Una brutta vicenda che niente ha a che fare col tanto decantato calcio genuino, il calcio del popolo. Questo è quanto accaduto ad Elseid Hysaj, terzino destro appena contrattualizzato dalla Lazio, da svincolato, diventato bersaglio di uno striscione apparso nella capitale. In particolare, il giocatore ex Napoli aveva fatto parlare di sé per l’aver cantato “Bella ciao” in un video apparso sui social.
Un gesto che non è andato particolarmente giù ai supporters biancocelesti di estrema destra, i quali hanno, per l’appunto, attaccato duramente l’albanese, scrivendo: “Hysaj verme, la Lazio è fascista!”. In seguito al deprecabile episodio, tifosi e addetti ai lavori si aspettavano una presa di posizione da parte della società, che puntualmente è arrivata, in tarda mattinata.
Il comunicato della Lazio sullo striscione contro Hysaj
In seguito all’esposizione dello striscione contro Elseid Hysaj, la Lazio ha pubblicato, attraverso il proprio sito internet, un comunicato ufficiale. Da quanto si legge, la società biancoceleste prende le distanze da quanto affermato dai facinorosi protagonisti dell’episodio di ieri sera. In particolare, sono stati riaffermati i valori che non solo la Lazio ma tutto il mondo del calcio sta cercando di far emergere da anni, condannando qualsiasi tipo di ghettizzazione ed estremismo. Ecco il contenuto integrale del comunicato della Lazio.
“La Società Sportiva Lazio condanna fermamente il vergognoso striscione contro il calciatore Elseid Hysaj. Non è il primo episodio di questo tipo. Noi non saremo mai dalla parte di chi nega i valori dello sport. Siamo senza indugio invece dalla parte del nostro atleta e di tutti gli altri calciatori impegnati in queste settimane nel ritiro precampionato. Prendiamo nettamente le distanze da chi vuole strumentalizzare per fini politici questa vicenda che danneggia la squadra, tutti i tifosi laziali e la Società.
Non ci faremo intimidire da chi usa toni violenti ed aggressivi: per loro non c’è alcuno spazio nel nostro mondo che invece è ispirato ai sani valori sportivi della lealtà e della competizione, del rispetto reciproco e della convivenza civile ed indirizzato al superamento di tutti gli steccati di carattere sociale, culturale, economico e razziale”.