A distanza di un mese da quando vi abbiamo raccontato la storia della famiglia Sottil, oggi noi della redazione di 11contro11 vogliamo narrarvi le vicende di due fratelli, uno brasiliano e l’altro spagnolo: gli Alcantara. La rubrica dedicata alle più importanti famiglie del calcio torna puntuale e oggi presenta le carriere di Rafael e Thiago.
Come per i Boateng, i due ragazzi hanno deciso di indossare le maglie di due diverse formazioni nazionali: il maggiore, Thiago, ha scelto di rappresentare i colori spagnoli; il minore, Rafael, ha deciso di giocare per la Seleção.
Dopo una breve introduzione, ecco narrato il vissuto sportivo dei due Alcantara.
La storia dei fratelli Alcantara
Thiago e Rafael sono nati entrambi da genitori molto sportivi: il padre era infatti un ex-calciatore brasiliano, Mazinho, mentre la madre era una pallavolista verde-oro, Valeria. Il primo è cresciuto calcisticamente in Sud America, mentre il più piccolo ha giocato sin da bambino nel Barcellona.
I due hanno avuto una carriera molto brillante, che tutt’oggi sta continuando. Per Thiago, poi, è ancora a livelli di assoluto valore. Rafael, invece, sta provando a rilanciarsi dopo un periodo non facile vissuto all’ombra delle Tour Eiffel.
Thiago Alcantara: dal Brasile alle Champions League
Thiago Alcantara do Nascimento nasce a San Pietro Vernotico, in Italia, l’11 aprile del 1991. Fin dal 1995 il ragazzo gioca nelle giovanili del Flamengo, in Brasile; successivamente passa prima all’Ureca e poi al Kelme, prima di tornare nuovamente ai rossoneri. Infine, nel 2005 entra a far parte del vivaio del Barcellona, trasferendosi in Spagna con la famiglia e trascinando con sè anche il fratello più piccolo.
Thiago è un centrocampista dalla classe sopraffina, dalla visione di gioco ampia e da una qualità invidiabile. Il classe ‘91 può giocare sia come mediano, che come regista, ma anche come trequartista, avendo nell’ultimo passaggio una delle sue peculiarità migliori.
Il 17 maggio 2009, dopo tre stagioni nella Cantera del Club e dopo essere passato in prima squadra, esordisce in LaLiga. Nel febbraio del 2010 segna il suo primo gol blaugrana, mentre in aprile arriva il primo centro in campionato. Nel 2011-2012 vince subito una Supercoppa Europea e una Supercoppa di Spagna. Il 18 dicembre successivo solleva anche una Coppa del Mondo per Club, battendo il Santos (Bra) in finale per 4-0.
Il passaggio al Bayern Monaco
Il 14 luglio del 2013, dopo ben 12 trofei in Catalogna, decide di trasferirsi lontano dalla penisola iberica, andando al Bayern Monaco. In Baviera sono entusiasti di lui, tanto che la proprietà gli offre un contratto della durata di quattro anni. Durante la prima stagione, nonostante un infortunio, vince una Supercoppa UEFA, un Mondiale per Club, il Campionato tedesco e anche la Coppa nazionale.
La sua parentesi in Germania non si ferma al 2017: la società gli rinnova il contratto fino al 2020 e il ragazzo ripaga la fiducia. In 235 gare, Thiago Alcantara segna 31 gol e regala anche 37 passaggi vincenti ai propri compagni, andando a coronare il sogno della conquista del Triplete. Nel 2019-2020, infatti, la squadra vince la Champions League (seconda per il nazionale spagnolo), il Campionato e la Coppa nazionale.
Sul finire dell’estate del 2020, precisamente il 18 settembre, il classe ‘91 si trasferisce in Inghilterra, andando a giocare in un altro dei top-5 tornei continentali.
La Nazionale Spagnola
A differenza del fratello Rafael, che inizia con la rappresentativa giallo-rossa per poi accettare la convocazione brasiliana, Thiago non abbandona mai i colori delle Furie Rosse. Prima con l’Under-16 e poi con l’Under-17, il nativo della provincia di Brindisi entra già nell’albo d’oro spagnolo, vincendo l’Europeo in Turchia con l’Under-17.
Dopo una sola presenza con l’Under-18, passa all’Under-19: il tecnico Luis Milla crede tanto in lui. Il ragazzo, in 11 presenze, realizza 4 gol. Successivamente, anticipando i tempi, Thiago passa all’Under-21. Nel 2011 e nel 2013, con la squadra giovanile, vince i due Europei di categoria, in Danimarca e Israele, battendo, nel 2013, l’Italia in finale.
Il 10 agosto del 2011 ottiene la prima convocazione con la massima rappresentativa. Nel 2016, con la Spagna, gioca gli Europei in Francia, scendendo in campo solo in due occasioni. Successivamente, nel 2018, partecipa al Mondiale russo, sotto la guida di Julen Lopetegui.
Rafael Alcantara: una carriera travagliata
A differenza di Thiago, Rafael nasce a San Paolo, in Brasile, il 12 febbraio 1993, due anni dopo il fratello maggiore. Fin dalla tenera età, però, si trasferisce in Spagna e, a soli 12 anni entra nell’Accademy del Barcellona: è il 2005 e Rafael inizia la sua avventura nel calcio.
Il nativo di San Paolo è un centrocampista, come Thiago, ma può agire anche come ala destra. Il brasiliano è mancino e sotto la guida di Luis Enrique ha giocato anche come mezzala sinistra. Il classe ‘93 è più noto con il nome di Rafinha. Nel gennaio del 2011, quindi, Rafinha passa al Barcellona B, mentre il 6 dicembre esordisce con la prima squadra, addirittura in Champions League, andando a condividere lo spogliatoio con l’altro dei fratelli Alcantara.
Il rinnovo a Barcellona e il giro dell’Europa
A giugno del 2013 Rafael rinnova con i blaugrana, fissando a 30 milioni la propria clausola rescissoria. Il 15 luglio, tuttavia, viene girato in prestito al Celta Vigo, sempre in Spagna.
Dopo una stagione in Galizia, segnata da 4 reti e 32 presenze, il più piccolo degli Alcantara torna a Barcellona. Qui Rafinha trova più spazio rispetto al passato e, alla fine del 2014-2015, vince Campionato, Coppa del Re e Champions League.
L’anno successivo solleva la Supercoppa UEFA ma poco dopo, purtroppo, si frattura il legamento crociato anteriore del ginocchio destro.
Nel 2016-2017 subisce un nuovo infortunio: ad aprile il menisco inizia a causargli non pochi problemi, e il classe ‘93 è costretto a rimanere ai box fino al termine della stagione. Il 22 gennaio del 2018, poi, vive il suo secondo prestito, stavolta in Serie A, all’Inter. L’esordio arriva il 28 gennaio, anche se gioca solo una manciata di minuti contro la SPAL. Durante l’arco dei sei mesi le sue prestazioni sono convincenti ed anche i tifosi si affezionano a lui: a fine anno, la squadra ottiene il quarto posto e si qualifica alla successiva Champions League.
Nel 2018-2019 torna al Barcellona, ma gioca pochissimo, segnando tuttavia un gol in Champions League proprio contro l’Inter. Dopo 8 presenze, Rafinha si rompe il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e rimane fuori per tutta la durata della stagione. A questo punto, l’anno successivo torna al Celta Vigo in prestito con diritto di riscatto, ma il 5 ottobre 2020 viene ceduto a titolo gratuito al PSG.
Tra Spagna e Brasile: Rafinha in Nazionale
Come anticipato, Rafinha gioca per la Spagna durante la prima parte della propria carriera. Dall’Under-16 all’Under-19 veste la maglia delle Furie Rosse, decidendo solo in seguito di sposare la causa brasiliana.
Nel 2013, infatti, passa alla Seleção, andando ad unirsi all’Under-20 del paese verde-oro. Con questa rappresentativa, proprio nel 2013, gioca il campionato sudamericano, spedizione che però non ottiene i risultati sperati.
La convocazione più importante nella nazionale maggiore avviene per la Copa América Centenario, manifestazione alla quale purtroppo non riuscirà a partecipare, a causa di alcuni problemi muscolari. Nello stesso anno, però, ottiene un bellissimo successo con la Nazionale olimpica, trionfando ai Giochi di Rio 2016.
Una questione di famiglia: Rodrigo Machado
Oltre ai due fratelli Alcantara, un altro membro della famiglia è diventato un calciatore importante e di caratura internazionale: si tratta di Rodrigo Machado, giocatore del Leeds United.
Rodrigo è il cugino di Thiago e Rafael, e anch’egli ha sfondato nel mondo del calcio. La sua carriera si è sviluppata tra il Brasile e la penisola iberica. Nato sportivamente nel Flamengo, il classe ‘91 di Rio de Janeiro si è trasferito nelle giovanili del Celta Vigo, per poi passare al Real Madrid e al Real Madrid Castilla. Le esperienze più felici della sua carriera sono quelle vissute con la maglia del Valencia (172 presenze e 38 gol) e con la casacca del Benfica (67 apparizioni, 27 reti).
Con la Nazionale spagnola, poi, Rodrigo ha partecipato al Mondiale in Russia, nel 2018, dopo aver giocato nell’Under-21 e nella rappresentativa olimpica del paese iberico. Oggi invece è l’acquisto più oneroso della storia del Leeds United, poiché gli inglesi hanno sborsato 30 milioni di euro per accaparrarselo.
Il presente dei fratelli Alcantara
Sia Thiago che Rafael sono ancora nel pieno delle loro carriere sportive. Il classe ’91, infatti, dopo aver vinto tutto con Barcellona e Bayern Monaco, è andato a rinforzare una delle squadre più forti del Mondo: il Liverpool di Klopp. Sbarcato in Inghilterra nell’estate del 2020, i Reds lo hanno pagato 22 milioni di euro, andando ad aggiungere un elemento di grande classe all’interno dello scacchiere del tecnico ex-Borussia Dortmund.
Rafael (Rafinha), invece, dopo numerosi prestiti e anche parecchi infortuni, sta per intraprendere una nuova strada per la propria crescita agonistica. La parentesi al PSG non è andata come il brasiliano si sarebbe aspettato e, dunque, il 27 dicembre 2021 ha deciso di trasferirsi alla Real Sociedad, tornando in Spagna dopo una sola stagione e mezza di lontananza.
I fratelli Alcantara, dunque, hanno davanti a loro ancora alcune stagioni calcistiche; eppure, in due, Thiago e Rafael hanno sollevato al cielo i trofei che ogni ragazzo sogna di vincere quando intraprende la strada per sfondare in questo mondo così complicato e imprevedibile. Del resto, sono davvero poche le coppie di fratelli che possono dichiarare di aver vinto almeno una Champions League a testa.