Lazio, Zaccagni e il rinnovo congelato: Felipe Anderson firma

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Prima di cimentarsi nell’ostico calciomercato invernale che avrà inizio tra circa un mese e mezzo, la società biancoceleste della Lazio vorrebbe approfittare della sosta Nazionali per mettere a punto alcune situazioni interne relative ai calciatori che si avvicinano alla scadenza di contratto: stando a quanto riportato da Il Messaggero, il club del presidente Claudio Lotito non avrebbe ancora mandato segnali positivi per il rinnovo ad uno dei calciatori più in forma delle ultime stagioni, ossia l’ala offensiva classe 1995 Mattia Zaccagni. Non sono stati programmati incontri con l’agente del giocatore, con la chance di vedere l’azzurro sul mercato la prossima estate. Il contratto che lo lega alla formazione capitolina scadrà in data 30 giugno 2025. Discorso diverso, invece, per il brasiliano Felipe Anderson.

Zaccagni e Lazio verso la separazione? Rinnovo per Felipe Anderson

Se da una parte ci sarebbe da monitorare attentamente la situazione in bilico di Mattia Zaccagni, dall’altra la Lazio starebbe sbrigando le ultime pratiche per chiudere il rinnovo contrattuale dell’ala brasiliana Felipe Anderson, pupillo del tecnico toscano Maurizio Sarri e in scadenza immediata al prossimo 30 giugno 2024. La procuratrice del numero 7 biancoceleste, ossia la propria sorella, avrebbe trovato l’accordo con le controparti del club capitolino. Da aspettare ci sarebbe ancora qualche dettaglio ma l’ufficialità dovrebbe sempre essere più vicina.

Tuttavia, in ottica futura la formazione delle Aquile potrebbe subire un cambiamento nell’altra fascia offensiva: quella di sinistra. Continuano ad essere rimandati i colloqui tra il procuratore del numero 20 Zaccagni, Mario Giuffredi, e il presidente della Lazio Claudio Lotito. Se la situazione di stallo dovesse persistere fino alla prossima finestra di mercato estiva, allora ecco che una cessione del giocatore classe 1995 potrebbe diventare la pista più plausibile. Avendo un contratto in scadenza al 30 giugno 2025, come specificato poc’anzi, quella di mandare l’ala sinistra altrove sarebbe una scelta prettamente economico-societaria. Si rischierebbe, poi, di perdere a parametro zero il calciatore, subendo una perdita sull’investimento.

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