Nonostante un grande cuore e una grande applicazione, per la Fiorentina non basta: il West Ham si aggiudica la seconda edizione della Conference League. Maggiore cinismo da parte degli uomini di David Moyes all’Eden Park di Praga, nonostante un predominio territoriale da parte dei viola. Benrahma al 62′ la sblocca su rigore, cinque minuti dopo il pari di Bonaventura, conclusione con la penetrazione di Bowen che sorprende la retroguardia di Vincenzo Italiano. Con lo stesso risultato della Coppa Italia i viola perdono dunque un’altra finale, con qualche rammarico. Primo trionfo europeo per gli inglesi dopo l’Intertoto nel 1999 e la Coppa delle Coppe nel 1965, che tornano a cantare “I am forever blowing bubbles” A seguire le pagelle di Fiorentina-West Ham.
Le pagelle di Fiorentina-West Ham
Prima di analizzare le pagelle dei protagonisti di Fiorentina e West Ham, diamo un giudizio alla prova del direttore di gara.
Arbitro: Del Cerro Grande 6,5 – Il fischietto spagnolo dirige con autorevolezza una finale che si accende sempre di più (i lanci degli oggetti in campo ne sono un esempio). Non vede il rigore per mano di Biraghi e il VAR lo riconduce al binario giusto. Ottima gestione dei falli e dei cartellini, ad eccezione di uno mancante su Igor nel finale a causa di una strattonata. Riportiamo le pagelle di Fiorentina-West Ham.
Pagelle Fiorentina
Terracciano 6 – Tenta il miracolo sul diagonale di Bowen, con un po’ di fortuna in più avrebbe potuto deviare in maniera decisiva. Molto bene nelle uscite alte.
Dodo 6 – Gioca col freno a mano tirato perché Benrahma rimane una minaccia. Meno spinta in avanti e maggior contenimento.
Milenkovic 6,5 – Il serbo le prende praticamente tutte. In anticipo di testa, di scivolata e con qualsiasi mezzo. Una delle migliori prestazioni stagionali.
Ranieri 6 – Meno in evidenza rispetto al collega di reparto, tenta spesso la via del lancio lungo per aprire la difesa inglese (84′ Igor 4,5 – Entra con l’approccio sbagliato: rischia un giallo evitabile e si fa imbucare da Bowen).
Biraghi 5 – Serata decisamente no per il capitano: allarga il braccio e concede un penalty evitabile. Come se non bastasse, non legge il taglio di Bowen che fila via verso il gol. Costretto a giocare con una vistosa fasciatura a causa di un accendino piovuto dalle tribune.
Amrabat 6,5 – L’uomo ovunque, come sempre. Ha tantissimi polmoni e lotta con decisione su tutti i palloni che gli gravitano attorno. Un cannibale del possesso palla.
Mandragora 5,5 – Ha una colossale chance per la rete del sorpasso, ma la getta alle ortiche. Minore densità rispetto al marocchino (93′ Barak s.v.).
Gonzalez 6,5 – Ha sempre il piede caldo e il cambio di passo in tasca. Ottima sponda di testa per Bonaventura e continue giocate che mettono in apprensione l’out esterno avversario.
Bonaventura 7 – Classe 1989 e non sentirla. Praticamente presente in tutte le fasi, scaraventa in rete quasi senza vedere la rete dell’1-1. Peccato non sia abbastanza.
Kouamé 5,5 – Poco apporto alla manovra offensiva e alla pressione in avanti. Il palo gli nega la gioia del gol, ma è l’unico lampo di una gara incolore (61′ Saponara 5,5 – Quasi non si nota il suo ingresso in campo).
Jovic 5,5 – Fatica terribilmente con la fisicità dei rocciosi centrali degli Hammers. Segnerebbe con un tap-in, ma in posizione di fuorigioco. Poco mobile, si fa male ed è costretto al cambio (46′ Cabral 6 – Arthurone, come lo chiamano a Firenze, entra e lotta con una verve maggiore, offrendo diverse sponde ai sui compagni. Tra cui quella cestinata da Mandragora).
Allenatore: Italiano 6 – Gioca e domina sul possesso palla, andando a trovare una sconfitta immeritata. Una grande pecca, però: perché giocare con la difesa così alta a pochi minuti dalla fine? Stesso errore della gara di andata con il Basilea, che paga ancora a caro prezzo. Comunque un bel percorso.
Pagelle West Ham
Areola 6 – Controlla senza affanni i palloni recapitati, nulla può sulla staffilata di Bonaventura.
Coufal 6,5 – Grandissima prestazione difensiva. Lascia le briciole a Kouamé prima e Saponara poi, padroneggia sulla fascia di competenza.
Zouma 6,5 – Fornisce grande sicurezza e protezione sugli attacchi delle punte viola, sbaglia poco o nulla. Costretto a uscire per un guaio muscolare (61′ Kehrer 6,5 – Tiene botta e non fa passare nulla dalle sue parti).
Aguerd 6 – In leggero ritardo per la pressione su Bonaventura, lasciato troppo libero di calciare. Tuttavia, si porta a casa la sufficienza per la resilienza con cui si batte sempre.
Emerson 5,5 – Nico Gonzalez lo svernicia in più di un’occasione ed esce spesso stordito dal duello. Prestazione complessa per il terzino a disposizione di Roberto Mancini.
Rice 6,5 – Dà tutto in quella che potrebbe essere la sua ultima performance con gli Hammers. Sfiora la rete nei minuti iniziali e detta ritmo con grande costanza. Il più bel congedo coi suoi tifosi.
Soucek 6 – Va a fiammate, scalda i guantoni di Terracciano con una bella conclusione da fuori. Meno in evidenza, ma efficace.
Bowen 7 – Sembra quasi sonnolento e inerme nella trama del match. Basta un’intuizione per mandare gli londinesi in paradiso all’Eden Park. A volte serve così poco.
Paquetà 6,5 – L’ex brasiliano sembra patire il pressing estenuante della Fiorentina, poi poco a poco ci mette il fisico e vince i duelli. Apre la sbarra dell’autostrada a Bowen e di fatto porta la Conference a Londra.
Benrahma 6 – Calcia perfettamente il tiro dal dischetto, ma è l’unica azione degna di nota. Per il resto sembra poco ispirato (76′ Fornals s.v.).
Antonio 5,5 – Tiene alta la squadra ma non trova il colpo vincente. Stretto nella morsa, ha una possibile chance ma è tutto fermo per fuorigioco (84′ Ogbonna s.v.).
Allenatore: Moyes 6,5 – Il suo West Ham non sarà bellissimo da vedere, ma è estremamente efficace. Sfrutta al meglio le armi delle ripartenze per pugnalare la Fiorentina all’ultimo istante. Accetta il minor possesso palla e aspetta per colpire. Rimarrà nella storia per aver riportato un trofeo dopo tanti anni a Newham.