’avanzata palla al piede del brasiliano, nasce l’occasione che crea superiorità numerica in attacco e che si conclude con la traversa colpita da Cuadrado.

Juventus-Verona (1-1): analisi tattica e considerazioni
Danilo (azzurro) crea la superiorità in attacco (in rosso gli attaccanti)

Allo scadere del primo tempo, ancora Cuadrado pesca con un filtrante Morata che un morbido pallonetto infila il portiere ma la rete viene annullata per fuorigioco millimetrico. Da notare come lo spagnolo oltre a giocare bene, come detto, spalle alla porta, è pericolosissimo anche nell’attaccare la profondità.

Secondo tempo: il gol subito accende la Juve che pareggia ma non trova il guizzo da tre punti

La ripresa inizia e prosegue all’insegna dell’equilibrio fino a quando Bernardeschi sbaglia un facile passaggio a centrocampo consentendo al Verona di ripartire in contropiede, Zaccagni serve il neo entrato Favilli che batte Szczesny.

Pirlo cerca di correre subito ai ripari inserendo Kulusevski al posto di Bernardeschi.

Gli uomini di Juric abbassano il proprio baricentro anche per l’assenza di un vero centravanti, vista l’uscita per infortunio di Favilli e la Juve attacca all’arma bianca.

I bianconeri spingono molto per vie centrali con l’entrata di Kulusevski cercando molte combinazioni con Dybala, lo svedese, Ramsey e Morata. Le occasioni fioccano ma la rete non arriva anche per sfortuna dato che Dybala colpisce un’altra traversa.

Si fa male Bonucci ed entra Frabotta e lo schieramento diventa una sorta di 4-2-3-1 con i tre trequartisti che però si scambiano frequentemente le posizioni.

Kulusevski si muove su tutto il fronte offensivo e dalla destra, con una splendida azione personale, pareggia i conti.

La Juve cerca disperatamente la vittoria ma, nonostante le tante occasioni, il gol da tre punti non arriva grazie anche alle ottime parate di Silvestri che blinda la sua porta per l’1-1 finale.

Analisi tattica Juventus-Verona: le considerazioni finali

Un pareggio che non può lasciare soddisfatto Pirlo ma la squadra ha giocato una buona partita specialmente quando è andata sotto nel punteggio ed è stata anche molto sfortunata colpendo due traverse. 

La difesa non sofferto granché tanto che Szczesny non ha compiuto particolari parate ma bisogna anche dire che la Juventus non ha fatto più di due tiri nello specchio nei primi tempi delle quattro partite di campionato.

Mercoledì arriverà il Barcellona e le incognite ci sono guardando soprattutto l’infermeria dato che oggi si è fermato anche Bonucci.

Juric esce invece molto contento per l’ormai solita prestazione dei suoi: nonostante il grande avversario affrontato, la squadra ha mantenuto la sua identità e ha portato a casa un ottimo punto.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui