Si accendono le luci del Gewiss Stadium per una notte magica di Champions League. L’Atalanta arriva agli ottavi di finale della competizione europea per la seconda volta su due partecipazioni; il Real Madrid, invece, disputa la sua centesima sfida ad eliminazione diretta. Il divario sulla carta sembra quasi impossibile da colmare, ma con alcuni accorgimenti la Dea se la sarebbe potuta anche giocare maggiormente (di seguito le pagelle di Atalanta-Real Madrid).
Per il primo quarto d’ora il match è equilibrato e molto tattico. Al 18′, però, l’arbitro Stieler si eleva a protagonista, espellendo, senza alcuna evidente ragione, Freuler. La squadra di Gasperini soffre per 70′, con un uomo in meno, e deve soccombere solo in seguito al gol di Ferland Mendy. Il Real Madrid, invece, conduce il confronto come lo aveva preparato in allenamento, palleggiando e facendo muovere i calciatori orobici.
Ecco di seguito le pagelle di Atalanta-Real Madrid.
Le pagelle di Atalanta-Real Madrid
Arbitro: Stieler 1 – Incommentabile la direzione di gara dall’arbitro tedesco, il peggiore di queste pagelle di Atalanta-Real Madrid. Il voto potrebbe essere anche più basso se non fosse che almeno indovini quattro fischi (inizio e fine dei due tempi). Al 18′ inizia la nauseante gestione, con un rosso inventato ai danni di Freuler. Questo, però, è solo l’inizio: al 63′ non ammonisce Modric, nonostante il suo intervento sia in ritardo; al 70′ non estrae il cartellino per Vazquez, sebbene il tocco di mano sia chiaro ed evidente; manca anche il secondo giallo su Casemiro, per simulazione. Gravi sono le sviste da entrambe le parti: non ammonisce Toloi per fallo su Vinicius e non punisce un intervento di Romero su Mariano Diaz. Disastroso.
Pagelle Atalanta
Gollini 6 – Prima del gol di Mendy viene chiamato in causa soltanto in un’occasione: il n°95 si fa trovare pronto. Sulla conclusione vincente del terzino francese non vede partire la sfera e non riesce ad intervenire.
Toloi 7 – Il capitano dell’Atalanta è eroico. Sempre preciso e puntuale negli interventi, sempre deciso nei contrasti. Vinicius Jr. non riesce quasi mai ad impensierirlo, nonostante sia fisicamente più agile. Sugli stacchi aerei, stasera, non è secondo a nessuno. E’ il migliore di queste pagelle di Atalanta-Real Madrid.
Romero 6,5 – Molto bene il centrale argentino. Il ragazzo classe ’98 sta crescendo esponenzialmente e sta dimostrando il suo vero valore. Stasera l’avversario è Isco, tostissimo poiché brevilineo. Il n°17 sale anche molto alto in pressione, non lasciando lo spazio giusto per girarsi allo spagnolo. I passi in avanti sono evidenti, la personalità è spiccata.
Djimsiti 6 – Se al nativo di Zurigo tre anni fa avessero detto che avrebbe giocato un ottavo di Champions League contro il Real Madrid, non ci avrebbe creduto. Scende in campo con la cattiveria giusta, senza commettere alcun evidente errore. Bravissimo nel chiudere gli spazi ad Asensio, che non entra mai in partita. Ottima la prova di forza del ragazzo albanese.
Gosens 6,5 – Cuore, corsa e sacrificio al servizio della squadra e dei compagni. Il n°8 conduce una gara impressionante in fase difensiva, nonostante le sue caratteristiche siano altre. Riesce ad arginare le avanzate di Vazquez; quando può, inoltre, riparte in contropiede per provare a far male alla difesa del Real Madrid.
De Roon 6 – Il n°15 rimane senza il fedele compagno dal 18′ del primo tempo. Nonostante questo e nonostante abbia di fronte tre dei centrocampisti più forti del mondo, conduce un match solido e concreto. Qualche sbavatura in impostazione può permettersela se, quando gli avversari attaccano, riesce, alla grande, a reggere l’urto.
Freuler 6 – Purtroppo la scadente direzione di gara non permette allo svizzero di far valere la propria qualità. Per quei 18 minuti, però, il n°11 impatta bene il match e non sfigura contro i fortissimi centrali di centrocampo madridisti.
Maehle 6,5 – Grandissima la gara dell’esterno danese. Ha sulla sua fascia un terzino fenomenale come Mendy, eppure non sfigura. Tanta corsa, tanta voglia, tanta cattiveria. Le chiusure sono tempestive e gli aiuti portati a Toloi sono sempre puntuali. Davvero un grande impatto in una notte di Champions League complicata (86′ Palomino – S.V.).
Pessina 6,5 – Il compito che Gasperini gli assegna è davvero uno tra i più ardui: marcare il pallone d’oro in carica (Modric). L’ex-Hellas Verona però conduce una partita ottima, anche in chiusura su Toni Kross (suo idolo d’infanzia). Non riesce a sfruttare al meglio la qualità dell’inserimento perché l’Atalanta si abbassa tanto dopo l’espulsione del n°11.
Muriel 6 – Gara di estrema sofferenza quella che deve subire il fortissimo ragazzo colombiano. Un’unica occasione quella che gli capita sui piedi al 40′. Il n°9 stoppa bene il pallone e si gira in modo egregio: la conclusione, però, si spegne al lato sinistro di Courtois. Per i restanti 20 minuti si abbassa e non riesce a ripartire (56′ Ilicic 5 – Entra in campo con l’atteggiamento sbagliato e lo si nota subito. Non riesce a far salire la sua squadra, non riparte mai in contropiede, aiuta poco in fase difensiva. Gasperini lo richiama più volte e poi lo sostituisce (86′ Malinovskiy – S.V.).
Zapata 6 – Il n°91 gioca solo 30 minuti ma mette in pensiero, in qualche occasione, la retroguardia spagnola. Il duello aereo con Nacho potrebbe essere interessante, se solo non subisse un infortunio alla coscia sinistra. Quest’ultimo lo costringe ad abbandonare il campo (30′ Pasalic 5,5 – Entra per dare sostanza e appoggio al terminale offensivo: non riesce mai a trovare il guizzo giusto. In fase di non possesso si comporta anche bene, ma non aggiunge nulla a ciò che già la Dea aveva messo in campo).
Allenatore: Gian Piero Gasperini 6 – La gara è preparata bene: lo si può notare dall’andamento dei primi 20′ di gioco. Grande pregio quello di non snaturare subito la squadra dopo l’espulsione, favorendo ancora qualche combinazione tra Muriel e Zapata. Da quando il n°91, però, si infortuna, cala la notte. La formazione atalantina si abbassa e si compatta, la linea difensiva diventa composta da 5 calciatori. La compagine orobica sa soffrire e subisce un gol ormai a tempo quasi scaduto. Unico “errore” quello di inserire Ilicic: forse sarebbe servito di più un calciatore abile in campo aperto.
Pagelle Real Madrid
Courtois 6 – Praticamente mai impegnato durante l’arco dei 90 minuti. Unico intervento l’uscita alta su un cross mal eseguito da parte di Gosens.
Mendy 7 – La velocità del terzino francese è impressionante. Maehle cerca di arginarne le sgroppate offensive ma non sempre vi riesce. Proprio il ragazzo madridista causa l’espulsione di Freuler, inserendosi tra i due centrali difensivi atalantini. Il gol che trova dai 30 metri è di rara fattura: una conclusione a giro, con il piede debole, sul palo più lontano. E’ il migliore delle pagelle di Atalanta-Real Madrid, non solo per la marcatura messa a segno. Chapeau.
Varane 6 – In controllo per tutto l’arco del match. Il suo compito è quello di interpretare il ruolo dell’ultimo uomo: lo fa senza particolari preoccupazioni. Sicuramente è una certezza all’interno della formazione dei blancos.
Nacho 6,5 – Guadagna mezzo voto in più rispetto al compagno di reparto perché si getta maggiormente nella mischia. Ingaggia diversi duelli con gli attaccanti nerazzurri e ne esce anche vincitore. Blocca una pericolosa incursione di Muriel; vince alcuni contrasti aerei con Zapata. Quando il Real Madrid imposta il gioco, il n°6 si allarga sul centro-sinistra.
Vazquez 6,5 – Il ragazzo spagnolo è un terzino atipico. In questa posizione lo abbiamo visto agire anche nella gara di Valdebebas contro l’Inter. Deve arginare uno straripante Gosens: lo fa egregiamente. In fase offensiva, addirittura, si trasforma in un ottimo e pericoloso esterno d’attacco.
Kroos 6 – Sembra che il tedesco non abbia voglia di incidere. Il passaggio è sempre preciso, certo, ma non è nulla di stupefacente. Fa girare la squadra, a turno, insieme a Modric. La qualità è indiscutibile, la concretezza lo è un po’ meno. Nella serata della 308a presenza in maglia blanca ci si sarebbe aspettata una prestazione migliore, nonostante il record di palloni toccati (154).
Modric 6 – Stesso voto del compagno di reparto. Anche il ragazzo croato imposta il gioco in modo sempre preciso e puntuale; da colui che ha saputo vincere un pallone d’oro, però, ci si aspetta sempre il cambio di passo e la creazione di occasioni da gol. Sfiora la rete al 47′, in seguito ad un tocco di punta, deviato, da fuori area. Pessina ingaggia un confronto con il “10” e non sfigura minimamente.
Casemiro 5,5 – Dal brasiliano ci si aspetta sempre una cattiveria fuori dagli schemi. Stasera non incide in questo fondamentale e non ingaggia mai una vera lotta al centro del campo. L’Atalanta, seppur in un uomo in meno, sembra poter impensierire il centrocampo madridista. Viene graziato dall’arbitro, che accenna ad uno scatto per andare ad ammonirlo (e quindi ad espellerlo), ma poi ritorna sui propri passi.
Vinicius Jr. 5 – La serata comincia anche bene, quando al 10′ salta Toloi e guadagna una buona punizione dal limite dell’area. Potrebbe anche accendersi ma questo rimane il suo unico guizzo. Toloi lo annulla totalmente, vince tutti i duelli, anche (e soprattutto) quelli aerei. Il ragazzo ex-Flamengo scompare e viene sostituito (57′ Mariano Diaz 5 – Stesso voto di Vinicius. Entra per dare una svolta alla partita ma Romero sale in cattedra e lo annulla totalmente. Pochi i palloni toccati, mai un’occasione creata. Il 17 atalantino non gli fa mai vedere o toccare la sfera).
Isco 6,5 – Inconsistente in zona-gol ma davvero bravo nell’uno contro uno. Unico dei tre attaccanti che prova il colpo vincente. Fa ammirare delle giocate da vero campione ma non è incisivo all’interno degli ultimi 20 metri. Svaria su tutto il fronte d’attacco e mette in apprensione la retroguardia bergmasca (76′ Hugo Duro – S.V.).
Asensio 5 – Il n°11 del Real Madrid non dà mai un consistente apporto alla manovra offensiva della sua squadra. Unico tiro verso lo specchio della porta è una punizione che Gollini para e neutralizza senza alcun problema. Trasparente (76′ Arribas – S.V.).
Allenatore: Zinedine Zidane 6 – Il mister delle 3 Champions League consecutive si trova in grande emergenza. Schiera gli uomini migliori per fronteggiare la vera rivelazione della competizione. I suoi ragazzi non conducono un grande match ma hanno sempre in mano il pallino del gioco. Non riesce a dare concretezza all’interno dell’area di rigore ed, infatti, il gol della vittoria arriva dagli sviluppi di un calcio d’angolo. Il francese sa che il passaggio del turno è ancora in bilico, ma è cosciente di aver conquistato un prezioso successo.