La rivincita di El Shaarawy alla Roma: da rinato a gregario di lusso

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El Shaarawy Roma

Giunto ormai alla piena maturità di vita e calcistica a 30 anni, Stephan El Shaarawy è riuscito a ritagliarsi alla Roma uno spazio dove potersi rendere protagonista, seppur con un minutaggio ridotto. Anche se sono lontani i tempi d’oro della gioventù, quando con la maglia del Milan dispensava magie ed era letteralmente incontenibile, tra le fila giallorosse ha trovato una nuova veste che, tutto sommato, gli calza davvero bene. Quella del gregario, del giocatore che entra dalla panchina e con l’esperienza, la freschezza e la duttilità può invertire le sorti del match. Tutto questo necessita chiaramente di un grande spirito di abnegazione e attitudine al sacrificio. Col passare delle stagioni, però, il nativo di Savona ha saputo far sue queste doti. Le ha affiancate ad una qualità che non l’ha mai abbandonato, ma che però non sempre è riuscito a mantenere ai livelli eccelsi di un decennio fa.

Le statistiche di El Shaarawy con la Roma

Sono svariate le vite vissute da El Shaarawy con la maglia della Roma. Nel gennaio del 2016, tornato dal prestito al Monaco, il giocatore arriva a titolo temporaneo nella Capitale dal Milan, dove ormai non riusciva più ad esprimersi ad alti livelli. Oscurato da Balotelli prima e perseguitato poi da un infortunio al piede che gli fa saltare 41 partite in poco più di 2 anni, viene risucchiato da un vortice che sembra condurlo ad un inesorabile declino.

L’aria nuova, però, fa bene al ligure, che ritrova serenità e un’ottimale condizione psico-fisica. In 5 mesi dimostra di essere ancora quel giocatore talentuoso in cui spera tutta l’Italia calcistica. Spronato dalla fiducia di Spalletti ed esaltato dal suo gioco d’attacco, il classe ’92 va a costituire con Perotti, Salah e Dzeko centravanti un parterre offensivo di tutto rispetto. Diviene pertanto uno dei noccioli fondamentali che conducono i giallorossi al terzo posto e alla conseguente qualificazione ai preliminari della Champions League per la stagione seguente. 

Il contributo di El Shaarawy è piuttosto importante. Nella sua prima breve avventura romana totalizza 18 partite (16 in Serie A e 2 in Champions, corrispondenti agli ottavi di finale contro il Real), mettendo a referto 2 assist e 8 gol. L’ultimo di questi siglato, ironia della sorte, proprio al Milan, a San Siro, nel successo per 3-1 dei capitolini all’ultima giornata.

La rivincita di El Shaarawy alla Roma: da rinato a gregario di lusso

Soddisfatta delle sue prestazioni, la Roma decide di pagare i 13 milioni per riscattare El Shaarawy e acquisirne la piena proprietà. Nei 3 anni successivi, riesce a mantenere abbastanza inalterato questo equilibrio costruito nella Capitale e gioca con buona continuità, riducendo al minimo le assenze per infortunio. Disputa 121 partite, facendo registrare 32 gol e 23 assist. Un bel bottino con cui congedarsi da quella piazza che lo aveva raccolto con un’ala ferita e l’aveva riportato a spiccare il volo.

Il Milione di El Shaarawy: da Roma alla Cina

Nell’estate del 2019, El Shaarawy, a soli 27 anni, cede alle lusinghe della Cina e così lascia Roma per trasferirsi allo Shanghai Shenhua. Prima del soldo arabo, infatti, la meta di lusso per i giocatori europei in cerca di grana facile era l’Asia. Con il suo lauto stipendio da 16 milioni a stagione, il ligure diviene il giocatore italiano più pagato dell’epoca. I soldi, però, non sono tutto e la nostalgia di casa è troppo forte per il ragazzo. Dopo soltanto un anno e mezzo, 19 partite, 4 marcature e una Coppa di Cina, lascia l’Estremo Oriente per ritornare in Italia. E dove se non nella città che l’aveva rilanciato e aveva creduto in lui nel momento più difficile della sua carriera?

Il ritorno alla Roma con una nuova veste cucita addosso per El Shaarawy

L’esperienza, calcisticamente parlando, non esaltante nel Paese asiatico lascia degli strascichi importanti. Il continuo ritardo di condizione gli fa perdere la titolarità e lo rende più incline a patire infortuni muscolari. In questa nuova avventura alla Roma, El Shaarawy deve adattarsi ad un ruolo nuovo all’interno del contesto, partendo dietro nelle gerarchie.

La rivincita di El Shaarawy alla Roma: da rinato a gregario di lusso

Quella qualità tecnica e quello spunto in velocità, che lo avevano sempre contraddistinto e che il ragazzo non ha mai perso del tutto nel corso della sua carriera, ma ha visto inevitabilmente ridimensionarsi col trascorrere delle stagioni, cedono il passo ad una nuova e diversa disponibilità che gli viene richiesta dai suoi allenatori.

I tempi attuali con Mourinho

Gli ultimi 2 anni con Mourinho sono una perfetta esemplificazione del nuovo El Shaarawy. Non un titolare, ma comunque un giocatore importante su cui poter fare affidamento a partita in corso. Quello che il portoghese chiede al ligure è il massimo impegno negli scampoli di gara in cui viene chiamato in causa. La disponibilità è estrema e il ragazzo ripaga la fiducia del tecnico dando tutto quello che può. Che sia da ala o da seconda punta per sbloccare, ribaltare o vincere sfide in bilico o in situazioni di svantaggio. Oppure da esterno a tutta fascia e all’occorrenza anche da terzino quando bisogna dare manforte alla retroguardia per portare a casa un risultato prezioso. Poco importa, El Shaarawy si fa trovare pronto e calza a pennello qualsiasi abito tattico gli venga cucito addosso.

Non è un caso se, sebbene con un minutaggio ridotto rispetto al passato, riesca lo stesso ad incidere. Preziosissimo il suo contributo nella fase a gironi della Conference League, poi vinta dai giallorossi nel maggio del 2022, con 3 gol e 1 assist in 6 partite. Decisivo nel finale dello scorso campionato, quando nelle ultime 3 giornate contribuisce con 2 reti e altrettante assistenze a rinsaldare il sesto posto in classifica.

La rivincita di El Shaarawy alla Roma: da rinato a gregario di lusso

Ancora una volta, la Roma non è rimasta indifferente di fronte alla partecipazione di El Shaarawy. Ed ecco, dunque, che gli sforzi vengono premiati col rinnovo fino al 2025. Per continuare insieme l’avventura e inseguire nuovi ambiziosi traguardi. Il ragazzo di origini egiziane, estremamente gioioso di poter proseguire la carriera in giallorosso, è ripartito alla grande. Suo, infatti, è il gol dei capitolini nell’1-1 contro il Braga dell’amichevole disputata lo scorso 26 luglio. Ci sono, dunque, tutte le premesse per poter disputare un’altra stagione importante, pur con un ruolo secondario. Perché è da gregario che El Shaarawy ha saputo rilanciare una carriera che una serie di incidenti lungo il cammino sembravano aver drasticamente interrotto. Le sue ali, invece, non sono state tarpate e possono continuare a sbattere forte. Per momenti più brevi, ma non per questo meno incisivi.

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