La famiglia nel pallone: i fratelli Pogba

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La rubrica “La famiglia nel pallone” si avvia in maniera sempre più spedita verso la conclusione per la pausa estiva. Dopo aver rivissuto le gesta dei fratelli Donnarumma, nell’appuntamento odierno si ripercorrerà la carriera dei fratelli Pogba. Infatti Paul, centrocampista consacratosi come top player con la maglia della Juventus prima e del Manchester United poi, ha ben due fratelli gemelli maggiori, Florentin e Mathias, anch’essi calciatori.

La famiglia nel pallone: i fratelli Pogba
Florentin, Paul e Mathias Pogba, insieme, in occasione dei festeggiamenti dello Scudetto della Juventus, stagione 2012/2013.

Percorsi sicuramente diversi quelli dei tre fratelli, accomunati, tuttavia, dall’affiatamento di ciascuno di loro verso l’altro e dalla passione per il calcio trasmessa dallo zio materno, Riva Touré. Quest’ultimo, a sua volta, ha giocato nella prima divisione guineiana, Paese d’origine di tutta la famiglia, emigrata in Francia, a Roissy-en-Brie, prima che nascesse Paul. Come noto, solo il minore dei fratelli ha proseguito la propria carriera con la Nazionale transalpina, raggiungendo l’apice nel 2018, con la vittoria del Mondiale di Russia. Vittorie e soddisfazioni che fanno da ricco contorno all’appassionante storia dei Pogba.

I fratelli Pogba: Florentin

Florentin, il maggiore dei fratelli Pogba, nonché gemello di Mathias, nasce il 19 agosto 1990 a Conakry, capitale della Repubblica di Guinea. In seguito al trasferimento con la famiglia, i primi passi nel mondo del calcio li muove in diverse formazioni della Francia settentrionale, disimpegnandosi egregiamente nel ruolo di difensore. Il tutto fino a quando, a 17 anni, non arriva la chiamata dalla Spagna, e più precisamente dal Celta Vigo, che gli permette di migliorarsi ulteriormente. Due anni più tardi è il Sedan che decide di riportarlo in patria, facendogli firmare il primo contratto da professionista.

Con la compagine rossoverde, militante nella seconda divisone d’oltralpe, Florentin Pogba totalizza 85 presenze condite da 7 gol e 5 assist. Per distacco, questa è senza dubbio la sua esperienza più proficua, a livello personale. Successivamente per il difensore arriva il salto di qualità in Ligue 1, con la maglia del Saint-Étienne. In cinque stagioni non solo si consolida nel proprio ruolo, ma resta memorabile, nel 2017, lo “scontro fratricida”, all’insegna di sportività e correttezza, con Paul, nel doppio incrocio di Europa League tra i biancoverdi e il Manchester United. Ad avere la meglio sono gli inglesi, che successivamente si laureano campioni della competizione.

In giro per il mondo

Dopo aver ultimato l’esperienza al Saint-Étienne, Pogba si trasferisce in Turchia, al Gençlerbirliği. Pur non avendo mai subito espulsioni in carriera, la stagione è caratterizzata dal brutto episodio che lo vede protagonista nel match valido per la salvezza contro l’Antalyaspor. Rimasto vittima di un infortunio e con la propria in svantaggio a dieci minuti dal termine, Florentin lascia il campo zoppicante e di propria sponte, togliendosi la maglietta e senza consultarsi col proprio allenatore. Il gesto scatena l’ira dei compagni di squadra, coi quali si crea un autentico parapiglia.

L’accaduto non passa affatto inosservato tra appassionati e addetti ai lavori, tanto che il giocatore viene svincolato dal proprio club. Successivamente va in prova all’Elche, ma i problemi economici del club spagnolo non consentono il suo tesseramento. In seguito, arriva la chiamata dall’America, è più precisamente dall’Atlanta United. Col club statunitense riesce a vincere, in una stagione, anche i suoi primi trofei: la US-Open-Cup e la Campeones Cup. Nel frattempo, pur avendo compiuto la trafila delle giovanili nella Nazionale francese, dal 2013, compiuti 23 anni, decide di giocare con la selezione del proprio Paese d’origine, la Guinea.

I fratelli Pogba: Mathias

Così come Florentin, anche Mathias, il secondo dei fratelli Pogba, è nato il 19 agosto 1990 a Conakry. A differenza del proprio gemello, tuttavia, ha sempre giocato nel ruolo di attaccante. Il percorso dei due fratelli, ad ogni modo, almeno all’inizio è simile, in quanto entrambi crescono nel settore giovanile del Celta Vigo. Terminata l’esperienza spagnola, Mathias Pogba ha cominciato la propria gavetta dalla quarta divisione francese, con la maglia del Quimper Cornouaille.

La famiglia nel pallone: i fratelli Pogba
Mathias Pogba con la maglia del Wrexham.

Successivamente si trasferisce in Galles, al Wrexham, dove comincia a prendere confidenza con il gol, trovandolo in 12 occasioni. Nel 2012, tra l’altro, riceve il premio come miglior giovane dell’anno in campionato. Un ulteriore upgrade si concretizza col passaggio nella League One inglese, dove Pogba totalizza 21 reti accompagnate da 10 assist. Prestazioni che gli valgono la chiamata del Pescara, ma riesce a trovare spazio in Serie B solo in quattro circostanze. In seguito non riesce a trovare migliore fortuna tra Inghilterra e Scozia, con le maglie di Crawley Town e Patrick Thistle

Un leggero miglioramento lo registra in Olanda, dove realizza 4 gol con lo Sparta Rotterdam, ma tendenzialmente conferma la sua fama di attaccante giramondo. Dopo una nuova breve parentesi in Ligue 2, col Tours, torna nuovamente in Spagna, indossando le divise di Manchego, Lorca e Racing Murcia. Con questi ultimi non scende mai in campo, con gli altri due club totalizza 22 presenze e 5 reti complessive. Così come Florentin, anche Mathias ha deciso di giocare per la Guinea, esordendo nell’amichevole contro il Senegal terminata 1-1, nel 2013.

I fratelli Pogba: Paul

Storia decisamente diversa rispetto a quella di Florentin e Mathias è senza dubbio quella del più giovane dei fratelli Pogba, Paul Labile. Nato a Lagny-sur-Marne il 15 marzo 1993, sin da giovanissimo ha dimostrato di avere delle doti fuori dal comune, abbinando tanta fisicità a una tecnica superiore rispetto ai suoi pari età, nel ruolo di centrocampista incontrista, con licenza di attaccare. Dopo aver ben impressionato in diverse accademie giovanili francesi, arriva la prestigiosissima chiamata di sir Alex Ferguson, che lo vuole appena sedicenne al Manchester United. Il trasferimento, tuttavia, fa discutere perché avvenuto a titolo gratuito nonostante i reclami del Le Havre per il comportamento tenuto dalla dirigenza inglese nella circostanza. Alla fine il tutto viene risolto con un indennizzo per i francesi.

La famiglia nel pallone: i fratelli Pogba
Paul Pogba contrastato da un avversario in Manchester United-West Bromwich Albion 2-0, stagione 2011/2012.

La prima esperienza oltremanica sembra partire bene, con Pogba che vince subito la FA Youth League con la formazione under-18, prima di affacciarsi gradualmente alla squadra delle riserve e alla prima squadra. Ferguson gli concede spazio sia in campionato che in Europa League, ma l’inaspettato ritorno al calcio giocato della bandiera Paul Scholes frena bruscamente la sua ascesa. La situazione non va giù al giocatore e al suo procuratore Mino Raiola, che non rinnova il contratto con lo United. Ad approfittare della situazione è Giuseppe Marotta, che trova l’accordo per portarlo alla Juventus. Ancora una volta il navigato dirigente varesino ci vede lungo e bene, portando in bianconero un futuro pilastro dell’undici titolare.

Le vittorie alla Juventus: una crescita sproporzionata

L’allora allenatore della compagine fresca di vittoria dello Scudetto, Antonio Conte, capisce subito le potenzialità di Pogba. Tant’è che invece di relegarlo a rincalzo di Andrea Pirlo decide di puntare su di lui nel ruolo di mezzala. Il resto è storia recente: 178 presenze in quattro stagioni, condite da 34 gol e 40 assist, a conferma della completezza del giocatore in tutte le fasi. Di certo, avere al proprio fianco dei compagni di reparto del calibro del succitato Pirlo, oltreché Arturo Vidal e Claudio Marchisio, non può che aver aiutato ulteriormente il centrocampista francese.

Col numero 6 prima e il 10 poi sulle proprie spalle, Pogba diventa artefice di altri importanti successi: 4 Scudetti e 2 Supercoppe Italiane. Il tutto diventando anche miglior giocatore delle stagioni 2013/2014 e 2015/2016, dispensando grandi giocate a raffica, nonché gol da cineteca. L’unico grande rimpianto resta la finale di Champions League persa contro il Barcellona nel 2015. L’ambizione del ragazzo cresce in maniera proporzionale al numero di trofei, e nell’estate del 2016 decide di fare il grande salto. Indietro nel tempo. Ancora una volta Mino Raiola è artefice della grande operazione che riporta Pogba al Manchester United, per ben 105 milioni di euro, 27 dei quali proprio all’agente del francese. Perdita importante per i bianconeri, che però fanno una super plusvalenza, con la quale finanziare l’acquisto degli artefici dei successi degli anni successivi.

Dal ritorno del figliol prodigo al trionfo in Russia

Dopo un necessario periodo di ri-ambientamento, Paul Pogba prende per mano anche il Manchester United, allenato da José Mourinho, conducendolo subito al successo. Nella stagione del ritorno in Inghilterra, il francese realizza 9 reti, e la più importante è senza dubbio quella realizzata contro l’Ajax, che apre le danze nello 0-2 che decide la finale di Europa League. Nella stessa annata arriva anche la vittoria della FA Cup, e queste rimangono, ad oggi, le uniche affermazioni con la maglia del club d’oltremanica. 

Nelle quattro stagioni successive, infatti, il rapporto di Pogba con lo United è sempre stato caratterizzato da alti e bassi, soprattutto per il rapporto con gli allenatori succedutisi sulla panchina del club di Manchester. Nel frattempo, come accennato in precedenza, il “polpo” Paul si afferma anche con la maglia della propria Nazionale, raggiungendo la finale di Euro 2016, dove si arrende al Portogallo, e rifacendosi alla grande nel 2018, col 4-2 inflitto alla Croazia nella finale dei Mondiali del 2018. In quest’ultima circostanza, decisivo, tanto per cambiare, anche un suo gol. Un successo che bissa quello ottenuto nel 2013 con la selezione under-20.

I Pogba oggi: la bellezza di essere fratelli

La storia recente dei fratelli Pogba vede Paul ancora a Manchester, ma sempre al centro di voci che lo vorrebbero nuovamente alla Juventus o al PSG “cannibale” in un mercato fatto di operazioni low cost. Il tutto mentre, nonostante il suo undicesimo gol con la Nazionale, la Francia ha subito l’onta dell’eliminazione agli ottavi di finale di Euro 2021, per mano della Svizzera. Nel frattempo anche Florentin e Mathias proseguono la propria carriera. Il primo con la maglia del Sochaux, militante in Ligue 2, il secondo con quella del Tabor Sezana, compagine del campionato sloveno con cui cercherà di riscattarsi.

Come già accennato, ciò che accomuna la storia dei fratelli Pogba a molte di quelle narrate nella rubrica “La famiglia nel pallone” è il grande affiatamento tra Florentin, Mathias e Paul. Un rapporto fondato sulla complicità e la semplicità di tre ragazzi cresciuti in una famiglia umile, riuscendo a riscattarsi affermandosi nel mondo del calcio. E soprattutto sostenendo sempre il fratello che ha avuto maggiore successo rispetto ai gemelli. Segno che, a prescindere dai caratteri particolarmente estroversi, ci sono dei valori di base che rendono saldo uno dei rapporti umani più belli che ci sia.

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