La famiglia nel pallone: Diego e Giovanni Simeone

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Come per ogni giovedì che si rispetti, anche oggi torna puntuale la rubrica targata 11contro11 dedicata alle famiglie del calcio. In data odierna, tratteremo le vicende di un padre ed un figlio, entrambi argentini, che hanno seguito due strade completamente differenti. La famiglia costituita da Diego e Giovanni Simeone, quindi, sarà la protagonista del nostro appuntamento. 

Il primo, nato nel 1970 a Buenos Aires ha iniziato la propria carriera in Argentina, con il Velez Sarsfield, per poi fare il grande salto in Europa; il secondo, invece, è nato a Madrid e ha poi attraversato l’Oceano per cercar fortuna all’interno del mondo del pallone. Il centrocampista che ha militato anche nell’Inter e nell’Atletico Madrid, almeno fino a questo momento, è indiscutibilmente il membro del nucleo famigliare più forte e famoso. Il classe ’95, invece, sta ancora cercando la propria strada e, dopo una buona stagione a Genoa, ha imboccato un tunnel che non ha visto ancora la fine.

La famiglia Simeone: la storia del Cholo

Come già anticipato, Diego Pablo Simeone è nato il 28 Aprile 1970, a Buenos Aires. Figlio di una parrucchiera e di un ex-calciatore dilettante (poi diventato venditore), impara fin da piccolo i grandi valori della vita. In un’intervista, in passato, il futuro centrocampista dell’albiceleste ha dichiarato: “I miei genitori mi hanno insegnato i veri valori, come il rispetto e l’ordine. Tutte cose che mi hanno aiutato nell’arco della mia vita”. 

La famiglia nel pallone: Diego e Giovanni Simeone

Velocissima la sua scalata all’interno del calcio argentino: a soli 17 anni, nel 1987, esordisce in prima squadra con il Velez Sarsfield. Tre stagioni in maglia bianco-blu lo consacrano come un centrocampista completo e estremamente efficace: in 76 presenze, infatti, Diego Simeone realizza 14 reti. Il classe ’70 agisce da interno di centrocampo o da mediano ma non è difficile che egli si spinga fino al limite dell’area avversaria. 

L’approdo in Italia e la sua storia spagnola

Il suo nome entra nei taccuini dei club d’oltre-oceano. Il “Presidentissimo” Romeo Anconetani lo contatta e lo porta in Italia: è l’estate del 1990 e Simeone firma per il Pisa. Il club toscano, infatti, milita in Serie A e individua nel mediano argentino la figura per migliorare la propria formazione. Il 9 Settembre 1990 esordisce in campionato contro il Bologna e, in 60 presenze tra Serie A e Serie B, il ragazzo ex-Velez segna anche 6 gol e si mette in mostra per la grande personalità

La famiglia nel pallone: Diego e Giovanni Simeone

Durante l’estate del 1992, il Siviglia decide di puntare su di lui. Strappato alla concorrenza, il più precoce della famiglia Simeone si lega alla società andalusa e disputa con i colori biancorossi due stagioni di altissimo livello, soprattutto a livello realizzativo. In 67 apparizioni segna 13 gol, 8 soltanto nella Liga 1993-1994. Durante l’estate del 1994, quindi, il secondo club di Madrid decide di portarlo nella capitale. L’Atletico ingaggia il Cholo Simeone e dà il via ad una storia che, tutt’oggi, sta ancora dando i propri frutti.

Atletico Madrid e Inter: la conquista dei trofei

Con i Colchoneros il centrocampista sudamericano diventa uno dei migliori incontristi del panorama internazionale. Nel 1996 vive poi la sua stagione più memorabile: con la maglia dei capitolini spagnoli vince la Liga e la Coppa nazionale, impreziosendo le proprie giocate con ben 12 gol in un solo campionato. L’anno prima è nato anche il primo erede calcistico della famiglia Simeone: Giovanni. Nel 1996-1997 disputa per la prima volta la Champions League, andando in gol 4 volte in 7 incontri e dimostrando tutto il talento in proprio possesso.

Per 13 miliardi di lire, nell’Agosto del 1997, l’Inter acquisisce le sue prestazioni sportive. Giunto alla corte di Gigi Simoni, il Cholo riesce a continuare la propria striscia di successi. Nel suo primo anno con i nerazzurri arriva secondo in Serie A e vince la Coppa UEFA.

La famiglia nel pallone: Diego e Giovanni Simeone

Durante la competizione internazionale, Diego Simeone segna un gol di fondamentale importanza quando, negli ottavi di finale, dopo aver perso 2-0 all’andata contro lo Strasburgo, realizza la rete del 3-0, nella sfida di ritorno.

L’anno successivo, la formazione milanese vede l’alternarsi di quattro diversi tecnici e l’arrivo all’ottavo posto in campionato. Simeone gioca quasi sempre da titolare ma, complice anche un litigio con Ronaldo, la stella della squadra, decide di cambiare aria. L’ex-Siviglia lascia Milano dopo un annata altisonante, con 44 presenze, 7 gol e 7 assist

Il passaggio alla Lazio: la vendetta è servita

La parentesi italiana della carriera del ragazzo argentino non è ancora conclusa: la Lazio, infatti, nel giugno del 1999, lo accoglie in squadra, inserito come contropartita tecnica per l’approdo di Vieri all’Inter. La sua valutazione è di 21 miliardi di lire, ma il ragazzo, orgoglioso, non accetta di esser stato “scambiato” dalla squadra lombarda.

La famiglia nel pallone: Diego e Giovanni Simeone

L’annata ’99-’00, per Simeone è di quelle memorabili. Suo il gol che regala lo scudetto alla Lazio; sua la prestazione incredibile che fa sollevare la Coppa Italia agli aquilotti contro la sua ex-squadra. Nel 2000-2001, poi, vince anche la Supercoppa Italiana, sempre sconfiggendo i nerazzurri in Finale. Nel 2001-2002, infine, gonfia la rete dell’Inter nel 4-2 dell’ultima giornata, risultato che non permette ai meneghini di vincere lo Scudetto. La vendetta è un piatto che va servito freddo e Diego Pablo Simeone, colpendo il Biscione in tre occasioni, ha appena dimostrato all’Inter di aver sbagliato sul proprio conto.

Ritorno in Spagna e ritiro dal calcio giocato 

Il primo membro della famiglia Simeone, dopo i trionfi laziali, decide di tornare nel primo grandioso club della propria carriera. Nel 2003, quindi, firma di nuovo per l’Atletico Madrid e si trasferisce in Spagna. Qui disputa una stagione e mezza, scendendo in campo solo 8 volte nella Liga 2004-2005. A gennaio del 2005, quindi, torna in Argentina e si accasa al Racing de Avellaneda. Qui gioca 20 partite, segna 1 solo gol e poi diventa l’allenatore della squadra sudamericana, ritirandosi e dando il via alla seconda parte della sua carriera all’interno del mondo del calcio.

Diego Simeone e la Nazionale Argentina

Non solo nei club italiani e spagnoli, il Cholo Simeone è stato un elemento imprescindibile anche per la sua Nazionale. Nel 1991, quando ancora ha 21 anni, viene chiamato per disputare la Coppa America con l’albiceleste. Il ragazzo di Buenos Aires non solo risponde presente ma è anche un calciatore chiave per il raggiungimento della vittoria. Nel 1993, riconfermato, aiuta i compagni a vincere il secondo trofeo in tre anni.

La famiglia nel pallone: Diego e Giovanni Simeone

In seguito alle due Coppe America vinte, il classe ’70 non potrà più festeggiare altri trionfi in maglia argentina, perdendo anche la finale del torneo olimpico, nel 1996, contro la Nigeria. Dal 1996 al 1998, inoltre, è stato capitano della Seleccionanche al Mondiale di Francia.

Famiglia Simeone: il Cholo diventa allenatore

Il 6 Febbraio 2006 Simeone diventa l’allenatore del Racing Club de Avellaneda. Il 18 Maggio successivo, però, viene ingaggiato dall’Estudiantes, con il quale, il 13 dicembre 2006, battendo il Boca Juniors, si laurea campione del torneo di Apertura 2006, titolo che mancava da 23 anni. Il 9 dicembre 2007, infine, lascia il suo incarico.

Il 1° gennaio 2008 diventa il nuovo allenatore del River Plate, anno nel quale anche l’erede della famiglia Simeone entra a far parte della società. L’8 Giugno successivo vince il titolo di campione del campionato di Clausura, con una giornata d’anticipo, portando il trofeo a casa dopo quattro anni di digiuno. Nell’Apertura 2008, tuttavia, ottiene risultati poco incoraggianti e il 7 Novembre 2008 rassegna le proprie dimissioni.

Il Catania, la parentesi al Racing e l’Atletico Madrid

Dopo un ulteriore anno di pratica al San Lorenzo, squadra tifata anche da Papa Francesco, il 19 gennaio 2011 ritorna in Italia. Il Catania lo chiama per sostituire il predecessore Marco Giampaolo. Il Cholo raggiunge la salvezza con due giornate d’anticipo, nella sfida che vede contrapposti i siciliani al Brescia.

La famiglia nel pallone: Diego e Giovanni Simeone

Da segnalare, nell’arco della stagione, anche la vittoria del Derby contro il Palermo con il risultato netto di 4-0. Infine, il 15 maggio 2011 stabilisce il nuovo record di punti fatti in Serie A dal Catania (46), battendo il precedente, stabilito da Mihajlovic. Il 1° giugno rescinde consensualmente il proprio contratto. 

Il 26 giugno del 2011 torna in patria, al Racing Club de Avellaneda, la squadra che, per prima, gli aveva affidato la propria panchina. Il 2° posto nel torneo di Apertura del 2011, con 31 punti guadagnati dietro al Boca Juniors, è un buon risultato ma Diego Simeone decide comunque di rassegnare le proprie dimissioni, il 20 dicembre 2011.

La lunga storia d’amore con l’Atletico Madrid

Dopo avervi giocato dal 1994 al 1997 e dal 2003 al 2005, Simeone accetta la chiamata del club spagnolo: l‘Atletico Madrid ingaggia il suo nuovo tecnico. In seguito ad undici mesi trascorsi tra Italia e Argentina, il classe ’70 trova finalmente dimora fissa nella capitale spagnola. 

L’inizio dei trionfi con i Colchoneros

Il 23 dicembre 2011 rileva la squadra che era stata di Gregorio Manzano, risollevandola dal 10° posto in campionato. A fine stagione 2011-2012, trascinato dai gol di Radamel Falcao, Simeone vince la sua seconda Europa League (ex-Coppa UEFA). In finale contro l’Athletic Bilbao, dopo aver vinto tutte le altre otto gare disputate, i Colchoneros vincono 3-0, sbaragliando la concorrenza. L’ex-Catania è il primo argentino a vincere l’Europa League ed il terzo ad averla sollevata sia da calciatore che da allenatore. In campionato, invece, l’Atleti arriva quinto. 

La famiglia nel pallone: Diego e Giovanni Simeone

Ad inizio annata 2012-2013, il club vince la Supercoppa UEFA, battendo il Chelsea per 4-1. Il terzo posto in campionato, poi, garantisce l’accesso alla successiva Champions League. In Europa League i ragazzi di Simeone vengono eliminati ai sedicesimi, mentre in Copa del Rey arrivano fino in fondo e, grazie al 2-1 contro il Real Madrid, si laureano campioni. Il successo in Coppa di Spagna mancava dal lontano 1996, quando il Cholo vestiva ancora la maglia della formazione madrilena.

Le delusioni in Champions e la vittoria in Liga

L’inizio dell’annata 2013-2014 non è dei migliori: l’Atletico Madrid perde la Supercoppa spagnola. In Copa del Rey viene eliminato per mano del Real Madrid, mentre in Champions League raggiunge l’atto finale. Nella cornice dello stadio da Luz di Lisbona, i bianco-rossi devono affrontare i rivali cittadini. Avanti per 90 minuti, i Colchoneros si fanno rimontare da un gol di Sergio Ramos e, alla fine, soccombono per 4-1.

Tuttavia, proprio pochi giorni prima, il 17 Maggio, Simeone aveva guidato la squadra ad una vittoria spettacolare. Grazie all’1-1 contro il Barcellona al Campo Nou, l’Atletico era stato incoronato campione di Spagna. 

La famiglia nel pallone: Diego e Giovanni Simeone

Nel 2014-2015 il capostipite della famiglia Simeone vince la Supercoppa di Spagna, viene eliminato ai quarti di Champions League dal Real Madrid, esce ai quarti di Copa del Rey contro il Barcellona e arriva terzo in campionato.

Durante l’anno 2015-2016, invece, il 26 settembre 2015, Simeone raggiunge le 211 partite consecutive alla guida della squadra, superando Luis Aragonés. Nella coppa nazionale viene eliminato dal Celta Vigo mentre in campionato conclude al terzo posto. Ancora una volta, l’Atletico Madrid strappa il pass per la finale di Champions League. A San Siro, però, lo attende il rivale di sempre: il Real Madrid. Anche stavolta i Galacticos vincono, seppur ai rigori, e lasciano con l’amaro in bocca sia Simeone che i suoi ragazzi.  

In quattro anni Simeone conquista altri due trofei

Nel 2016-2017 è difficile rialzarsi, a causa della batosta subìta a Milano. Il 24 ottobre 2016, tuttavia, il Cholo Simeone viene premiato come miglior allenatore della Liga per il terzo anno di fila. A fine stagione i risultati saranno i seguenti: terzo in campionato, semifinale di Champions League (persa, ancora, contro il Real Madrid) e semifinale di Copa del Rey (persa contro il Barcellona). 

Nel 2017-2018 Simeone raggiunge alcuni record importanti. Il 26 agosto ottiene la 200a vittoria sulla panchina del club; il 10 febbraio, invece, il 150° successo in Liga. La squadra viene eliminata ai gironi di Champions League, arriva ai quarti in Coppa Nazionale e chiude seconda in Liga. Il 16 Maggio 2018, inoltre, sconfiggendo l’Olympique Marsiglia, si laurea campione dell’Europa League, per la seconda volta da quando l’ex-centrocampista siede in panchina. Con questa vittoria il classe ’70 eguaglia, per numero di trofei, il più grande allenatore della storia dell’Atletico: Luis Aragonés.

La famiglia nel pallone: Diego e Giovanni Simeone

Nel 2018-2019 vince subito la Supercoppa UEFA, contro il Real Madrid e diventa il tecnico più titolato della storia del club. Inoltre, è l’unico coach in grado di battere i Galacticos in tre finali differenti (Supercoppa di Spagna, Supercoppa UEFA e Copa del Rey). Il 5 dicembre 2018 raggiunge le 400 panchine e a fine anno chiude secondo in Liga (oltre che agli ottavi di Champions e agli ottavi di Copa).

Nel 2019-2020, infine, partecipa alla Supercoppa di Spagna ma perde in finale, sempre contro i concittadini. Il 26 giugno raggiunge le 250 vittorie in Liga con l’Atletico Madrid e, a fine stagione, chiude terzo in campionato.

L’erede della famiglia Simeone: Giovanni

Il 5 Luglio 1995, quando Diego Pablo è a Madrid, nasce il primogenito della coppia Simeone-Baldini. Figlio del noto calciatore e della modella Carolina, Giovanni non può che appassionarsi al gioco del calcio. In terra spagnola non trova spazio, quindi decide di iniziare la propria carriera nel paese natale del padre, l’Argentina. 

La famiglia nel pallone: Diego e Giovanni Simeone

Mentre il Cholo è allenatore del River Plate, il club ingaggia anche il figlio dell’ex-Inter. Dal 2008 al 2013, quindi, il rappresentante più giovane della famiglia Simeone gioca all’interno delle giovanili del club sudamericano. In 30 gare, dal 2013 al 2015, il Cholito realizza 4 gol e 2 assist, entrando nel radar delle formazioni italiane. Tuttavia, la scelta dell’attaccante è quella di restare in Argentina, firmando con il Banfield.

L’arrivo in Italia e la storia fiorentina

Con 12 gol in 34 apparizioni, Giovanni Simeone si fa notare ancor di più dalle compagini nostrane. Durante l’estate del 2016 i contatti con il Bel Paese si intensificano. Il Genoa, alla fine dei corteggiamenti, paga il suo cartellino 3 milioni di euro e lo porta in Liguria. Il 18 Settembre il classe ’95 esordisce in Serie A e il 27 Novembre successivo è subito decisivo: contro la Juventus, infatti, realizza una bellissima doppietta, che vale il 3-1 rossoblù. Il 1° dicembre 2016, poi, segna un gol in Coppa Italia, contro il Perugia.

Il ragazzo d’origine argentina si consacra come una bellissima rivelazione del nostro campionato, trascinando anche il Genoa alla salvezza. Proprio per questa ragione, nell’agosto del 2017, la Fiorentina fa pervenire alla società genovese un’offerta irrifiutabile da 18 milioni di euro.

La famiglia nel pallone: Diego e Giovanni Simeone

Il 29 Aprile 2018, nella sfida contro il Napoli, Simeone segna una tripletta strepitosa, togliendo ogni velleità di titolo ai ragazzi di Maurizio Sarri. In 38 gare, il figlio d’arte realizza 14 gol e 4 assist, confermandosi su livelli incredibili, per un ragazzo di soli 22 anni

L’anno successivo, il 2018-2019, lo vede subire un calo impressionante. La stagione dell’attaccante sudamericano non è sufficiente. Sei soltanto i gol in Serie A, più i due segnati in Coppa Italia contro la Roma, nel 7-1 finale.

La parentesi con la Nazionale argentina

Giovanni Simeone si mette in luce con l’Under-20 argentina, in patria, e guadagna meritatamente la chiamata con la squadra olimpica per i Giochi del 2016. In Nazionale maggiore, tuttavia, ha disputato solo poche gare. Il CT Scaloni, infatti, lo ha convocato solamente nel 2018, facendolo debuttare il 7 Settembre e venendo anche ripagato con un gol contro il Guatemala. in totale, ha collezionato 5 presenze con la maglia della Seleccion.

Il presente della famiglia Simeone

Ad oggi, sia Diego Pablo che Giovanni sono ancora entrambi all’interno del mondo del pallone. L’ultima stagione, per i due, è stata completamente differente. Il tecnico dell’Atletico Madrid, infatti, ha infranto ancora alcuni record del club madrileno. Il 30 dicembre 2020 ha raggiunto le 500 panchine con i Colchoneros; il 28 febbraio 2021, invece, ha ottenuto la 308ava vittoria con la squadra, superando Luis Aragonés. 

La corsa della compagine di Madrid, in Copa del Rey, si ferma al secondo turno; in Champions League, invece, si arresta agli Ottavi di finale, contro i futuri vincitori del Chelsea. Il 22 maggio 2021, tuttavia, raggiunge l’ennesimo storico traguardo della sua carriera: grazie ai gol di Luis Suarez e Angel Correa, infatti, il Cholo Simeone ha vinto la Liga

La famiglia nel pallone: Diego e Giovanni Simeone

Al contrario, per Giovanni, l’annata 2020-2021 è stata priva di soddisfazioni. Dopo esser passato al Cagliari nell’estate del 2019, in prestito con diritto di riscatto, e dopo aver realizzato 12 gol nello scorso campionato, quest’anno ha faticato grandemente anche a trovar spazio. In 33 presenze, sui teorici 2970 minuti, il Cholito ne ha disputati soltanto 1741, poco più della metà. I gol sono stati soltanto 6 e il tecnico, Leonardo Semplici, gli ha spesso preferito Pavoletti, nel ruolo di prima punta. 

La famiglia Simeone: conclusioni

La famiglia Simeone non ha soltanto questi due interpreti, poiché anche Gianluca e Giuliano sono diventati calciatori. Il primo, classe ’98, milita nell’Ibiza, in Segunda Division R.F.E.F.; il secondo, classe 2000, invece, gioca nell’Atletico Madrid B. Indubbiamente, però, Diego e Giovanni sono i più famosi e sono coloro che hanno raggiunto i risultati più memorabili.

La carriera di Giovanni è ancora agli esordi e, nonostante il brutto periodo che sta trascorrendo al Cagliari, il ragazzo ha dimostrato che, se in fiducia, può tranquillamente raggiungere la doppia cifra all’interno dei campionati europei. L’attaccante, si sa, vive di momenti e di fiammate, e il Cholito ha fatto intuire quali siano i suoi possibili margini di miglioramento per il futuro.

La famiglia nel pallone: Diego e Giovanni Simeone

Discorso diverso quello relativo a Diego Simeone. La sua carriera all’interno del rettangolo verde è stata memorabile, piena di successi e di soddisfazioni. Le due Coppe America con l’Argentina, la Coppa UEFA con l’Inter, il campionato italiano con la Lazio e i successi con l’Atletico Madrid: questi sono solo alcuni dei traguardi che egli è riuscito a raggiungere. Nell’arco degli anni, le sue prestazioni si sono elevate grandemente, eleggendolo tra i primi al mondo nel ruolo di centrocampista. 

Infine, da allenatore, ha confermato la sua dote migliore: quella di crederci sempre e di non mollare mai. Come alla Lazio aveva distrutto i sogni di gloria dell’Inter, tra il 1999 e il 2002, così ha provato a ripetersi sulla panchina dell’Atletico Madrid. Le finali vinte contro il Real Madrid e i trofei conquistati lo hanno fatto entrare di diritto nella storia del club. Il rinnovo di contratto è appena arrivato e tutto fa credere che il Cholo vorrà riconfermarsi ancora ai vertici del calcio mondiale; stavolta, magari, proverà anche a raggiungere la tanto agognata Champions League.

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