La Juventus sta per fronteggiare l’andata degli ottavi di Champions League. I bianconeri arrivano a questo turno per l’ottava stagione consecutiva. Tuttavia, specialmente negli ultimi anni, la Vecchia Signora sembra patire una nuova sinistra sindrome. Quella del mal di trasferta proprio a questo punto della competizione. Già storicamente l’Europa non è un territorio particolarmente fortunato per i torinesi, viste le 7 sconfitte su 9 finali disputate. Eppure di recente è comparsa questa nuova grana. Le brutte prestazioni sul campo avversario sono costate anche cocenti eliminazioni premature. Il dato è inequivocabile: nelle ultime 4 sfide d’andata degli ottavi, sono arrivate 3 sconfitte e 1 pareggio. Troppi indizi che aprono un vero e proprio caso che vale la pena di approfondire.
Juventus e ottavi di Champions: un connubio difficile negli ultimi anni
Nelle ultime due stagioni, la Juventus ha concluso anzitempo la sua avventura in Champions agli ottavi di finale. Nel 2019/2020 è arrivata l’eliminazione ad opera del Lione, con Sarri in panchina. Nella scorsa annata, invece, è successo lo stesso sotto la guida di Pirlo contro il Porto. In entrambe le occasioni, i bianconeri, avendo vinto il proprio girone, hanno disputato la partita d’andata in trasferta. Un’occasione sicuramente favorevole, dato che, con un risultato positivo lontano da casa, si agevola il passaggio del turno.
Ma purtroppo, non è stato così. La Juventus è infatti incappata in due sconfitte, condite poi da prestazioni molto molto negative. A tratti imbarazzanti. In Francia è maturato l’1-0, mentre a Oporto il 2-1. In entrambe le occasioni, i bianconeri hanno vissuto una serata da incubo sul piano del gioco e delle occasioni create. Inutile dire però che si trattava di risultati che, seppur negativi, restavano pur sempre recuperabili. Obiettivo agguantato però solo a metà, perché sono arrivate sì due vittorie in casa, ma insufficienti per centrare la qualificazione. I successi per 2-1 con i transalpini (doppietta di Ronaldo) e per 3-2 contro i lusitani (con Chiesa mattatore) non hanno comunque garantito la qualificazione, a causa delle reti segnate a Torino dagli avversari.
I precedenti del 2017/2018 e del 2018/2019
Nelle due annate antecedenti, la Juventus è invece riuscita a superare l’ostacolo degli ottavi di finale di Champions. Anche se, ancora una volta, non senza patemi e difficoltà. Nel 2017/2018, i bianconeri hanno affrontato il Tottenham, giocando stavolta l’andata in casa. La partita, iniziata bene, si è conclusa sul 2-2, grazie alla grande rimonta degli inglesi nel secondo tempo. A Londra, però, Dybala e Higuain hanno piegato i sudditi di Elisabetta, prima di volare, il giorno dopo, a Firenze. Sede dei funerali del compianto Davide Astori.
L’anno seguente, celebre per l’approdo in bianconero di Cristiano Ronaldo, ha visto ancora una brutta prestazione in trasferta. L’avversaria agli ottavi è stata infatti il temibilissimo Atletico Madrid del cholo Simeone. Juve ancora molto evanescente e surclassata 2-0. Al ritorno, l’asso portoghese ha calato il tris, sfoderando una delle sue migliori prestazioni in Europa. Grazie al fenomeno di Madeira, i bianconeri sono riusciti a passare il turno. In entrambe le stagioni, però, il cammino internazionale si è arrestato ai quarti di finale. Prima a causa del Real Madrid e poi dell’Ajax di De Ligt.
Ottavi di Champions, Juventus: col Villarreal serve una partita tosta
La Juventus ha ora l’occasione di rompere questa maledizione legata alla gara in trasferta degli ottavi di Champions. Per non ripiombare nell’incubo, contro la squadra di Emery allo “Stadio della Ceramica” c’è bisogno di una partita tosta. In particolar modo, i bianconeri non devono commettere l’errore di sottovalutare gli avversari che, se in campionato faticano in zona Europa, in campo internazionale tendono a fare bene, vista la loro grande esperienza.
Gli spagnoli non sono comunque esenti da punti deboli. Allegri ha preparato qualche mossa tattica ad hoc delle sue. Il vero ostacolo per la Juventus resta, però, la Juventus stessa. La tendenza delle ultime stagioni dimostra che non può essere sempre e solo colpa dell’inesperienza dell’allenatore o dell’assenza di giocatori di spessore. L’atteggiamento, la mentalità e il giusto approccio alla gara, soprattutto in trasferta, sono fattori indispensabili per far bene in Champions. I bianconeri sono chiamati a rilanciarsi per tornare tra le grandi d’Europa, tenendo bene a mente che, senza la regola dei gol fuori casa, vincere in Spagna è ancora più importante!