Analizziamo le pagelle di Fiorentina-Atalanta 2-3, gara valida per la trentesima giornata di Serie A. Partita spettacolare e ricca di emozioni: la Dea passa chiude in vantaggio il primo tempo grazie a un super Zapata. Nella ripresa, Vlahovic segna una doppietta che riapre il match. Fino ad arrivare al sigillo definitivo di Ilici dal dischetto. Viola che si mantengono comunque lontani dalla zona a rischio, mentre gli orobici tengono il fiato sul collo a Milan e Juventus.
Le pagelle di Fiorentina-Atalanta
Prima di prendere in esame le pagelle di giocatori e allenatori di Fiorentina-Atalanta, proponiamo quella sull’arbitro.
Sacchi 5,5 – La prima al massimo livello per lui è condita da qualche incertezza. In occasione del raddoppio bergamasco, sembra netta la spinta su Vlahovic nell’occasione precedente. Lui, invece, lascia correre. A inizio gara, inoltre, manca un giallo a Martinez Quarta. Giusto, però, assegnare il rigore per l’errore dello stesso argentino.
Pagelle Fiorentina
Dragowski 7,5 – Se la Fiorentina resta in gara fino alla fine, lo deve al classe 1997. Ingaggia un duello personalissimo con Zapata e gli sbatte in faccia la saracinesca in almeno tre occasioni. Giganteggia, l’area di rigore e sua. Per poco non intercetta la punizione dagli 11 metri di Ilicic. La statua sul Ponte Vecchio sarebbe stata pronta.
Milenkovic 6 – Dirige, non senza qualche difficoltà, una difesa messa a dura prova. Alla fine, tra i tre non demerita e in più occasioni si distingue per dei buoni interventi.
Pezzella 5,5 – Il capitano sembra essere un po’ in affanno. Non sempre fa la scelta migliore e sull’uno contro uno soffre la velocità avversaria. La leadership stavolta è un po’ venuta a mancare.
Martinez Quarta 4,5 – Nel primo gol su corner vagabonda in area senza stringere adeguatamente su Zapata. Come se non bastasse, butta via le delizie di Vlahovic con un fallo di mano sciocco in area di rigore. Fuori dal match (77′ Venuti s.v.).
Caceres 6,5 – Ha la fortuna di dover fronteggiare un Gosens non troppo ispirato e con maggiori compiti difensivi. Sua la spizzata di testa che permette a Vlahovic di sganciare il siluro. Utile anche in fase di spinta, fa il suo.
Bonaventura 5 – Il voto è lo stesso del numero di maglia. Concorso di colpa con Quarta nella rete di Zapata. A centrocampo, poi, non accende mai la luce. Si ingarbuglia su sé stesso, senza essere ficcante contro la squadra che lo ha lanciato nel grande calcio. Prova anonima (77′ Callejon s.v.).
Amrabat 5,5 – Deve ritrovare lo smalto di Verona. Subisce passivamente la manovra rivale, senza opporre mai veramente resistenza. Serve un Amrabat più grintoso (71′ Borja Valero 6 – Non molto utile ai fini del risultato, ma serviva per dare equilibrio a uno schieramento molto offensivo nel finale).
Castrovilli 5,5 – Ha i colpi di classe del potenziale grande centrocampista, e si vede. Ha un passo felpato, ma non basta per avere la meglio. Si nota per una bella iniziativa personale, ma manca di convinzione in alcune scelte (71′ Eysseric 5,5 – Lanciato nella mischia nell’arrembaggio finale, non si distingue).
Biraghi 6 – Soffre un po’ Toloi, ma dal suo cross nasce l’azione del gol che riapre la partita. Soldatino instancabile, fa sempre la sua parte difendendo con ordine e attaccando con insistenza.
Vlahovic 7,5– Periodo d’oro: 6 gol in 4 partite. Segna in tutti i modi, stasera di potenza e di giustezza. Riporta solo per un momento la viola nella gloria, dopo un primo tempo spento. È il suo momento, impensabile ad oggi lasciarlo fuori.
Kouamé 6,5 – Partita di grande corsa e sacrificio, si danna l’animo senza trovare mai troppi spazi. Suo il tocco facile facile che manda in porta Vlahovic, può essere la chance del riscatto per trovare più continuità.
Allenatore: Iachini 5,5 – Dà la sensazione di poter riagguantare una gara che sembrava ormai perduta. Troppe, però, le lacune difensive che annullano quanto di buono fatto fin qui. Paga, inoltre, un primo tempo largamente insufficiente. Non sorride, con un pizzico di attenzione in più avrebbe portato a casa un punto pesante.
Pagelle Atalanta
Gollini 6 – Incassa gol dagli unici tiri in porta della Fiorentina, nessuna colpa in entrambe le circostanze. Per il resto, nulla da segnalare.
Toloi 6,5 – L’esperimento sulla fascia funziona. È un uomo aggiunto in avanti per cross e inserimenti, solo un Dragowski portentoso gli dice di no a due passi. La Nazionale è stata la giusta ricompensa per un ruolo da protagonista.
Romero 6 – Cattivissimo. Ringhia sulle caviglie del malcapitato Vlahovic, che prende tante legnate. Difende in vecchio stile, si prende un giallo evitabile. Diffidato, viene risparmiato da Gasperini nel secondo tempo (45′ Djimsiti 5,5 – Si fa aggirare da Kouamé, che serve un cioccolatino a Vahovic. Dà poca stabilità dietro).
Palomino 5 – Lascia una voragine per la ripartenza di Kouamé sul 2-2. Quando esce Romero, sembra sentire l’assenza di un compagno solido al suo fianco. Incerto e anticipato, ringrazia Ilicic per un voto che sarebbe stato altrimenti peggiore.
Gosens 6 – La difesa a 4 non è proprio la sua specialità, questo lo possiamo dire. Alquanto contratto, crea un solo pericolo a Dragowski. Spesso appare un po’ fuori dalla manovra, ma nel complesso non compie errori madornali e non demerita, un po’ disattento sull’1-2.
De Roon 6,5 – Il solito metronomo della mediana. Corre, si sbatte e cerca sempre di recuperare più palloni disponibili. Lo fa con grande calma, diffusa a tutta la squadra. Determinante per l’equilibrio di una squadra votata all’attacco.
Freuler 6 – Leggermente più in ombra rispetto al collega, ma presidia la sua zona con attenzione. La chiave è lui, perché spesso con la sua pressione la Fiorentina è indotta al lancio lungo e non al passaggio corto.
Pasalic 5,5 – Prova un po’ opaca. Nel secondo tempo manca l’appuntamento col pallone dopo un gran lavoro di Zapata. Si adegua al nuovo schieramento, ma non trova la lucidità necessaria per essere più freddo in alcune circostanze.
Malinovskyi 7 – 4 assist in 2 match. Il primo su calcio d’angolo, il secondo è un tocco delizioso a smarcare Duvan. Ora manca solo il gol. Gasperini sembra aver trovato l’uomo giusto per accordare centrocampo e attacco, ottimo momento di forma (63′ Ilicic 6,5 – Ha i nervi saldi per trasformare un rigore dall’importanza capitale. Tanto basta per portarsi a casa la pagnotta e portare i suoi alla vittoria).
Zapata 8 – Superbo. Fa tutto lui: incorna da calcio d’angolo e batte Dragowski in diagonale. È il migliore di queste pagelle di Fiorentina-Atalanta. In continuo movimento, fa impazzire la difesa viola: assist, tiri, recuperi. La prende sul personale contro il polacco, costringendolo spesso al miracolo. Devastante a dir poco (86′ Miranchuk s.v.).
Muriel 5,5 – Avulso dal gioco. Ha pochi palloni a disposizione e non viene mai imbeccato dai suoi colleghi. Fluttua in avanti senza trovare la giusta posizione, per stasera polveri bagnate. Ma va bene anche così, dopo tante prestazioni al massimo (63′ Maelhe 6 – Gara senza sussulti, contiene con precisione).
Allenatore: Gasperini 6,5 – Prosegue la striscia di 4 vittorie di fila, mettendo un’Atalanta subito spietata e determinata, azzardando il cambio modulo. Nella ripresa è sorpreso dalla veemenza di Vlahovic, ma la riacciuffa grazie a un episodio. Terzini un po’ contratti col nuovo schieramento, ma in generale la sua squadra è sul pezzo per 90′. Continua ad attaccare anche dopo il 2-3, sintomo di grande forza. La rincorsa Champions continua.