Le pagelle di Brasile-Serbia (2-0): capolavoro di Richarlison

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Con Brasile-Serbia, terminata 2-0 in favore della squadra allenata da Tite, si è definitivamente concluso il 1º turno della fase a gironi di Qatar 2022. Dopo un primo tempo in cui la muscolare difesa serba è riuscita ad arginare quasi completamente le manovre offensive verdeoro, nella ripresa i sudamericani sono riusciti a sbloccare la gara con un gol di rapina di Richarlison, abile a ribadire in rete la parata di V. Milinković-Savić (autore di una grande prestazione) sulla rasoiata di Vinícius Jr. dopo un’azione personale di Neymar. Pochi minuti dopo, lo stesso Richarlison ha chiuso la gara con un gol capolavoro messo a segno in mezza-rovesciata, su assist dello stesso Vinícius. Analizziamo ora più approfonditamente le pagelle di Brasile-Serbia.

Le pagelle di Brasile-Serbia

Prima di passare alle pagelle di giocatori e allenatori di Brasile-Serbia, proponiamo quelle del giudice di gara e dei suoi assistenti.

Arbitro: Faghani 5,5 – La partita non sfugge mai del tutto al suo controllo, ma alcune decisioni del fischietto iraniano lasciano perplessi: soprattutto per quanto riguarda la gestione dei cartellini, che sembra piuttosto a senso unico, a scapito della nazionale serba (Mansouri/Abolfazli 6).

Pagelle Brasile

Alisson 6 – Quasi uno spettatore non pagante nella serata del “Lusail Iconic Stadium”. I suoi interventi si limitano ad alcune prese alte sui (pochissimi) cross serbi.

Danilo 6,5 – Gara ordinata per lo juventino, che si muove fra la sua posizione naturale di terzino destro (in fase difensiva) e quella di mediano (in impostazione). È spesso coinvolto nella manovra di costruzione dal basso, così come i compagni di reparto, e in difesa non fa mancare il suo apporto.

Marquinhos 6,5 – Se Thiago Silva si fa preferire per la maggiore visione di gioco e la precisione nelle giocate, di certo l’ex Roma fornisce una prova molto solida nel duello corpo a corpo prima con Mitrović e poi con Vlahović, cui non concede il minimo spazio. Partecipa bene alla manovra carioca.

Thiago Silva 7 – Partita magistrale per il centrale del Chelsea, verosimilmente al suo ultimo Mondiale. Nel primo tempo offre un cioccolatino a Vinícius Jr., che però parte in leggerissimo ritardo e si fa anticipare dall’uscita bassa di V. Milinković-Savić. Nel secondo tempo, insieme a Maquinhos, alza i giri del motore negli anticipi sulle punte, schiacciando la Serbia nella propria area di rigore.

Alex Sandro 7 – Almeno due splendide giocate nella buona gara del terzino della Juve. Ad inizio secondo tempo esegue una diagonale perfetta su un cross pericoloso di Tadić dalla sinistra, anticipando in angolo Radonjić, che stava in agguato alle sue spalle. Pochi minuti dopo spaventa la Serbia per la prima volta colpendo il palo da distanza siderale, a V. Milinković-Savić battuto.

Paquetà 6,5 – L’ex Milan ha l’incarico di portare qualità e quantità al centro del campo, facendo da collegamento fra la difesa e l’esuberante attacco verdeoro. Lucas non soffre la pressione della Nazionale e gioca una partita equilibrata, con alcuni spunti di qualità che aprono la via ai compagni (75′ Fred 6 – Entra per dare fiato a Paquetà e manforte a Casemiro nel finale di una gara che poteva pericolosamente riaprirsi in caso di gol serbo. Aiuta i compagni nella gestione della palla).

Casemiro 6,5 – Chi crede che il mediano sia il ruolo che permette meno di esprimere la qualità tecnica di un giocatore, deve ricredersi vedendo il secondo tempo di Brasile-Serbia. Casemiro, che nella prima frazione regge da solo il peso del centrocampo carioca, nel secondo si prende la scena non solo per la sagacia tattica che da sempre lo contraddistingue, ma anche per una traversa che grida vendetta dopo un suo magnifico destro a giro.

Raphinha 5 – Le occasioni ci sarebbero, ma lui non riesce a trasformarle in gol. Al 34′, servito da Paquetà, tira male da buonissima posizione con il piede preferito. Per il resto della prima frazione, è poco più che un fantasma. Ad inizio secondo tempo si mangia un gol dopo un errore in impostazione di V. Milinković-Savić. Complessivamente, perde il duello con Pavlović: la sua è la peggiore fra le pagelle del Brasile contro la Serbia (87′ Martinelli s.v.).

Neymar 7 – All’inizio fatica un po’ ad emergere dalle muscolose marcature della Serbia, e per farlo è costretto ad abbassare non poco il suo raggio d’azione. Tocca però molti palloni e con i suoi spunti di qualità fa ammonire Pavlović dopo soli 5′ e Gudelj ad inizio secondo tempo. Il capolavoro di serata, però, è la giocata che porta all’1-0, quando con una serie di finte di corpo manda fuori giri mezza difesa serba, aprendo la strada al destro di Vinícius Jr., che, respinto da V. Milinković-Savić, finisce sui piedi di Richarlison. È costretto ad uscire anzitempo per infortunio (80′ Antony s.v.)

Vinícius Jr. 7 – Nella prima metà di gara non si vede quasi mai, se non in un paio di occasioni, quando sorprende il solitamente attento Milenković. Nella seconda frazione, però, alza l’intensità delle sue giocate ed entra in entrambi i gol carioca. Nel primo, dopo un’azione funambolica di Neymar, il suo tiro è insidioso e difficile da parare per V. Milinković-Savić, che infatti lo respinge sui piedi di Richarlison. L’assist per la doppietta dell’attaccante del Tottenham lo serve invece volontariamente, dopo una delle sue solite sgroppate. Fallisce una buona chance in contropiede (76′ Rodrygo 6,5 – Entra bene a poco dalla fine e per poco non riesce ad iscriversi sul tabellino dei marcatori in almeno due occasioni).

Richarlison 7,5 – Primo tempo horror della punta brasiliana, mai nel vivo della manovra verdeoro. Il suo c.t. Tite, però, sceglie di dargli fiducia tenendolo in campo. Il suo nº 9 lo ripaga con una doppietta, in cui il primo gol di rapina viene bissato da una rete messa a segno con una cilena che vale il prezzo del biglietto e fa lievitare di almeno un punto e mezzo il suo voto fra le pagelle di Brasile-Serbia (79′ Gabriel Jesus s.v.).

Le pagelle di Brasile-Serbia (2-0): capolavoro di Richarlison

Allenatore: Tite 8 – Dopo un primo tempo scialbo, il suo Brasile prende il sopravvento nella seconda frazione, mostrando di sapersi divertire senza calare la qualità del proprio gioco e l’efficacia. Buona l’intuizione nella posizione di Danilo, che impegna S. Milinković-Savić in marcatura e ricorda un po’ i movimenti tattici del City di Guardiola. Ciò che stupisce di più, però, è l’ottima tenuta difensiva dei verdeoro, storicamente una squadra tanto fantasiosa davanti quanto fragile dietro: questa sera la Serbia non riesce mai a tirare in porta.

Le pagelle di Brasile-Serbia (2-0): capolavoro di Richarlison

Pagelle Serbia

V. Milinković-Savić 7,5 – Mezzo voto in meno per l’errore ad inizio secondo tempo che rischia di regalare il vantaggio al Brasile, sul quale, tuttavia, recupera egregiamente. I pericoli che corre la sua porta questa sera sono molteplici, ma per superarlo servono un tap-in da distanza ravvicinata ed un capolavoro di Richarlison. È vero: Alex Sandro e Casemiro colpiscono due legni, ma in parecchie circostanze è proprio Vanja a metterci i guantoni.

Le pagelle di Brasile-Serbia (2-0): capolavoro di Richarlison

Milenković 6,5 – Il difensore viola, schierato nel ruolo di braccetto destro, inizia la partita in modo molto propositivo. Spinge molto sul suo lato senza timori reverenziali, marcando alto a uomo Vinícius Jr.. Qualche imprecisione nel corso della partita non condiziona pesantemente la sua prestazione, che rimane più che sufficiente, soprattutto per alcuni interventi in scivolata da ultimo uomo in campo aperto e in area di rigore.

Veljković 5,5 – Primo tempo da 7 pieno, ma nel secondo è complice nella doppietta di Richarlison, prima uscendo in modo improvvido su Neymar (quando lascia sguarnito il centro della difesa) e poi lasciando alla punta del Tottenham lo spazio sufficiente per punirlo con una mezza-rovesciata da sogno. Nei primi 45′ è coraggioso nelle giocate, ma il suo calo nella gestione-palla è vistoso nel secondo tempo, e a risentirne è tutta la squadra.

S. Pavlović 6 – Vince sul suo lato il duello con Raphinha, cui pure concede non poco in termini di rapidità. Il difensore del RB Salisburgo è però bravo nel leggere in anticipo le situazioni di gioco e nel compensare la sua carenza tecnica con una buona dose di fisicità e cattiveria agonistica (si veda il giallo rimediato dopo soli 5′). Peccato per il 1º gol subito, in cui si fa anticipare da Richarlison, anche se non era semplice intervenire.

Živković 5,5 – Difficile ricordare giocate di qualità dell’esterno in forza al PAOK Salonicco, piuttosto concentrato nel coadiuvare difensivamente Milenković su Vinícius Jr., che impegnato in scorribande offensive o nel servire palloni giocabili a Mitrović. Non a caso è uno dei primi sostituiti da Stojković (57′ Radonjić 5 – Schierato nell’atipico ruolo di esterno a tutta fascia, prima a destra e poi a sinistra, fallisce il suo compito primario – quello di dare un assetto più offensivo alla squadra – senza riuscire ad assicurare un sufficiente apporto difensivo).

Lukić 6 – Il regista del Torino gioca una partita tatticamente ordinata, garantendo un buon equilibrio alla sua squadra. Tuttavia, non riesce mai ad accendere la scintilla nel centrocampo serbo e, se nel primo tempo partecipa alla costruzione dal basso tenendo spesso il pallino del gioco, ad inizio ripresa, complice la stanchezza, abbassa troppo la sua posizione (66′ Lazović 5,5 – L’esterno del Verona si sta riprendendo da un infortunio che l’ha tenuto per molto lontano dal campo nella prima parte della stagione. La ruggine si vede, e lo condiziona non poco in una gara in cui, comunque, non era facile subentrare).

Gudelj 6,5 – Finché resta in campo, la Serbia rischia il minimo indispensabile contro un Brasile che si scontra a ripetizione contro i muscoli del mediano in forza al Siviglia. Emblema della sua partita è il rude intervento su Neymar che gli costa l’ammonizione (e la sostituzione), ma sventa una pericolosissima azione del fantasista verdeoro. Nella prima frazione si abbassa spesso sulla linea difensiva per impostare con ordine la manovra dal basso (57′ Ilić 5 – Come Lazović è reduce da un infortunio a lunga degenza e fatica ad inserirsi in una partita che richiederebbe da parte sua grande reattività ed agonismo per contrastare la classe brasiliana. Complice l’assetto troppo offensivo della Serbia dopo i primi cambi, non riesce a schermare bene la difesa dalle incursioni verdeoro).

F. Mladenović 5 – Assente sia in fase d’attacco che in quella difensiva, in cui non aiuta quasi mai Pavlović nel contenere Vinícius Jr.. Stojković lo sostituisce dopo il 1º gol brasiliano per inserire una seconda punta ed aumentare il peso offensivo (66′ Vlahović 4,5 – Che fine ha fatto l’attaccante capace di segnare 20 gol in 24 presenze con la maglia viola nella prima parte della scorsa stagione? Oggi non è che la brutta copia di se stesso, incapace di rendersi pericoloso e pure di tenere su la palla, mentre viene ingabbiato dal duo Marquinhos-Thiago Silva). 

S. Milinkovic-Savić 4,5 – Uno dei più attesi tra le file della Serbia stecca all’esordio nel Mondiale di Qatar 2022. Non riesce a far sentire la propria fisicità né davanti, in occasione dei rari cross della formazione slava, né difensivamente, visto che il suo pressing viene quasi sempre agilmente eluso dalla fluida ed avvolgente manovra verdeoro. Pochi anche gli spunti di qualità: da parte sua ci si aspetta sempre qualcosa di più.

Tadić 6,5Profeta nel deserto dell’attacco delle Aquile Bianche, la sua è una delle pagelle migliori fra quelle della Serbia contro il Brasile. È l’unico che, in qualche modo, riesce sempre ad accendere la luce con una giocata di qualità o un’intuizione estemporanea. Sue le poche palle pericolose dalle parti di Alisson, ma la difesa brasiliana le controlla senza troppi patemi.

A. Mitrović 5 – Non al meglio della condizione, nel primo tempo galleggia fra i centrali brasiliani senza quasi mai ricevere palloni buoni da parte dei compagni. Nella ripresa, tenta di riemergere dalla stretta della difesa verdeoro e di tenere su alcuni palloni con qualche buona giocata, ma neppure l’ingresso di Vlahović si rivela decisivo nel facilitargli il compito.

Allenatore: Stojković 5 – La sua Serbia, pur giocando un primo tempo molto ordinato e solido dal punto di vista difensivo, è molto remissiva offensivamente, e questo alla lunga incide sul risultato. Il Brasile prende gradualmente campo e fiducia nella ripresa, moltiplicando le proprie occasioni da rete dalle parti di V. Milinković-Savić. Nel finale, i verdeoro dilagano e l’impressione è che, se non avessero colpito ben due legni, avrebbero potuto terminare la partita con una vera e propria goleada. Contro il Camerun servirà una prova offensiva di ben altro spessore.

Le pagelle di Brasile-Serbia (2-0): capolavoro di Richarlison

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