Le pagelle di Irlanda del Nord-Italia (0-0): Azzurri ai playoff

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Riportiamo le pagelle di Irlanda-del Nord-Italia, gara valida per l’ultima giornata delle qualificazioni a Qatar 2022. Nulla da fare: per gli Azzurri saranno ancora playoff per accedere al Mondiale. Forse la peggior prestazione dei ragazzi con la gestione Mancini, quasi mai pericolosi a cospetto di un avversario tosto e preparatissimo difensivamente. La Svizzera fa invece il suo dovere, battendo 4-0 la Bulgaria e condannando l’Italia al secondo posto. Tutto rimandato. Nel frattempo, continua la maledizione irlandese: l’Italia, infatti, non ha mai vinto nella sua storia a Windsor Park. 

Le pagelle di Irlanda del Nord-Italia

Prima di riportare le pagelle di allenatori e giocatori di Irlanda del Nord e Italia, valutiamo la prova del direttore di gara.

Arbitro: Kovacs 6 –  Gara senza sussulti per il fischietto romeno, che ammonisce giustamente i 3 finiti sul taccuino e gestisce bene le situazioni fallose. Nessuna azione sospetta.

Pagelle Irlanda del Nord

Peacock-Farrell 6 – Non deve compiere salvataggi egregi, le conclusioni tricolori sono tutte telefonate verso il nordirlandese. Bene nelle prese alte, sparacchia come può per allontanare la palla dalla sua area.

Catchcart 6,5 – Il difensore del Watford gioca con esperienza e sapienza, stoppando le iniziative di Chiesa con buona costanza. Tenta anche qualche sortita offensiva, da apprezzare.

Flanagan 6,5 – Roccioso e granitico, non fatica praticamente mai. Ruvido e spigoloso, sempre sul pezzo per fermare la difficoltosa manovra azzurra.

J. Evans 7 – Prestazione da leader da parte del giocatore in forza al Leicester. Chirurgico su Insigne prima e Belotti poi, ci mette la giusta dose di cattiveria. Grinta e sostegno per i compagni squadra, mai domo.

Lewis 6 – Motorino sull’out di sinistra, prova a ripartire e a frenare l’entusiasmo di Berardi. Quando si tratta di spingere, però, si vedono tutti i limiti tecnici. 

Davies 6,5 – Cuore di capitano. Prova maiuscola, lotta come un leone su qualsiasi pallone graviti nella zona nevralgica del campo. Se la costruzione dell’Italia è a stento, è anche merito suo.

Dallas 6,5 – Spinge il piede sull’acceleratore maggiormente rispetto al dirimpettaio. Bella rasoiata che termina fuori di poco, infiamma il Windsor Park con le sue sgroppate. El Loco Bielsa lo ha trasformato.

McCann 6,5 – Si sbatte come un dannato su Barella e Tonali, caparbio e determinato nello sradicare palloni. Lavoro silenzioso ma utilissimo.

Saville 7 – Un autentico jolly per Baraclough. Oltre a rammendare e a distribuire palloni in mezzo al campo, per poco non sfiora i gol costringendo Donnarumma a un grande intervento. Esce dal campo dopo aver dato tutto (72′ C. Evans 6 – Partecipa alla difesa finale).

Whyte 6,5 – In contropiede è sempre una spina nel fianco, bravo nel tenere alta la squadra e a lottare in pressione sui centrali dell’Italia. Una risorsa preziosissima (72′ Washington 5 – Si mangia un gol praticamente fatto a porta sguarnita, non sa nemmeno lui come ha fatto a mancarlo).

Magennis 5,5 – L’unica nota di demerito. Si prende un giallo inutile e fa a sportellate coi difensori, ma nella sua gara c’è poco altro. 

Allenatore: Baraclough 7 – Chiude il girone di qualificazione con 0 gol incassati casalinghi e non può essere un caso. Chiude la sua squadra ermeticamente, bloccando qualsiasi fonte di gioco per l’Italia. A tratti sfiora addirittura il colpaccio, i suoi allievi lo seguono alla perfezione. Fa proseguire la maledizione degli Azzurri al Windsor Park, esce con un plauso morale.

Le pagelle di Irlanda del Nord-Italia (0-0): Azzurri ai playoff

Pagelle Italia

Donnarumma 5,5 – Totalmente scoordinato in uscita, rischia di far capitombolare l’Italia verso una clamorosa sconfitta. Benissimo su Saville, ma sta vivendo un periodo di appannamento generale.

Di Lorenzo 6 – Parte bene, sfiorando la rete del vantaggio con un tiro-cross insidioso, con una grande bella corsa sulla fascia. Alla distanza, però, si spegne, forse stanco per aver giocato un tempo a mille.

Bonucci 6,5 – Non può festeggiare al meglio le 116 apparizioni con la Nazionale, ma ha il merito di salvare sulla linea un gol fatto di Washington. Sempre vigile, non ha grandi problemi a gestire le sortite offensive.

Acerbi 6- Stasera non ha contro Okafor a fargli girare la testa. Serata in fin dei conti alquanto tranquilla, forse poteva dare qualcosa di più nelle incursioni da calcio da fermo.

Emerson 5,5 – Quanto manca Spinazzola sull’out di sinistra. Senza togliere naturalmente nulla all’italo-brasiliano, ma Catchart e Dallas lo contengono senza troppi patemi. Spinta poco efficace, nessun passaggio degno di particolare nota (80′ Scamacca s.v.).

Tonali 5,5 – Difetta di verve, diversamente da quanto accaduto contro la Svizzera. Poca inventiva e spazio di iniziativa per il rossonero. Ammonito già al 9′, Mancini lo toglie per sicurezza (45′ Cristante 5,5 – Passa quasi inosservato, non dà quella qualità in più che servirebbe al centrocampo).

Jorginho 5 – Giocatore da ritrovare, al più presto. Esile spettro nel centrocampo presidiato dall’Ulster, si limita al compitino, e a volte non riesce neppure quello. Ritmi troppo compassati, così non va (68′ Locatelli 5,5 – Tocca pochissimi palloni, partecipa alla confusione tattica finale).

Barella 6 – Sempre lavoro di spada e fioretto per l’interista, alla ricerca continua di inserimenti sui lanci lunghi. Corre come avesse mille polmoni, l’impegno è davvero encomiabile. Dà tutto fino a quando resta in campo (64′ Belotti 5 – Una spizzata di testa e poco altro. Serve ben altro per dimostrarsi la titolarità in attacco).

Berardi 5,5 – Tocca una marea infinita di palloni, ma finisce per essere fumoso o chiudere l’azione centralmente sul portiere avversario. La sensazione è che possa dare di più a gara in corso.

Insigne 5 – Da falso nueve non funziona proprio. Costretto a lottare contro dei veri giganti, ciancica male una grandissima chance a seguito di un’ottima finta. Manca di concretezza negli ultimi metri (68′ Bernardeschi 5,5 – Non troppo tempo per incidere, ma pochi palloni e gestiti male).

Chiesa 6 – Non può fare sempre tutto lui. Giocatore di altra categoria, prova ad accendersi ed è molto generoso, ma anche lui pecca di precisione e decisione. Finisce stremato dopo avere corso molto.

Allenatore: Mancini 5 – L’idea del falso centravanti si conclude male, l’Irlanda del Nord si difende senza troppi patemi. Quel che salta all’occhio, però, è il gioco, poco concreto e irriconoscibile rispetto ad Euro 2020. Ha come mezzo alibi una selezione falcidiata dagli infortuni, ma non basta. Ora bisogna stringersi e rigenerarsi in vista dei complicati playoff.

Le pagelle di Irlanda del Nord-Italia (0-0): Azzurri ai playoff

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