La famiglia nel pallone: i Destro, Flavio e Mattia

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Nonostante la stagione stia regalando moltissime emozioni, tra sfide di campionato e match europei, c’è tempo per soffermarsi su un’altra famiglia del calcio, ovvero la famiglia Destro composta da padre e figlio, ovvero Flavio e Mattia, che entra così di diritto nella rubrica “famiglia nel pallone”, la quale ha l‘obiettivo di raccontare le gesta e la vita dei diversi calciatori che, nella medesima famiglia, hanno vissuto lo stesso sogno. Passione questa volta tramandata di padre in figlio, prima con Flavio (classe ’62) attuale mister in cerca di una panchina, e poi con Mattia (classe ’91) attaccante in forza all’Empoli, in Serie A.

La famiglia nel pallone: Flavio Destro e la sua carriera da calciatore

Dopo aver raccontato della famiglia Somma e della famiglia Bisoli, ecco le avventure di altri due parenti che hanno calpestato il rettangolo verde sognando di realizzare i propri obiettivi, seppur con esiti diversi. Ecco allora la famiglia Destro.

Nato a Rivoli il 28 Agosto 1962, Flavio muove i suoi primi passi nel mondo del calcio già verso i quindici anni, negli allievi e poi nelle giovanili del Torino. Il salto di qualità avviene soltanto nel 1981 quando fa il suo esordio in Serie C1 con la maglia della Reggina. In qualità di difensore, racimola 19 presenze e segna un gol. Passa poi alla Rondinella, giocando un po’ di più: ben 30 gettoni e sempre una rete messa a segno. Dal 1983 al 1985 veste la maglia del Catanzaro (in Serie B), trovando maggior continuità e un altro gol, al fronte di 60 presenze.

Ma è con l’Ascoli che tocca il punto più alto della sua carriera. Nel 1985/1986 si gioca un anno in cadetteria per poi passare, dal 1986 al 1990, nella massima divisione, debuttando in Serie A e giocandovi per quattro stagioni, chiudendo la sua avventura con 112 partite disputate e una rete, ai danni del Milan. Con la compagine marchigiana ottiene una promozione dalla B alla A e una Coppa Mitropa.

La famiglia nel pallone: i Destro, Flavio e Mattia

Nel 1990/1991 si ritrova a vestire la maglia del Pescara, sempre in Serie B, contando 31 gettoni e un sigillo. Altra esperienza nel campionato cadetto, ma con il Cesena, giocando dal 1991 al 1993 al servizio degli emiliani. In totale 55 apparizioni e 3 gol. Conclude la sua carriera da calciatore con l’Empoli, in Serie C1, disputando 18 partite.

Dopodiché appende gli scarpini al chiodo e nel 1994 annuncia il suo ritiro, per cominciare una nuova avventura.

Il percorso da mister

Dopo aver annunciato il suo ritiro, rimane poco tempo lontano dai campi, visto che dal 1999 inizia il suo percorso da allenatore. Parte dal basso, pronto a fare la gavetta. Dal 1999 al 2001, infatti, allena il Camerino nell’Eccellenza Marche. In due stagioni accumula 64 gare, frutto di 16 vittorie, 26 pareggi e 22 sconfitte. Dal 2001 al 2003 si siede sulla panchina dell’Urbisalviense (sempre nella stessa categoria), con un rendimento migliore. Su 60 gare, ne vince 26, pareggiandone 21 e perdendone 16.

Nel 2007/2008 passa al Montichiari, in Serie D. Prima stagione positiva, con 21 vittorie su 46 partite, 18 pareggi e 7 sconfitte. Nell’annata successiva è tempo di Lega Pro seconda divisione, anche se vi rimane soltanto da Agosto a Dicembre, chiudendo la sua avventura con un totale di 68 panchine.

Dal 2009 al 2011 lavora in qualità di vice, prima nel Crotone e poi nel Torino passando, nel 2014, ad essere il primo allenatore dell’Ascoli. Un’avventura che si dimostra sfortunata e che dura appena qualche mese, da Febbraio a Giugno, a causa delle 6 sconfitte in 10 gare. Da Marzo 2016 a Giugno 2022 si trova a seguire la Fermana, compagine con cui si toglie molte soddisfazioni. Riesce infatti ad ottenere una storica promozione dalla Serie D alla Serie C, trovando il giusto equilibrio e dando identità alla squadra.

La sua ultima avventura risale però al 2020/2021 sulla panchina del Fano, club con cui in Lega Pro compie un percorso deludente: su 24 gare solo quattro successi, con dodici pareggi e otto ko. Da quel momento, Flavio Destro è in attesa di una nuova occasione.

La famiglia nel pallone: Mattia Destro

Si passa adesso al figlio di Flavio, ovvero Mattia Destro. Nato ad Ascoli Piceno il 20 Marzo 1991, comincia il suo percorso con l’Ascoli giovanile e, dal 2005 al 2010, con le giovanili dell’Inter. Nel 2010 arriva la chiamata del Genoa che acquista metà del cartellino dell’attaccante, con conseguente esordio in Serie A il 12 Settembre 2010. Gioca e segna contro il Chievo Verona, dando subito l’idea di essere un bomber capace di cambiare le partite. Sigla una rete anche in Coppa Italia e a fine stagione, grazie ai tre sigilli in 18 gare, viene riscattato e girato in prestito al Siena. Con il club toscano va in doppia cifra, trovando ben 12 volte la via del gol in 30 gettoni e iniziando a far parlare di sé.

Non è un caso infatti che nel 2012/2013 arrivi la chiamata della Roma, con cui disputerà due stagioni e mezzo, fino a Gennaio 2015. Nella prima stagione racimola un bel bottino grazie agli 11 gol in 26 partite (cinque reti in altrettante gare di Coppa Italia, con il titolo di capocannoniere) e negli anni successivi fa anche il suo esordio in Champions League. Nonostante un buon rendimento, a metà stagione passa in prestito al Milan, giocando da Gennaio a Giugno 2015. Con i rossoneri sigla tre reti in 15 apparizioni. Torna nella Capitale, ma non vestirà più la maglia giallorossa.

La famiglia nel pallone: i Destro, Flavio e Mattia

Nel 2015 arriva il passaggio al Bologna che ne acquisisce le prestazioni grazie al diritto con obbligo di riscatto fissato a 10 milioni di euro. In Emilia per circa 4 stagioni e mezzo, la sua avventura parte abbastanza ma diversi acciacchi fisici ne limitano, piano piano, le prestazioni e l’attaccante classe ’91 fatica a ritrovare la forma giusta. Infatti se nelle prime due stagioni riesce a segnare diversi gol (otto nella prima e undici nella seconda), nelle ultime due annate segna molto meno, appena sei e quattro gol, nonostante le 45 gare totali. Da Settembre 2019 a Gennaio 2020 gioca appena sette partite, rimanendo a secco di gol. In tutto, conclude la sua avventura a Bologna con 112 presenze e 29 sigilli.

Ritorna al Genoa, prima in prestito e poi – a seguito del contratto scaduto – da svincolato. L’aria della Liguria sembra fargli bene, anche se ci vuole un po’ di tempo. Da Gennaio a Giugno 2020 chiude con nove presenze e zero gol. Nelle successive due stagioni torna a segnare, prima in doppia cifra (11 gol e 30 gare) e poi con nove gol in 30 apparizioni.

La famiglia nel pallone: i Destro, Flavio e Mattia

Con la retrocessione del Genoa, si ritrova a dover vivere una nuova avventura, passando così all’Empoli.

La parentesi nazionale

Oltre alle esperienze in Serie A, Mattia Destro può contare anche la parentesi nazionale, cominciata nel 2006/2007. Dall’U16 a quella maggiore, siglando sempre almeno un gol. Contributo importante con l’U19 e con l’U21.

Con la prima – dal 2009 al 2010 – mette a segno 15 gol in 13 partite, con la seconda – dal 2010 al 2013 – trova cinque reti in 15 presenze, conquistando anche un argento agli Europei del 2013.

Il presente di padre e figlio

Il presente della famiglia Destro si divide tra la ricerca di una nuova panchina e la voglia di tornare a segnare. Flavio cerca infatti una sistemazione, mentre Mattia – in forza all’Empoli – ha trovato un solo gol in stagione nonostante le otto presenze.

Per entrambi il 2022/23 può essere una stagione importante, che potrebbe infatti rimettere entrambi in carreggiata.

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