L’Arabia Saudita non si ferma: vuole anche la Champions League

0

L’Arabia Saudita, che da alcuni mesi sta sconvolgendo il mondo del calcio a suon di acquisti, non ha intenzione di fermarsi anzi, nelle idee del fondo sovrano PIF c’è la volontà di provare a partecipare alla Champions League europea.

L’idea del fondo è quella di ottenere una sorta di “wild card”, per permettere alla vincitrice della Saudi Pro League di giocare la Champions europea. 

Dunque, servirebbe richiedere un permesso alla UEFA, per far sì che la squadra vincitrice del campionato vada a competere con le big europee.

L'Arabia Saudita non si ferma: vuole anche la Champions League

Nonostante, infatti, i sauditi abbiano già due competizioni di grande prestigio come l’Arab Cup vinta dall’Al-Nassr di Ronaldo pochi giorni fa e la Champions League d’Asia, vogliono di più.

La voce si rincorre ormai da giorni e viste le manie di grandezza del PIF, è probabile che a breve arrivi una richiesta ufficiale alla UEFA. 

Perchè l’idea di una squadra dell’Arabia Saudita nella Champions League europea potrebbe funzionare?

Il motivo per cui, questa incredibile richiesta potrebbe essere accettata e addirittura funzionare, è legata al fascino dei campioni che tornerebbero a illuminare le notti europee. 

Ritrovare nella competizione per club più importante a livello europeo campioni come Cristiano Ronaldo o Benzema alzerebbe, infatti, l’interesse di milioni di fan.

Tanti infatti, sono in tutto il mondo gli appassionati che comprerebbero abbonamenti tv, per vedere magari una partita dei loro idoli finiti in un campionato difficile da seguire dal vivo.

L'Arabia Saudita non si ferma: vuole anche la Champions League

Il tutto potrebbe, dunque, generare maggiori ricavi e proprio per questo motivo la UEFA potrebbe accettare. 

Infatti, la UEFA teme la concorrenza della Lega Araba e ha paura che la nuova Champions League si trasformi in un flop. La fuga di vari campioni dalle competizioni internazionali europee potrebbe indurre, infatti, la UEFA a scendere a patti col campionato arabo. 

Queste sono due delle motivazioni principali che potrebbero spingere la UEFA a dare un netto taglio con le proprie tradizioni. 

La Champions League con una squadra dell’Arabia Saudita non sarebbe una sorta di Superlega?

Inevitabile poi, pensare che aprire la possibilità di inserire una squadra di un altro continente nella nostra Champions League sia un grave errore. 

Questo porterebbe alla mente la polemica avvenuta durante la pandemia per il progetto Superlega.

La UEFA allora si è schierata nettamente contro un nuovo progetto fuori dal suo diretto controllo, mentre ora impaurita, potrebbe accettare.

La prospettiva, infatti, di perdere troppi campioni e di conseguenza qualità nel pacchetto offerto, impensierisce non poco i vertici al comando del calcio europeo.

L'Arabia Saudita non si ferma: vuole anche la Champions League

Ma se questa possibile proposta venisse effettivamente accettata avrebbe ancora senso parlare di pallone per tutti?

Evidentemente no, perchè sarebbe l’ennesima conferma di come ai vertici del calcio europeo e mondiale interessino solo i soldi. 

Aprire, infatti, all’ingresso di una squadra di un altro continente solo perché piena di petrol-dollari sarebbe solo un grande segnale di debolezza. 

Motivi per cui la UEFA dovrebbe opporsi all’ingresso di una squadra della Saudi Pro League nel calcio europeo

Vediamo alcune motivazioni per cui la UEFA dovrebbe opporsi nel caso in cui effettivamente arrivi una richiesta di partecipazione alla Champions League dal campionato arabo.

Oltre al concetto di incoerenza rispetto alla gestione del caso Superlega, la UEFA ha vari motivi per opporsi al concedere una wild card ad una squadra araba.

Una delle principali motivazioni è che si andrebbe a creare un sistema di enorme squilibrio tra società che potrebbe minare l’esistenza del Fair Play Finanziario.

Infatti, le squadre europee sono costrette a sottostare a un regime di controllo per non accumulare troppi debiti, pena pagamento di multe e esclusioni dalle coppe.

Già questo sistema del Fair Play finanziario non funziona molto bene in quanto lascia molti dubbi tra tifosi ed addetti ai lavori.

Permettere però, addirittura, di far partecipare alla Champions League una squadra che può spendere senza limiti è sleale verso tutta la concorrenza.

L'Arabia Saudita non si ferma: vuole anche la Champions League

Dunque, in caso di ammissione di una possibile squadra araba, questo sistema di controllo dovrebbe andare a decadere. O almeno dovrebbe essere rivisto in modo da permettere una competizione leale tra club.

Un altro motivo per opporsi è poi dato dal concetto di meritocrazia. Una squadra europea che ha raggiunto, infatti, con molti sforzi un piazzamento in Champions League andrebbe declassata

Infine, un’altra grande motivazione per opporsi è che se quest’apertura avvenisse sarebbe la fine del calcio europeo.

Già, infatti, è sempre meno facile credere al calcio moderno, affezionarsi ai giocatori che cambiano maglia ogni due stagioni.

Vedere poi, i massimi vertici del calcio europeo piegarsi al potere dei petrol-dollari in maniera così evidente, sarebbe molto grave.

La speranza è che dunque la UEFA si opponga a questo ingresso del calcio arabo e rimanga fedele alle proprie tradizioni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui