Lazio-Atalanta (1-4): analisi tattica e considerazioni

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L’Atalanta sbanca l’Olimpico travolgendo la Lazio per 4-1 in una partita che però è stata più equilibrata di quanto dica il punteggio.

Ma andiamo a vedere come si è sviluppata tatticamente questa partita.

Inzaghi schiera il classico 3-5-2 col solito centrocampo di qualità composto da Milinkovic, Leiva e Luis Alberto con ai loro lati Marusic a sinistra e Lazzari a destra; in attacco al fianco di Immobile gioca Caicedo per l’indisponibilità dell’ultimo di minuto di Correa.

Gasperini cambia un po’ rispetto alla vittoria contro il Torino inserendo Djimsiti, rientrato dalla squalifica, per Sutalo, Pasalic in mediana al posto di De Roon e Malinovskyi in luogo di Muriel in attacco per comporre il trio con Gomez e Zapata.

Primo tempo: un’Atalanta cinica e spietata chiude avanti di tre reti

La Lazio parte meglio rispetto agli avversari e sfiora il vantaggio con una giocata che la difesa atalantina tipicamente soffre: ricerca della profondità con un passaggio filtrante di Luis Alberto in direzione di Marusic che si inserisce alle spalle di Hateboer e tira ma Sportiello respinge. Questa azione è praticamente la fotocopia del gol subito da Belotti nella prima giornata di campionato.

Lazio-Atalanta (1-4): analisi tattica e considerazioni
Il filtrante di Luis Alberto per lo scatto di Marusic alle spalle di Hateboer

Da sottolineare l’inversione di posizione in difesa di Toloi, abitualmente sul centro destra, e Djimsiti, generalmente a sinistra: questa mossa è la stessa che Gasperini fece nel match dello scorso campionato per contenere la potenza fisica di Milinkovic.

Nonostante un avvio un po’ imballato, la Dea risponde e alla prima chance colpisce con Gosens. Un’azione tipica dei bergamaschi dato che è Gomez ad effettuare il cross e sono i due esterni, inseme a Zapata, a riempire l’area: infatti la sponda la fa Hateboer e il gol lo realizza l’esterno tedesco.

I padroni di casa si innervosiscono perché lamentano una spinta nell’occasione del gol e il loro gioco ne risente.

L’Atalanta cerca di approfittare del momento e trova anche il raddoppio e sono sempre i due esterni i protagonisti: cross dalla sinistra di Gosens per l’accorrente Hateboer che al volo non lascia scampo a Strakosha. Bravi i bergamaschi per l’azione ma non si può non evidenziare l’incredibile distrazione della retroguardia biancoceleste che si concentra con ben quattro difensori sul solo Zapata lasciando completamente libero l’olandese di calciare.

Lazio-Atalanta (1-4): analisi tattica e considerazioni
L’errore della difesa laziale che lascia solo Hateboer concentrandosi solo su Zapata

I ritmi della partita, come previsto, sono molto alti e infatti la Lazio subito rischia di accorciare le distanze colpendo una traversa con Milinkovic. Possibile, in questo frangente, una carica di Immobile su Sportiello non segnalata dall’arbitro Maresca che ha fatto giocare molto fischiando di rado.

La Dea impressiona per la consapevolezza con cui gioca e, a differenza dell’ultima stagione, sembra migliorata nello sfruttare le occasioni che costruisce come capita ancora quando Gomez supera in area Acerbi e incrocia siglando il terzo gol. Qui c’è da sottolineare come i giocatori di Gasperini siano più reattivi conquistando per primi le palle vaganti a differenza degli avversari, apparsi passivi.

Secondo tempo: la Lazio reagisce d’orgoglio ma Gomez spegne ogni speranza di rimonta

Memore dell’incontro della passata stagione, la Lazio entra in campo nella ripresa con spirito battagliero. Sale in cattedra Luis Alberto che trova più spazio per le sue giocate e anche Milinkovic migliora il suo rendimento.

Proprio il serbo, dopo una chance capitata ancora a Marusic, pesca in area con un cross Caicedo che riapre i conti. 

L’Atalanta sembra subire il colpo e, complice forse anche un po’ stanchezza, concede ad Immobile la possibilità di accorciare ulteriormente le distanze ma l’attaccante non trova la porta spedendo il pallone sull’esterno della rete.

Come detto però i bergamaschi sono cinici e, nel momento migliore dei laziali, chiude definitivamente la pratica con lo scatenato Gomez che, imbeccato da Malinovskyi, azzecca un mancino imparabile per Strakosha.

Lazio-Atalanta: le considerazioni finali

Inzaghi ha tratto sicuramente cose positive e negative da questa partita: la squadra, malgrado il punteggio, non ha giocato male ma ha incontrato un avversario migliore che ha sfruttato al massimo tutte le occasioni avute. 

D’altro canto ci sarà da migliorare la fase difensiva perché le reti subite in particolare seconda e terza derivano da errori di marcatura e da palloni persi banalmente.

Domenica arriverà l’Inter e servirà una grande prestazione per battagliare contro la squadra di Conte.

L’Atalanta lotterà per lo scudetto? E’ questa la domanda che Gasperini continua a ricevere. 

La squadra sembra migliorata sul piano della consapevolezza dei propri mezzi, nella gestione della partita e nella capacità di finalizzare senza per forza creare tante occasioni; quindi verrebbe da dire di si. Ma qualche incognita rimane su come verrà gestito il doppio impegno quando comincerà la Champions League (lo scorso anno furono persi molti punti) e la qualità della difesa che non sembra all’altezza dell’attacco.

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