È da qualche settimana che si sta parlando di Kaoru Mitoma, esterno offensivo del Brighton, ma è principalmente dalla partita di FA Cup contro il Liverpool che il calciatore, proveniente dalla J1 League, è sulla bocca di tutti. Ovvero da quando, al minuto 92 del match, si è inventato un gran gol contro i Reds. Nonostante sia la prima annata in Premier League, Mitoma sta mostrando tutte le sue abilità. Andiamo a rivivere la sua carriera, descrivendo le sue caratteristiche.
Le tappe di Kaoru Mitoma
Kaoru Mitoma nasce da una famiglia di sportivi: il padre si dedicava all’atletica leggera, mentre la madre giocava a pallavolo. È il fratello maggiore a spingerlo verso il calcio. Kaoru ha voluto prima terminare il percorso di studi, per poi dedicarsi anima e corpo al professionismo. Nelle giovanili ha mosso i primi passi al Kawasaki Frontale, per poi passare nel 2016 allo Tsukuba Daigaku. Torna al Kawasaki Frontale, squadra in cui esordisce nella J1 League, massima serie del campionato professionistico giapponese.
Nel frattempo, Mitoma farà parte di tutte le trafile della nazionale giapponese, dall’Under 18 all’Under 23, per poi essere convocato nella squadra maggiore il 16 novembre 2021 contro l’Oman, match valevole per la qualificazione mondiale. Già nella prima partita, il calciatore del Brighton è decisivo, confezionando l’assist per l’1-0 della squadra nipponica. Contro l’Australia, inoltre, sigla una doppietta che permette ai Samurai di vincere la gara. Partecipa al Mondiale in Qatar, dove mette a referto l’assist al secondo gol del Giappone contro la Spagna.
Nella stagione 2020/2021 Mitoma ha ricevuto il riconoscimento di Rookie dell’anno ed è stato notato dal Brighton, che ha deciso di scommettere sul talento nipponico. L’esterno offensivo del club sesto in Premier League, il primo anno, è stato girato in prestito all’Union SG, club belga, e, una volta tornato in Inghilterra, ha dovuto mostrare a Potter prima, e a De Zerbi poi, di meritarsi il posto nell’undici titolare. Dopo tanto lavoro per arrivare al livello dei propri compagni di squadra, ecco che è diventato uno dei calciatori più importanti del club allenato dal tecnico bresciano.
Le caratteristiche tecniche di Mitoma
Nella squadra di Roberto De Zerbi, che pratica il gioco di posizione, i calciatori che hanno un buon dribbling sono fondamentali: prendiamo ad esempio Domenico Berardi e Jeremie Boga quando il tecnico nativo di Brescia allenava il Sassuolo. Kaoru Mitoma è un esterno offensivo che corrisponde a questo identikit. Il giapponese, infatti, fa del dribbling la sua arma migliore. Si tratta di un’ala moderna, che si sta rivelando adatta al calcio della Premier League: gli avversari che lo devono affrontare sono quasi sempre in difficoltà. Le sue qualità principali sono il dribbling, la velocità, l’intensità e il tiro preciso.
Guardandolo in campo, gli piace partire da sinistra, ma sa giocare anche a destra. Sembra non stancarsi mai, è sempre in costante movimento. Mette in difficoltà il suo diretto concorrente, in quanto con la palla al piede, usando sia destro che sinistro, è davvero imprevedibile. A ciò, inoltre, unisce una buona tecnica e un’ottima conduzione della palla, che gli permette di dribblare perfettamente il difensore che ha di fronte. Anche il tiro, come detto precedentemente, è una delle sue qualità migliori. Detta così, si pensa che sia capace di scagliare quelle conclusioni potenti dalla distanza, invece la sua qualità è quella di rientrare sul destro e far partire un tiro a giro dolce ma precisissimo. Questo perché ha una sensibilità al piede che gli permette di controllare bene il pallone, ma anche di dribblare.
La tesi di laurea di Mitoma: l’arte del dribbling
Ecco, la qualità migliore del calciatore che si sta rivelando la sorpresa della Premier League, molto probabilmente, è proprio il dribbling, sul quale ha svolto la tesi di laurea. Non è un caso, dunque, che sia il suo pezzo forte, in quanto, oltre ad allenarlo ogni giorno, l’ha anche approfondito ai tempi universitari. Come detto all’inizio del racconto della sua storia, prima di passare al professionismo, il calciatore del Brighton ha scelto di frequentare l’università di Tsukuba. Tutto il suo percorso si è condensato nell’argomento del suo lavoro di tesi, L’arte del dribbling.
L’approccio, com’è inevitabile in certi casi, è stato puramente analitico, empirico. Durante i suoi allenamenti, Mitoma indossava una telecamera che gli permetteva di riprendersi in soggettiva, ma anche di riprendere le reazioni degli avversari ai suoi movimenti, ai suoi cambi di direzione, alle sue finte. L’analisi dei dati raccolti gli ha permesso di sviluppare la sua abilità specifica, di capire quali sono le mosse più imprevedibili, i comportamenti statisticamente più efficaci, quali guardare l’avversario e la porzione di campo davanti a sé prima di ricevere la palla, evitare di guardare in basso durante l’esecuzione del dribbling; spostare il pallone nel momento giusto. Il calciatore nipponico, infatti, è il terzo giocatore del campionato inglese, dopo Grealish ed Ebe, per duelli vinti nell’uno contro uno, ed è terzo, dopo De Bruyne e Dejan Kulusevski, negli assist attesi creati ogni novanta minuti.
Approccio allo studio riuscito. In seguito a quanto descritto, e alla sua stagione, finora, fantastica in Premier League, condita da 5 reti e 1 assist in 15 partite, si può dire che Mitoma si sta prendendo la Premier League.