Le pagelle di Genoa-Sampdoria (1-3): super Gabbiadini

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Riportiamo le pagelle di Genoa-Sampdoria, Friday Night della 17a giornata di Serie A. I blucerchiati si aggiudicano con merito il derby della Lanterna numero 106. In triplo vantaggio grazie a Gabbiadini, Caputo e un autogol di Vanheusden, arriva poi il gol troppo tardivo del rientrante destro. Gli uomini di D’Aversa salgono così a quota 18, a + 8 sulla zona calda, occupata proprio dai cugini sempre più in crisi di risultati: la vittoria manca ormai da tre mesi.

Le pagelle di Genoa-Sampdoria

Prima di analizzare le pagelle di allenatori e giocatori di Genoa-Sampdoria, valutiamo la prova del direttore di gara.

Arbitro: Doveri 6,5 – Il fischietto di Roma dirige con autorevolezza una gara piuttosto contenuta ma spigolosa. Giusta la decisione di convalidare il terzo gol alla Samp, tornando su suoi passi. Ok anche l’ammonizione per simulazione a Ghiglione: non c’è contatto col difensore avversario. Seguono le pagelle di Genoa-Sampdoria.

Pagelle Genoa

Sirigu 5,5 – Poteva fare decisamente meglio su Candreva, e invece respinge sui piedi di Caputo per un tap-in facile facile. Meglio in altre circostanze, ma di fatto la sua imprecisione consegna definitivamente la partita ai blucerchiati.

Masiello 5,5 – Annaspa come tutta la retroguardia l’ex atalantino. Assiste spesso impotente alle reti incassate, senza far sentire tutta la sua esperienza (57′ Vasquez 6– Sembra più puntuale, sfiora anche il gol nel finale con un palo sfortunato).

Vanheusden 5 – Il Primavera Inter è sballottato da tutte le parti, Gabbiadini e Caputo sono difficilmente contenibili. Devia anche il tiro dell numero 23 blucerchiato spiazzando Sirigu. Quante difficoltà.

Criscito 5,5 – Da capitano guida la difesa e spesso partecipa alle sortite offensive proponendo svariati cross. Le problematiche riguardano la precisione e nel contenere un indiavolato Candreva.

Ghiglione 5 – Qualche anno fa sembrava una potenziale promessa, oggi sembra un giocatore spento. Poca spinta, tanti errori tecnici, fatica nel contenimento di Thorsby, non certo un fulmine di guerra. 

Hernani 4,5 – Il ritratto della sua serata è il tiraccio in curva da ottima posizione. Non fa filtro, non alza il ritmo: il brasiliano esce con dei fischi assordanti (73′ Portanova 6 – Prova più volte la giocata, meriterebbe qualche chance da titolare).

Badelj 5 – Sopraffatto dalla qualità rivale, tocca pochissimi palloni e non riesce praticamente mai ad essere il perno del suo centrocampo. Perde il duello di fisico e di attenzione.

Sturaro 6 –Lotta e ci mette sempre il cuore. Bella l’azione personale che Hernani spreca malamente. Rammenda e si sacrifica, corre per tutti i 96 minuti. Da encomiare la tenacia.

Cambiaso 6 – Candreva è un cliente scomodissimo e se ne rende ben conto. Troppo spazio per l’ex Inter, anche se poi trova il delizioso cross per la rete che riapre parzialmente in match. Terzo assist in campionato, il canterano genoano continua a sognare.

Pandev 5,5 – Ci prova, ma la classe non è abbastanza. Numerose serpentine e sponde per i compagni, ma senza alcun mittente. Non riesce a trascinare come in altre occasioni.

Ekuban 5 – Il buon attaccante ammirato col Trabzonspor fin qui non si è visto. Svagato, sempre un pesce fuor d’acqua dal gioco. Titolare per inerzia (56′ Destro 6,5 – Ritrova subito la via del suo mestiere con una bella incornata. Peccato resti inutile ai fini del risultato).

Allenatore: Shevchenko 5 – Può sorridere solamente per la prima rete siglata dal suo Genoa da quando siede in panchina. Per il resto, schiera una squadra che si approccia nel peggiore dei modi, senza continuità e senza un gioco, un film già visto. Questa era una gara da non perdere, l’ex Pallone d’Oro aggrava il suo bilancio. Ora un calendario durissimo, festeggiare un Natale sereno sarà complicato.

Le pagelle di Genoa-Sampdoria (1-3): super Gabbiadini

Pagelle Sampdoria

Audero 6 – Quasi mai sollecitato a parate importanti, nulla può sul preciso stacco di Destro. Ordinaria amministrazione.

Bereszynski 6,5 – Il nazionale polacco con Candreva crea una bella catena sull’out di destra. Tanta corsa da soldatino a servizio della squadra (68′ Dragusin 6 – Entra a gara già ampiamente decisa, fa il suo). 

Colley 6 – Anticipato da Destro nell’1-3, per il resto disputa una gara ordinata senza particolari disattenzioni.

Yoshida 6,5 – Tempestivo nelle chiusure, talvolta si concede anche il lusso di impostare da dietro. A volte ci si chiede il perché D’Aversa lo abbia escluso spesso dagli 11 di partenza.

Augello 6,5 – Tanta vivacità e intraprendenza sulla fascia sinistra. Sfida Ghiglione a più riprese e non disdegna gli inserimenti in avanti. Murru dovrà sgobbare molto se vorrà provare a soffiargli il posto.

Candreva 7 – Uomo copertina e ovunque. Colpisce un palo, serve un assist, propizia un’altra rete. Sembra rivivere una seconda giovinezza. Mancini è proprio sicuro di non considerare una sua convocazione? (93′ Askildsen s.v.).

Ekdal 6 – Lavoro silenzioso, ma molto prezioso. Con la sua presenza stoppa sul nascere diverse azioni, interpreta la vita da mediano alla perfezione. C’è bisogno della sua compostezza.

Adrien Silva 6,5 – Molteplici recuperi interessanti, non disdegna nemmeno la fase di attacco. La qualità del portoghese, dopo un po’ di tempo, inizia a farsi sentire maggiormente.

Thorsby 6,5 – Lavoro da esterno di centrocampo molto utile. Ruvido e scontroso, ma sempre efficace. Tanto dinamismo, apprezzato anche dalla standing ovation del pubblico di fede blucerchiata (76′ Chabot s.v.).

Gabbiadini 7 – Si inventa un bel gol di testa e gli viene cancellato il terzo. Tantissimo lavoro in avanti e per i compagni, raggiunge quota 5 reti segnati in una stracittadina genovese e diventa il sedicesimo giocatore a siglare una doppietta in un derby. Chapeau (68′ Verre 6 – Non c’è necessità di molta spinta, ma fa densità).

Caputo 6,5 – Vero rapace d’area di rigore, approfitta dell’insicurezza di Sirigu e mette in ghiaccio la partita. Affina l’intesa con Gabbiadini, vuole raggiungere presto la doppia cifra.

Allenatore: D’Aversa 6,5 – Le voci spifferano, ma lui pensa al suo lavoro e rimette tutti al loro posto. La mentalità è quella giusta, gli automatismi sembrano migliorati, i progressi sono netti. Aveva e avrà bisogno di tempo. Si aggiudica un bel passo verso una salvezza tranquilla. Ora testa al Venezia.

Le pagelle di Genoa-Sampdoria (1-3): super Gabbiadini

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