Le pagelle di Benfica-Juventus (4-3): bianconeri eliminati

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Dopo 9 anni la Juventus è matematicamente fuori dalla fase a gironi di Champions League. Con un discorso qualificazione ormai compromesso a causa della sconfitta di Haifa, i bianconeri sono stati sopraffatti da un Benfica superiore capace di andare avanti nel punteggio anche sul 4-1. La doppietta di un Rafa Silva in stato di grazia, e i gol di Joao Mario e António Silva hanno messo alle corde una squadra incapace di reagire e in totale difficoltà. Nel finale la Vecchia Signora ha provato una pronta reazione grazie alla freschezza dei nuovi entrati e ai gol di Milik e McKennie andando addirittura vicino al 4-4. Ecco le pagelle di Benfica-Juventus.

Le pagelle di Benfica-Juventus

Prima analizzare le pagelle dei protagonisti di Benfica-Juventus, diamo una valutazione alla prova del direttore di gara.

Arbitro: Srdan Jovanovic 5,5 – Partita parecchio indaffarata per il fischietto serbo. Grazie all’ausilio del VAR convalida la rete del momentaneo pareggio alla Juve annullata ingiustamente per fuorigioco di Kean. Molto dubbio invece il rigore concesso al Benfica per fallo di mano di Cuadrado. 

Pagelle Benfica

Vlachodimos 6 – Nonostante i tre gol subiti, l’estremo difensore greco non ha colpe dimostrando grande attenzione con uscite decisive e un paio di interventi alla portata.

Bah 6 – L’ex Slavia Praga gioca complessivamente una buona gara spingendo molto sulla destra e comportandosi discretamente in fase difensiva. Nel finale, però, la vivacità e intraprendenza di Iling Junior lo mettono in seria difficoltà costringendo il tecnico tedesco ad attuare il cambio (81′ Gilberto s.v.).

António Silva 6,5 – Grazie anche alla deviazione di Gatti, il difensore classe 2003 porta avanti i suoi prendendo il tempo all’ex Frosinone con grande facilità. Mezzo voto in meno per qualche amnesia difensiva nel finale complice la stanchezza e l’ampio vantaggio.

Otamendi 5,5 – L’argentino mette a disposizione la sua esperienza alla difesa portoghese, ma sono diverse le sbavature commesse dall’ex Manchester City. Completamente in difficoltà negli ultimi minuti.

Grimaldo 6 – Nel taccuino di Cherubini, il terzino sinistro spagnolo spinge meno del solito sulla fascia pensando maggiormente alla fase difensiva dando una grossa mano ai suoi.

Florentino Luís 7 – Ribatte colpo su colpo qualsiasi sortita offensiva dei piemontesi facendo filtro in mezzo al campo. Ruba un gran numero di palloni vincendo quasi tutti i contrasti. 

Enzo Fernández 6,5 – L’ex River Plate garantisce tanta qualità al centrocampo ed è protagonista dell’assist per il primo gol che apre i giochi. 

Joao Mario 7,5 – Proprio come nel successo dell’andata l’ex trequartista dell’Inter realizza magistralmente il calcio di rigore riportando dopo pochi minuti i suoi in vantaggio. Regala un grande assist a Rafa Silva per il momentaneo 3-1 (94′ Chiquinho s.v.).

Rafa Silva 8 – Protagonista questa sera, si guadagna oltre alla standing ovation dei propri tifosi, anche il premio di MVP. Autore di una doppietta, mette a segno due reti superbe mettendo in mostra il suo immenso talento. Crea parecchie insidie alla retroguardia piemontese andando anche un paio di volte molto vicino alla tripletta (87′ Musa s.v.).

Aursnes 6 – Il norvegese fa tanto movimento senza palla non dando punti di riferimento agli avversari andando anche in un paio di circostanze vicino al gol.

Ramos 6 – Del reparto offensivo lusitano è quello che forse si fa vedere di meno in avanti, ma guadagna comunque la sufficienza in queste pagelle di Benfica-Juventus (87′ David Neres s.v.).

Allenatore: Roger Schmidt 6,5 – Sfrutta le grandi doti tecniche dei suoi calciatori per mettere in difficoltà una Juventus non più difensivamente solida. Proprio come all’andata, i suoi dominano l’incontro per gran parte dei 90′ dando l’impressione di poter segnare in qualsiasi momento. Qualche disattenzione di troppo nel finale, ma passaggio agli ottavi di finale centrato!

Pagelle Juventus

Szczesny 6 – Incolpevole sui 4 gol dei padroni di casa, salva i suoi da un 5-1 che sarebbe stato troppo umiliante per la Vecchia Signora.

Gatti 5 – La sua deviazione sul colpo di testa di António Silva è sfortunatamente decisivo per la prima rete dell’incontro. Al primo gettone della sua carriera in Champions, il classe 1998 soffre come tutto il reparto la qualità degli attaccanti avversari. Nel finale ci mette tanto cuore e coraggio andando anche vicino al 4-4 su sviluppi di corner.

Bonucci 4 – In totale confusione, non si comporta da buon capitano e da leader della retroguardia soffrendo la vivacità offensiva di un Benfica nettamente superiore. Marcature completamente da rivedere e poco efficaci, ha grosse responsabilità sul quarto gol dei portoghesi sbagliando un passaggio banale dopo un buon recupero palla (60′ Alex Sandro 5,5 – Non al meglio della condizione, Allegri preferisce inserirlo nella ripresa al posto di un Bonucci disastroso. Complice del punteggio, commette un paio di errori banali).

Danilo 5,5 – Il brasiliano dalla sua zona di campo pare essere sempre in difficoltà. Troppo molle e in ritardo nell’azione del terzo gol, non riesce a metterci la grinta che lo ha contraddistinto nelle ultime partite.

Cuadrado 5 – Ennesima prova stagionale deludente da parte del colombiano. Prevedibile, non riesce più ad utilizzare l’arma dell’uno contro uno come in passato non dando il giusto apporto alla fase offensiva. Da un suo tocco di mano -abbastanza dubbio- deriva il rigore del 2-1 per i padroni di casa (60′ Miretti 6,5 – Garantisce maggiore freschezza ad un centrocampo scarico e senza motivazioni).

McKennie 6,5 – Lo statunitense accorcia le distanze nei minuti finali sfruttando una rocambolesca situazione in area di rigore. Commette meno sbavature del solito.

Locatelli 5,5 – Tenta con un paio di verticalizzazioni di dare maggiore qualità in fase di possesso, ma con scarsi risultati. Nel finale con coraggio prova a dare grinta in avanti alla ricerca del disperato pareggio.

Rabiot 5,5 – Dopo la doppietta dell’ultima giornata di Serie A, il francese vive una partita anonima. Mai nel vivo del gioco, è protagonista di una prova opaca.

Kostic 6 – Uno dei pochi tra le fila bianconera a guadagnarsi la sufficienza, l’ex Eintracht prova a creare insidie con una serie di traversoni invitanti e pericolosi (70′ Iling-Junior 7 – Dopo le ottime cose viste nel finale della gara contro l’Empoli, Allegri decide -anche complice il risultato- di puntare sulla freschezza e sulla voglia del classe 2003. L’inglese regala subito l’assist a Milik per il secondo gol dei piemontesi. Da un altro suo cross arriva anche il momentaneo 3-3. Una lieta notizia in vista del futuro per una stagione già compromessa).

Vlahovic 5,5 – La UEFA gli priva della gioia del gol inserendo Kean nel tabellino marcatori. Per il resto il giovane centravanti serbo non riesce ad incidere complice anche il risultato. Esce anzitempo dal campo per un problema agli adduttori (70′ Soulé 6,5 – Proprio come gli altri due giovani entrati in campo, anche l’argentino garantisce tanta vivacità e intraprendenza andando vicino al gol e mostrando la voglia di spaccare il mondo).

Kean 6,5 – Nella rocambolesca azione che porta al gol del momentaneo pareggio è decisivo mettendo dentro il tiro di Vlahovic che sembrava fosse essere già entrato. Una delle poche note positive in una serata da dimenticare (46′ Milik 6,5 – Ancora una volta il polacco va a segno in una partita complicata e nella quale non era riuscito prima del gol ad incidere a dovere a causa dei pochi palloni a disposizione).

Allenatore: Massimiliano Allegri 4,5 – Dopo 9 anni e per la prima volta nella sua carriera da allenatore, la sua Juventus non riesce clamorosamente a passare agli ottavi di finale di Champions League. Quarta sconfitta in cinque partite in questa edizione che condanna i bianconeri quasi sicuramente all’Europa League. Prima frazione e gran parte della ripresa decisamente disastrosi con il risultato di 4-1 a dimostrazione della netta superiorità dei lusitani. I tre cambi con l’ingresso delle giovani promesse juventine garantisce maggiore freschezza e vivacità portando la squadra addirittura ad un solo gol di distanza, ma non basta. Stagione già compromessa, e siamo solo a fine ottobre.

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