La scomparsa del 4-4-2: dove sei finito?

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Il calcio moderno ha subito diverse innovazioni nel corso degli anni, e con esso alcuni moduli sono praticamente svaniti. Basti pensare alla scomparsa del 4-4-2, e la preferenza nei confronti di configurazioni di gioco diverse.

Ci siamo chiesti quali motivi ci fossero alla base di tutto ciò, e per quale ragione la configurazione che per anni è stata parte fondante del calcio ora non abbia più seguito. Alcuni allenatori ancora la mettono in pratica, basti pensare a Ranieri nella recente esperienza alla Sampdoria, ma sono casi isolati.

Anche nelle giovanili oramai si preferiscono altre configurazioni di gioco, andiamo ad analizzare il perché.

La scomparsa del 4-4-2: le motivazioni

Abbiamo detto che la scomparsa del 4-4-2 è una caratteristica del calcio moderno. Quali motivazioni sono alla base di tale scelta? La prima considerazione che dobbiamo fare è la variazione nell’interpretare il gioco.

Se prima il calcio era molto più statico, con dei ruoli predeterminati in specifiche zone di campo e funzioni precise ora non è più così. Il calcio di oggi si caratterizza per la sua liquidità, facendo scomparire i ruoli per come li conosciamo.

Il 4-4-2 è un modulo semplice e chiaro, ogni spazio è occupato con ordine e in un modo ben preciso. Laterali bassi e più alti coprono la fascia, i centrocampisti fungono da filtro e costruiscono, gli attaccanti fanno da raccordo e segnano.

La scomparsa del 4-4-2: dove sei finito?

Esempi tattici

Nel 4-4-2 non c’è spazio per incomprensioni, ma c’è anche poco spazio per l’imprevedibilità. Lo studio dell’analisi calcistica ha raggiunto vette altissime, anche grazie ad allenatori che non sono solo coach, ma sono veri e propri studiosi e innovatori calcistici.

Professori di sport, scopritori di soluzioni e portatori di modernità che ogni giorno devono superare se stessi per superare gli altri. Un modulo statico oggigiorno può funzionare solo se in esso vengono inserite varianti funzionali.

Interscambi tra i centrocampisti, pressione moderna e modi di attaccare più adatti al calcio odierno. Il problema fondamentale, più che difensivamente, avviene offensivamente nella ricerca degli spazi.

Troppi spazi occupati e pochi lasciati vuoti, gli spazi già occupati non permettono di svuotare e riempire, rendendo il tutto molto prevedibile. L’esempio più lampante del calcio moderno ce l’ha regalato la Spagna in semifinale

Avrebbe mai potuto creare così tanti problemi lasciando due attaccanti chiari e precisi? Probabilmente le marcature dei nostri centrali sarebbero state asfissianti e vincenti. Invece, con un finto attaccante votato solo a creare spazi e a far uscire i nostri difensori, hanno dimostrato quanto l’imprevedibilità sia più importante che avere due punte di ruolo.

Altre motivazioni ed esempi

Anche il gioco sulle fasce è ormai cambiato nella fase offensiva e, lasciatecelo dire, in meglio. Perché mettere due giocatori a occupare gli stessi spazi quando la stessa zona può coprirla un giocatore solo?

Facciamo un esempio, se Insigne entra dentro al campo libera spazio al laterale basso per attaccare, creando superiorità numerica. Allo stesso modo, può far inserire un interno di centrocampo o far allargare la punta.

La scomparsa del 4-4-2: dove sei finito?

Se invece la fascia laterale è già occupata da due giocatori il tutto è più macchinoso e difficile, a meno che il laterale basso non rimanga in copertura. Questo determinerebbe per forza di cose un giocatore in meno negli ultimi 30 metri.

Detto ciò, la scomparsa del 4-4-2 non è definitiva, e non è necessariamente una cosa positiva in ogni caso. Non c’è nessun estremismo in questo articolo e anzi, specifichiamo che il 4-4-2 in alcune fasi della partita può essere ancora una configurazione funzionale.

Quello che si è perso è la staticità del modulo nel corso della partita, ma se una squadra attacca o difende con questa configurazione ben venga. Non possiamo aspettarci però di rivedere questo modulo con la stessa staticità di vent’anni fa, poiché sarebbe poco funzionale.

La scomparsa del 4-4-2: le conclusioni

La scomparsa del 4-4-2 non è definitiva e non lo sarà mai, riteniamo più che altro che, nel calcio moderno, i numeri inseriti per i moduli servano più per i titoli di giornale che alle squadre. 

Il 4-4-2 è un modulo che non esiste più per come lo conosciamo, ma in realtà è in buona compagnia. Ormai le squadre costruiscono con una configurazione e difendono con un’altra, addirittura cambiano in base alla fase di partita.

Rimanendo però nel modulo che dà il titolo a questo articolo, sarà difficile vederlo messo in atto con le stesse modalità con cui lo conoscevamo. Gli spazi, l’imprevedibilità e anche il primo pressing sono diventati così importanti da non lasciargli più spazio.

Siamo curiosi di scoprire se qualcuno, oltre a Ranieri e ad altri che già conosciamo, riuscirà a rivoluzionarlo e a metterlo nuovamente in chiave moderna. Così potrà essere una configurazione vincente non solo per chi deve salvarsi, ma anche per chi deve vincere.

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