È il giorno della presentazione di Maurizio Sarri alla Lazio: a Formello l’ex tecnico della Juventus ha ufficialmente aperto la sua esperienza nella Capitale nella prima conferenza stampa della stagione, introdotta dal Direttore Sportivo Igli Tare. Ricordiamo i dettagli dell’accordo: contratto biennale di 3 milioni di euro a stagione più bonus, con ingaggio destinato ad aumentare in caso di qualificazione alla successiva edizione della Champions League.
Lazio, presentazione di Sarri: «Mourinho? Nessun dualismo»
La conferenza stampa di Sarri parte con il riferimento a Josè Mourinho che sfiderà nel Derby della Capitale: «Non vedo alcun dualismo con lui, è un personaggio che mi sta molto simpatico e ha vinto più di me. Faremo di tutto per vincere il derby. Mourinho ha citato Marco Aurelio? Io non ho citazioni da fare, citerò solo me stesso. Voglio vedere spirito di sacrifico durante la settimana per divertirci la domenica e dominare le partite. Questo atteggiamento parte dall’allenatore, che coinvolge i giocatori creando un’alchimia importante: giocando bene, si perdono poche partite.
Questo percorso non sarà semplice e breve, nelle fasi iniziali con le squadre nuove ho sempre fatto fatica. Quando vuoi far giocare un tipo di calcio è sempre difficile e ci vuole tempo. Sarà un percorso lungo ma spero che alla fine vedremo un calcio divertente, a prescindere dal risultato. Il primo motivo per cui sono qui è di carattere personale, questa società può tirare fuori le mie caratteristiche migliori. Il secondo motivo è sportivo perché in questa squadra vedo i presupposti per fare quello che piace a me».
Sui rinforzi in questa sessione di calciomercato: «Il tempo è imponderabile. Nelle mie esperienze, tra Empoli, Napoli, Chelsea e Juventus ho visto un po’ di tutto. Con il Direttore abbiamo fatto una lista di ruoli per giocare un altro calcio rispetto al passato, finora ci siamo soffermati più sui ruoli che sui nomi. Sarà un mercato difficile per tutti. Ovviamente mi piacerebbe partire domani mattina con la lista definitiva di giocatori ma so che nel calcio attuale non è facile, bisogna essere pronti ad ogni soluzione».
Il nuovo tecnico sul caso Luis Alberto: «Aspetto di incontrarlo»
Sarri ha parlato anche di alcuni singoli: «Immobile? Le parole per lui le sta spendendo Mancini, che lo schiera sempre titolare. Non segna da qualche partita ma alla squadra non fa mancare nulla, sotto ogni aspetto. Capita un momento in cui i gol vengano meno, l’augurio è che gli arrivi quello più importante. Il giocatore visto in queste partite mi lascia molto tranquillo. Luis Alberto? Non ha risposto ad una convocazione, è un problema societario dal punto di vista gestionale. Dal punto di vista morale, sto aspettando che parli con me e con la squadra per spiegarci il motivo. Non lo vedo nel ruolo davanti alla difesa, deve esprimere la sua qualità negli ultimi trenta metri.
Felipe Anderson? Alla Lazio ha fatto sette mesi da giocatore stratosferico. Nel primo anno in Inghilterra fece bene, il suo problema è la continuità. Vogliamo creargli intorno le condizioni per mantenere la potenzialità enorme, è compito suo e nostro per renderlo più continuo. Correa può ricoprire il ruolo di attaccante esterno che parte dalla sinistra, vediamo se avrà voglia. Aveva manifestato la volontà di andare via, se cambia idea io sono il più contento di tutti».
Lazio, Sarri durante la presentazione: «Europa League competizione difficile»
Sul modulo: «Ho fatto il 4-2-3-1, il 4-3-1-2, poi sono passato al 4-3-3. Mi hanno sempre detto di essere un integralista ma faccio fatica a capirlo. L’obiettivo sarebbe partire con il 4-3-3 però poi c’è un’evoluzione. Spesso ho cambiato modulo rispetto al lavoro fatto nei primi dieci giorni di preparazione. I nostri interni sono da tutelare, il 4-3-1-2 ad esempio è molto dispendioso per loro, gli allunga le corse difensive. I nostri interni lo scorso anno hanno segnato molto insieme, voglio che continuino ad avere questa pericolosità offensiva.
La difesa a 4 è l’ideale per le mie direttive tattiche, non ho la pazienza di aspettare le squadre avversarie quindi preferisco prenderle alte. Esterni? Inizieranno tutti un nuovo percorso, Lazzari mi ha detto che è pronto per giocare a 4. Marusic ha buona gamba e può giocare a 4 senza problemi. Questa squadra ha tanti giocatori in grado di creare una palla gol».
Nella stagione 2021/22 la Lazio sarà impegnata in Europa League, dopo l’esperienza in Champions nell’ultima annata. «L’obiettivo è diventare una squadra fortemente competitiva. La società voleva farmi quattro anni di contratto, io ho chiesto di farlo più corto per essere sicuro di avere le stesse energie anche tra due anni. L’Europa League è un torneo difficile, ti porta a giocare il giovedì sera con trasferte lunghe. Richiede capacità di recupero molto lunghe e una rosa allargata. Il mio Chelsea aveva tanti calciatori e questo mi permetteva di fare molte rotazioni. Vediamo che tipo di rosa viene fuori, quando si gioca in Europa bisogna dare tutto, a prescindere dalla competizione. Quest’anno il livello sarà ancora più alto, speriamo di poter essere competitivi. Preferisco scoppiare a marzo piuttosto che fare figuracce in Europa».