Riportiamo le pagelle di Italia-Svizzera, gara valida per le qualificazioni in Qatar 2022, gruppo C. Tanta amarezza per gli Azzurri, che come all’andata impattano con gli elvetici e rimandano il discorso qualificazione come prima del girone a Belfast. Fatale, ancora una volta, l’errore di Jorginho dagli 11 metri, che spedisce alto sopra la traversa. A Widmer risponde Di Lorenzo, ma non basta. Italia a pari punti con la Svizzera dunque, ma avanti in virtù della migliore differenza reti (+11 contro +9). Per staccare il pass diretto alla kermesse sarà dunque necessario vincere con l’Irlanda del Nord e sperare che gli avversari non travolgano la già eliminata Bulgaria.
Le pagelle di Italia-Svizzera
Prima di riportare le pagelle di CT e giocatori di Italia e Svizzera, valutiamo la prova del direttore di gara.
Arbitro: Taylor 6,5 – Arbitraggio che tiene pienamente fede alla sua nazionalità. Fischia poco e il giusto, ammonisce equamente e assegna giustamente il rigore all’Italia dopo aver rivisto l’azione al VAR. Prova solida per il fischietto inglese. Seguono le pagelle di Italia-Svizzera.
Pagelle Italia
Donnarumma 6 – Per un pelo non arriva sulla gran botta di Widmer. Attento su Schar, rischia una gran frittata nel finale, sventata in qualche modo. Perde di lucidità in un momento decisivo.
Di Lorenzo 6,5 – Prova da croce e delizia. Soffre come un matto nei primi 20′ per tenere uno scatenato Vargas. Impreciso nelle marcature e nelle chiusure, lo salva la rete che ridà le speranze a un’Italia meno vivace del solito. Deve curare la fase difensiva.
Bonucci 6 – Come al solito lo juventino prova ad impostare da dietro con lanci millimetrici. Sente un po’ l’assenza del compagno di tante avventure Chiellini, ma in generale tiene botta e guida il reparto con la sua esperienza.
Acerbi 5,5 – Okafor è difficile da contenere, nel gol perde di Widmer perde tutti i punti di riferimento. Lento nei movimenti, scala sugli esterni per colmare alle lacune difensive dei terzini. Ma non è decisamente serata.
Emerson 6 – Discreto nella fase di spinta, ma manca di cattiveria e di precisione nei traversoni. Più mobile rispetto a Di Lorenzo, qualche voragine di troppo lasciata dietro per le sgroppate di Steffen (80′ Calabria s.v.).
Locatelli 5,5 – 5 mesi fa la sua doppietta di lusso aveva annientato gli elvetici. Oggi, ogni suo movimento è ampiamente prevedibile. Ingabbiato nella morsa avversaria, non libera la sua fantasia. Esce in anticipo dal campo (58′ Tonali 6,5 – Il rossonero conferma la crescita a livello di club anche in Nazionale. Strappi decisi, recuperi palla importanti e lanci vellutati, assieme a tanto dinamismo. E se avesse giocato dal 1′?).
Jorginho 4,5 – Insolitamente impreciso nei passaggi il candidato al Pallone d’Oro. Poca circolazione di palla e tanta imprecisione. Nonostante le sollecitazioni per Chiesa di Mancini, si prende la responsabilità di un rigore che pesa un macigno. Spedisce malamente alto. Costa la vittoria ai suoi, speriamo non anche il pass diretto in Qatar.
Barella 5,5 – L’interista non ha il solito temperamento, frenato anche da dei guai muscolari che non lo fanno rendere al meglio. Fallisce un’occasione da due passi trovando il muro di Sommer, esaurisce le batterie poco a poco (69′ Cristante 6 – Buona legna a centrocampo e discreti recuperi difensivi. Fa il suo).
Chiesa 6 – Come nella Juventus, la squadra pende dalle sue giocate. Scalda i guantoni di Sommer e si incarica di una serie di conclusioni. Ci sono gli scatti, ma manca il guizzo vincente. Sosddisfatto a metà.
Belotti 5 – La condizione fisica è precaria, e si vede. Non è però il solito Gallo, che lotta mai domo su ogni pallone. Poco convinto anche in fase di pressing, poco presente nella manovra e macchinoso. Stasera Immobile non sarà il capro espiatorio (58′ Berardi 6,5 – Astuto nel rallentare la corsa e prendersi il rigore su Garcia, cestinato poi da Jorginho. In generale, ridà freschezza all’attacco tricolore).
Insigne 6 – Il suo assist di mancino è utile per il gol Di Lorenzo. Per il resto, tuttavia, è poco ispirato, si muove molto ma non riesce a sfondare praticamente mai, circondato da maglie svizzere. U ‘tiraggir oggi non gira (80′ Raspadori s.v.).
Allenatore: Mancini 5,5 – Stavolta i suoi ragazzi non lo convincono. Poca fluidità a centrocampo, il reparto che aveva fatto le fortune di Euro 2020. La squadra sembra giocare con gli spettri di Italia-Svezia, non trasuda lucidità come auspicato alla vigilia del match. Migliora l’assetto con i cambi, ma nel finale può rimpiangere il rigore fallito da Jorginho. Ora dentro o fuori alla prossima giornata, quando non si potrà più fallire.
Pagelle Svizzera
Sommer 6,5 – Non compie mezzo miracolo, ne fa uno intero. Nel primo tempo sul tap-in di Barella, e su un tiro deviato di Insigne. L’eroe di Francia-Svizzera si ripete, raggiunge livelli altissimi.
Widmer 7 – L’ex Udinese pacca la porta di Donnarumma con una saetta ai limiti del parabile. Molto bene anche su Insigne in fase difensiva, centra il suo secondo sigillo con la Svizzera.
Akanji 6,5 – Roccioso e dinamico al punto giusto, non fa passare Belotti e Insigne, puntuale su diverse chiusure. Dalle sue parti la strada è sempre chiusa al traffico di colore azzurro.
Schar 6,5 – Anche lui piuttosto irruento e ben predisposto, sfiora la rete dello 0-2 trovando un attento Donnarumma. Col Newcastle le cose vanno decisamente male, in piena zona retrocessione. Con i crociati ritrova invece il giusto spirito.
R. Rodriguez 6 – Quando Chiesa parte, anche se a intermittenza, il torinista lo soffre abbastanza. Nel momento di massima pressione italiana stringe i denti e resta più che altro in zona di copertura. Esce per un problema fisico (68′ Garcia 4,5 – Molto ingenuo quando spinge vistosamente Berardi, casca pienamente nel suo inganno. Per sua fortuna, Jorginho spedisce alle stelle).
Zakaria 6,5 – Si fa notare all’Olimpico, il teatro delle gare della Roma di Mourinho, che stima molto il giocatore. Ha l’occasione di splendere. Con il suo fisico domina il centrocampo, agendo da perfetto mediano, senza disdegnare l’avanzata.
Freuler 6 – Senza infamia e senza lode il soldato di Gasperini. Presidia la zona in mezzo al campo con sicurezza, senza strafare, ma sempre con ordine e costanza. Tampona come può e fa ripartire l’azione.
Steffen 6 – Si limita spesso a contenere, andando in pressione e cercando di rubare il pallone sulla fascia. Esce stremato per aver corso molto (69′ Imeri 5,5 – Non si nota la sua presenza in campo).
Shaqiri 6 – Si incendia un po’ a sprazzi, l’uomo di maggior classe dei suoi lascia il palcoscenico ad altri protagonisti. Lotta comunque fino alla fine, alla riconquista della sfera (79′ Sow s.v.).
Vargas 6,5 – Imprevedibilità e gamba, Di Lorenzo patisce molto le sue accelerate. Punta spesso l’uomo e favorisce le sovrapposizioni dei compagni. Si impegna sempre, poi la benzina finisce (86′ Zeqiri s.v.).
Okafor 7 – Segnatevi questo nome, il classe 2000 potrebbe avere dalla sua parte il futuro. Oltre a servire un cioccolatino a Widmer, svaria su tutto il fronte dell’attacco e apre spazi interessantissimi. Il Red Bull Salisburgo dovrà fare attenzione, da stasera potrebbe avere maggiori fari puntati su di lui (79′ Frei s.v.).
Allenatore: Yakin 6,5 – Prepara la partita alla perfezione, mettendo l’Italia alle strette e trovando subito il vantaggio. La difesa regge bene, la squadra è compatta e a tratti gioca anche un buon calcio, raramente visto in nazionale svizzera. Si porta a casa un pareggio preziosissimo e la possibilità di accedere direttamente ai Mondiali. Speriamo, naturalmente, che il piano fallisca.