Terza gara consecutiva senza vittorie per il Sassuolo, che dopo un buon avvio subisce la rimonta della Lazio di Inzaghi perdendo 2-1: la squadra di De Zerbi scivola al nono posto e incassa la quinta sconfitta in campionato. Non è bastato il ritorno al gol di Caputo per tornare da Roma con punti preziosi, ma al termine del girone d’andata i neroverdi possono essere soddisfatti avendo raccolto 11 punti in più rispetto alla scorsa stagione.
Lazio-Sassuolo, De Zerbi: «Possiamo fare di più ma abbiamo fatto tanto»
Le parole di mister Roberto De Zerbi al termine della sfida ai microfoni di Sky Sport: «Se la Lazio sta bene è normale che la possiamo patire, perché è più forte. Nel primo tempo aldilà del gol abbiamo avuto anche qualche altra occasione per segnare. Abbiamo subito la loro fisicità e il pareggio è arrivato su una situazione da calcio piazzato».
Il tecnico fa un bilancio della prima parte di stagione: «Abbiamo fatto 30 punti nel girone d’andata perdendo cinque partite solo con le squadre che ci precedono. Con quelle che stanno sotto invece non abbiamo mai perso. Possiamo fare di più ma abbiamo fatto tanto. Tra il girone di ritorno dell’anno scorso e quello d’andata di quest’anno abbiamo fatto 62 punti nonostante diversi problemi. Posso solo ringraziare i giocatori. Parlare dei singoli è doveroso perché il collettivo è un insieme di singoli. A me non piacciono le scuse ma i giocatori offensivi che ci spostano le partite hanno avuto problemi, e questo lo abbiamo pagato. Magari potevamo fare meglio anche con la loro assenza. Siamo però il Sassuolo e quando non abbiamo a disposizione giocatori come Berardi, Defrel e Caputo inevitabilmente paghiamo qualcosa».
De Zerbi è felice in Emilia: «Mi diverte allenare la mia squadra. Adesso faccio il diplomatico ma sono arrabbiato nero per le partite che abbiamo buttato. Possiamo fare di più ma la mia squadra però è forte. Ha le caratteristiche per giocare bene a calcio, difendere con aggressività e venire in stadi importanti a fare qualcosa in più come con la Roma qualche settimana fa. Oggi mi vedo ancora qua, per quanto bisogni chiedere alla società per capire se è contenta».