Troppa Inter questo pomeriggio a San Siro contro una Fiorentina arrendevole e stanca dagli impegni di coppa. I nerazzurri si impongono con il netto risultato di 4-0 dominando la gara. La doppietta di Lautaro, e i gol di Calhanoglu e di uno scatenato Thuram, regalano la terza vittoria consecutiva alla squadra guidata da Simone Inzaghi capace di dare ancora una volta dimostrazione di grande maturità e solidità in tutti i reparti. Deludente invece la prova complessiva di una Fiorentina incapace di reagire e vittima dell’intraprendenza offensiva dei lombardi. Ecco le pagelle di Inter-Fiorentina.
Le pagelle di Inter-Fiorentina
Prima di analizzare le pagelle dei protagonisti di Inter-Fiorentina, diamo una valutazione all’operato del direttore di gara.
Arbitro: Matteo Marchetti 6,5 – Complice anche il risultato già indirizzato a favore dei padroni di casa, il fischietto della sezione di Ostia Lido dirige la partita senza troppi problemi. Fischi giusti e rare sbavature commesse.
Pagelle Inter
Sommer 6 – Ancora un clean sheet per lo svizzero autore di un paio di interventi alla portata per un portiere del suo calibro.
Darmian 6 – In attesa di Pavard, l’ex Manchester United gioca una partita come sempre pulita contendendo bene le poche sortite offensive degli ospiti.
de Vrij 6,5 – Se Beltrán e Nzola non toccano quasi mai palla è anche merito suo. Al comando della retroguardia nerazzurra fa prevalere la sua fisicità anticipando di continuo gli attaccanti viola.
Bastoni 6,5 – Difensore unico nel suo genere, si sovrappone spesso e volentieri in avanti per creare superiorità numerica. Mette in mezzo anche un paio di traversoni invitanti per i suoi.
Dumfries 6,5 – Un inizio di gara a rilento per l’esterno olandese autore però di una grande prestazione nella ripresa. Dopo esser tornato al gol sul campo del Cagliari, ci riprova questo pomeriggio con due conclusioni: una respinta dalla difesa viola, l’altra che si stampa sul palo (69′ Cuadrado 6,5 – Gli bastano appena 4′ per entrare nelle grazie dei suoi nuovi tifosi dopo i malumori di questa estate. Regala a Lautaro la palla del definitivo 4-0).
Barella 6 – Solita prova pulita per il centrocampista della Nazionale. Garantisce come sempre dinamismo e qualità in mezzo al campo recuperando anche diversi palloni (59′ Frattesi 6 – Ci sarà ancora da pazientare per vedere veramente all’opera l’ex Sassuolo. Nel frattempo gioca una buona mezz’ora guadagnandosi la sufficienza in queste pagelle di Inter-Fiorentina).
Calhanoglu 7 – Il playmaker turco innesca spesso e volentieri gli attaccanti giocando in verticale con passaggi precisi. Una buona prestazione la sua conclusa con il rigore realizzato magistralmente spiazzando Christensen (78′ Asllani s.v.).
Mkhitaryan 6,5 – Mister Inzaghi ormai non può fare a meno delle qualità e dell’esperienza dell’armeno capace di garantire equilibrio in mezzo al campo. Determinante sia in fase offensiva che in copertura.
Dimarco 7 – Non solo assist, ma anche tanta corsa e pericolosità sulla fascia per il terzino nerazzurro capace di mettere a ferro e fuoco la retroguardia ospite (70′ Carlos Augusto s.v.).
Thuram 8 – Primo gol con la nuova maglia, assist-man e rigore guadagnato. Il centravanti transalpino è protagonista di una gara al limite della perfezione. Dopo appena tre partite giocate l’intesa con Lautaro sembra già ben collaudata, e la sua presenza sul rettangolo di gioco non fa rimpiangere Dzeko e Lukaku. La sua grande fisicità e velocità in contropiede fanno venire il mal di testa agli avversari tanto da andare per ben due volte vicinissimo alla doppietta personale (70′ Arnautovic s.v.).
Lautaro Martínez 8 – Seconda doppietta di fila a San Siro per il capitano nerazzurro sempre più uomo-chiave del reparto offensivo e ufficialmente nella top 10 dei migliori marcatori della storia dell’Inter. Prima sfrutta l’assist di Thuram dopo una ripartenza ben orchestrata, poi premia il cross di Cuadrado anticipando Milenkovic in marcatura siglando un gol da vero rapace d’area di rigore. Sarà questa la stagione della consacrazione definitiva per il Toro?
Allenatore: Simone Inzaghi 8 – 8 gol fatti e zero subiti. La sua Inter è protagonista di un avvio di campionato da sogno dimostrando di essere una delle pretendenti principali allo Scudetto. I suoi danno sempre l’impressione di poter far male da un momento all’altro in avanti, e di non soffrire le sortite offensive toscane grazie alla solidità e all’organizzazione del reparto difensivo. Questo netto successo è un chiaro messaggio al Milan in vista del derby e alle altre pretendenti al primo posto: per avere la meglio su questa Inter ci sarà da sudare!
Pagelle Fiorentina
Christensen 5,5 – Scelto ancora una volta a difesa dei pali al posto di Terracciano, il nuovo portiere della Fiorentina vive un pomeriggio da dimenticare. Calhanoglu mette alla prova i suoi riflessi su punizione, ma è costretto a raccogliere il pallone dal sacco per ben quattro volte. Da una respinta corta su tiro di Dimarco provoca ingenuamente il fallo da rigore ai danni di Thuram.
Dodó 5 – Non è affatto semplice marcare un cliente scomodo del calibro di Dimarco, e il brasiliano ancora una volta dimostra tutti i suoi limiti difensivi. L’esterno nerazzurro sulla fascia fa bello e cattivo tempo e l’ex Shakhar non fa nulla per arginarlo.
Milenkovic 4,5 – Per tutti i 90′ il centrale serbo non riesce a prendere le misure su Lautaro perdendo la marcatura sia sul contropiede del 2-0, sia in occasione del quarto gol, dell’incontro facendosi anticipare troppo facilmente dall’argentino.
Ranieri 5 – In totale confusione e condizionato dal giallo ricevuto a fine primo tempo, soffre l’intraprendenza e la vivacità del reparto offensivo nerazzurro.
Biraghi 5 – Contiene bene Dumfries nei primi 45′, ma Thuram lo sovrasta in occasione del colpo di testa che apre le danze.
Arthur 6 – Forse uno dei pochi a salvarsi quest’oggi, detta bene i tempi di gioco commettendo poche sbavature. Nonostante la pesante sconfitta si porta a casa una sufficienza in queste pagelle di Inter-Fiorentina (75′ Amatucci s.v.).
Mandragora 5,5 – Fin troppo spaesato in mezzo al campo e poco nel vivo del gioco, il classe ’97 si concentra più in copertura provando a dare una mano per contenere le avanzate della compagine lombarda, ma con scarsi risultati.
Nico González 5,5 – L’eroe della sfida di Conference League di giovedì non riesce ad incidere come ci si aspettava. L’argentino prova a sfruttare la sua agilità nell’uno contro uno, ma è troppo prevedibile per la difesa avversaria (55′ Brekalo 5,5 – Mister Italiano prova ad inserirlo per dare freschezza ad una fase offensiva parsa troppo sterile, ma il doppio svantaggio rende difficile il compito).
Bonaventura 5,5 – L’unico a creare una situazione di pericolo ai padroni di casa nei primi 45′ con una conclusione dalla distanza terminata di poco alta sulla traversa. Il match-winner dell’ultimo Inter-Fiorentina di campionato pare spesso e volentieri indeciso sulle poche azioni offensive dei suoi (55′ Infantino 5,5 – Ingresso sul rettangolo di gioco in un momento delicato per il ventenne argentino incapace di incidere a dovere).
Kouamé 5,5 – Inserito nuovamente nell’undici titolare dopo la buona prova contro il Rapid Vienna, l’ex Genoa non riesce a trovare i giusti spazi per sfondare in contropiede (46′ Sottil 6 – L’unico a creare qualcosa in tutta la seconda frazione, riscalda per ben due volte i guantoni di Sommer).
Beltrán 5,5 – Fresco di convocazione nella Nazionale argentina, il neo-acquisto viola dimostra tanta mobilità in fase offensiva, dando anche una mano preziosa in copertura. La retroguardia avversaria, però, lo anticipa sempre senza troppi patemi (46′ Nzola 5 – Chi l’ha visto? L’ex attaccante dello Spezia si rende protagonista di un’altra prova opaca e insufficiente dimostrando una scarsa condizione).
Allenatore: Vincenzo Italiano 4 – Irriconoscibile e arrendevole. Questi gli aggettivi che vengono in mente pensando alla prestazione offerta dalla Fiorentina quest’oggi. Certo, giocare a San Siro contro questa Inter in palla non è un gioco da ragazzi, ma i toscani non fanno assolutamente nulla per sovvertire le sorti dell’incontro. I residui di stanchezza della vittoria di giovedì si fanno sentire, ma l’ex allenatore del Trapani ha a disposizione una rosa lunga tale da poter far bene in entrambe le competizioni. Partita da dimenticare e sosta che arriva come manna dal cielo in un momento in cui sarà necessario pensare a qualche cambio nell’assetto tattico.