La salvezza del Cagliari: ora o mai più

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Una delle rose più competitive della Serie A escludendo le big. Un monte ingaggi considerevole, da 46 milioni di euro, il 9° più alto del campionato. Un perfetto mix tra esperienza e gioventù. Eppure, la situazione del club sardo è tutt’altro che rosea: 18° posto in classifica, che ad ora vorrebbe dire Serie B. A 10 giornate dalla fine non sono più ammessi passi falsi e la squadra di Semplici è ben consapevole che la salvezza del Cagliari si gioca ora, un dentro o fuori, da adesso o mai più.

Le aspettative erano ben altre

Tuttavia, le aspettative ad inizio stagione erano completamente diverse. Si auspicava di poter finalmente attuare il tanto sperato salto di qualità, di cominciare ad affacciarsi nei piani alti della classifica. Ambendo anche ad un piazzamento europeo, perché no. E anche la campagna acquisti della scorsa estate era stata particolarmente incoraggiante e di buona prospettiva.

La salvezza del Cagliari: ora o mai più

A giocatori di esperienza, con un passato glorioso alle spalle, come Godin, si sono affiancati dei giovani in rampa di lancio, su tutti Zappa e Sottil. Il tutto completato da un portiere che si sta affermando stagione dopo stagione, come Cragno, e da un reparto offensivo di tutto rispetto, che può contare su Pavoletti, Simeone e Joao Pedro. Senza dimenticare la forza esplosiva di Duncan e Nainggolan a centrocampo, sommata alla solidità di Rugani alle loro spalle.

Bagarre in zona retrocessione

Insomma, una compagine potenzialmente attrezzata per puntare l’Europa League, che invece si ritrova a questo punto della stagione con un pugno di mosche in mano. E la salvezza non è neanche così assicurata, dal momento che ci sono formazioni battagliere e mai dome che sono invischiate in zona retrocessione. Su tutte, il Torino sicuramente non farà sconti; il Benevento, lo Spezia e la Fiorentina stanno prendendo il largo, mentre il Parma venderà cara la pelle fino all’ultima giornata. Inoltre, il calendario dei sardi fino al termine del campionato è a dir poco impervio. Oltre agli scontri diretti, a questo punto fondamentali, contro Parma, Fiorentina e Benevento, rimangono da affrontare club di prima fascia, come Inter, Roma, Napoli e Milan, tutti concentrati in poco più di un mese.

La salvezza del Cagliari: ora o mai più

Quella che doveva essere l’annata del salto di qualità, della consacrazione sulla scena nazionale, rischia invece di trasformarsi in un incubo senza via d’uscita. Infatti, in 28 giornate la squadra di Semplici, subentrato a stagione in corso a uno spento Di Francesco, è riuscita a racimolare la miseria di 22 punti, equamente divisi tra partite in casa e in trasferta. Il tutto condito da appena 31 gol segnati, quinto peggior attacco della Serie A, e una differenza reti al passivo di -17, la quarta peggiore dell’intero torneo. 

La salvezza del Cagliari: ora o mai più

Inutile dire che per raddrizzare l’annata occorre fare il possibile e anche l’impossibile, per evitare quella che sarebbe una clamorosa retrocessione. E la sensazione è proprio questa: adesso o mai più, la salvezza del Cagliari si gioca in poco più di 900 minuti. 10 partite nelle quali tutti i giocatori dovranno dare il massimo, dimostrando il proprio valore. Dall’anno prossimo, poi, si ripenserà a dare lustro a una piazza da sempre innamorata del calcio, che merita ben altri palcoscenici.

1 commento

  1. Ma la vera domanda è: perché hanno rinnovato il contratto a Di Francesco per esonerarlo poche settimane dopo?
    Comunque davvero complimenti per l’articolo, molto dettagliato e preciso.

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