Le pagelle di Atalanta-Roma (3-1): Gasperini spegne Mourinho

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Di seguito le pagelle della sfida tra Atalanta Roma, posticipo del 31° turno del campionato di Serie A. Un incontro che vede la grande vittoria dei bergamaschi per 3-1, in virtù delle reti di PasalicToloi e Koopmeiners, mentre per i giallorossi va a segno capitan Pellegrini.

Le pagelle di Atalanta-Roma

Prima di entrare nel merito delle pagelle dei protagonisti del match tra Atalanta Roma, diamo un’occhiata alla direzione di gara dell’arbitro dell’incontro, il signor Irrati.

Arbitro: Irrati 5,5 – A volte incoerente nelle chiamate arbitrali, con scelte spesso in controtendenza con quanto fischiato prima. Da arancione un duro fallo di Palomino su Dybala, punito con il giallo.

Le pagelle di Atalanta-Roma (3-1): Gasperini spegne Mourinho

Pagelle Atalanta

Sportiello 6 – Non compie sostanzialmente alcun intervento nel primo tempo e anche nel secondo. Non può nulla sul gol di Pellegrini.

Toloi 7 – A volte un po’ irruento, ma poco importa: quando si tratta di essere efficaci, si fa trovare sempre pronto. Di testa le prende praticamente tutte. E anche con i piedi si rende utile: il suo destro porta al raddoppio nerazzurro.

Djimsiti 6 – Marca a uomo Abraham, limitandone lo spazio di manovra e facendo sentire la sua fisicità. Esce per un colpo al piede (73′ Palomino 6,5 – Decisivo in appena 8 secondi: la sua frustata su corner respinta da Rui Patricio porta alla ribattuta vincente di Toloi).

Scalvini 6,5 – La sua pressione fino alla trequarti avversaria che frutta il pallone recuperato da cui scaturisce l’1-0 è l’essenza del calcio di Gasperini. D’altronde, la scuola è quella.

Zappacosta 6,5 – Spinge con intelligenza e funzionalità alla causa, mettendo a disposizione della fase difensiva la sua esperienza, fronteggiando molto bene Solbakken.

de Roon 6 – Forse in mezzo al campo soffre oltremodo l’imprevedibilità di Pellegrini, che gli provoca non pochi grattacapi. Molto meglio nel secondo tempo, dove spesso lavora in simbiosi con i centrali.

Ederson 6,5 – Ispirato sin dall’inizio della gara; ingaggia un duello con Ibanez in cui ne esce nettamente vincitore, soprattutto in due circostanze dove si serve di un dribbling efficace (95′ Soppy S.V.).

Maehle 6 – Scolastico talvolta nelle sue giocate, ma ha il merito di non concedere grossi spazi dal suo lato alla Roma. Più intraprendente nel secondo tempo in fase di spinta (81′ Demiral S.V).

Koopmeiners 7 – Non è ancora nella condizione abbagliante dell’inizio di stagione, ma mette lo zampino sulla gara: il cross da cui nasce il 2-0 è il suo, e poi scarta il regalone di Rui Patricio per segnare il 3-1.

Pasalic 7 – Fondamentalmente si mette in mostra solo nell’azione del gol, che lo restituisce al popolo bergamasco dopo un periodo buio. Apprezzabile sia la coordinazione che la conclusione. Sciupa una buon’occasione nella ripresa per la doppietta (81′ Hojlund S.V).

Zapata 7 – Enorme lavoro di sponda, a far salire la squadra senza disdegnare la possibilità di creare superiorità numerica. Punta e salta sistematicamente i difensori giallorossi. E poi il cross al bacio per il gol di Pasalic, non proprio un dettaglio (95′ Muriel S.V.).

Allenatore: Gian Piero Gasperini 7 – Un po’ come nella gara d’andata, decide di giocare di rimessa lasciando il pallino ai giallorossi. Scelte azzeccate soprattutto a centrocampo, dove i suoi riescono a incartare il fraseggio romanista.

Le pagelle di Atalanta-Roma (3-1): Gasperini spegne Mourinho

Pagelle Roma

Rui Patricio 4 – I bergamaschi arrivano una volta dalle sue parti nei primi 45′, trovando il gol; conclusione imparabile su cui non può nulla. Idem anche sul 2-0, ma la follia che compie è sul 3-1: incredibile papera che richiude la gara dopo il gol di Pellegrini.

Mancini 6 – Non si fa trovare impreparato quando chiamato in causa, nonostante una brutta botta nei primi minuti di gioco. E nonostante ciò, è il più sicuro dei tre centrali (63′ El Shaarawy 5,5 – Cerca di rendersi imprevedibile sulla fascia mancina, con pochi spunti utili però).

Ibanez 4,5 – In continua apnea per tutta la gara: viene superato spesso e volentieri da Ederson, si perde completamente Pasalic in occasione del primo gol e Palomino sul corner del 2-0. Prestazione orribile, non la prima di questo campionato.

Llorente 5 – Nella ripresa Zapata si mette dal suo lato e lo salta sistematicamente. Prova a respingere il tiro di Toloi che vale il raddoppio, ma lo butta nella sua porta. Esce in lacrime per infortunio a fine partita.

Celik 6 – La sua spinta è spesso condizionata dall’attenta lettura di Zappacosta; predilige il fraseggio e, in particolare, i traversoni, con cui offre ai compagni spesso soluzioni interessanti.

Bove 6 – Parte abbastanza bene con sostanza e qualità, salvo poi plafonarsi leggermente su un compito di mantenimento (63′ Matic 5,5 – Cerca di dare ordine nel momento di massima pressione dei suoi compagni, ma non è lucido e veloce).

Cristante 5,5 – Eccessivamente timido, va più per le giocate orizzontali senza cercare il guizzo in verticale.

Zalewski 6 – Maehle non gli crea grossi problemi in fase difensiva, e così gioca spesso in proiezione offensiva, seppur non sempre preciso (63′ Spinazzola 6 – Prova a spingere con più continuità nel momento del forcing, senza sprazzi di rilievo).

Solbakken 5 – A volte sembra un corpo estraneo, non riuscendo a trovare la posizione ideale sulla trequarti. E con la palla al piede il più delle volte non sa che fare, finendo per perderla (63′ Dybala 6,5 – Si cala subito nella partita con giocate e qualità, dimostrando di essere imprescindibile per Mourinho. E l’infortunio finale può essere una brutta botta).

Pellegrini 7 – Prova da assoluto capitano in mezzo al campo, con qualità e sostanza. Riapre la partita con il terzo gol consecutivo, prima della follia di Rui Patricio. E poi sfiora anche la doppietta, cogliendo il palo su punizione.

Abraham 5,5 – Non ha grosse opportunità di mettersi nelle condizioni di pungere, ad eccezione di un tiro alto; soprattutto, si mette in evidenza per la palla persa da cui nasce l’azione dell’1-0 della Dea (80′ Belotti 6,5 – Entra e il primo pallone che tocca è il pregevole tacco che porta al gol di Pellegrini).

Allenatore: José Mourinho 5 – Il turnover iniziale forse è un po’ troppo accentuato; prova a impostare una gara di possesso ma, fondamentalmente, i suoi non danno mai l’idea di potersi rendere pericolosi. Oltre al risultato, la cosa negativa sono i nuovi infortuni di serata.

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