Le pagelle di Juventus-Fiorentina (0-3): Bonucci harakiri

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Analizziamo le pagelle di Juventus-Fiorentina. I bianconeri incassano la prima sconfitta in campionato, di fronte ai viola che ottengono il primo successo con la gestione Prandelli. Gol di Vlahovic e Caceres, intervallati dall’autorete di Alex Sandro. Con questo punteggio la Juve, in virtù del rinvio del match col Napoli, rimane a 24 punti, dando l’opportunità di fuga a Inter e Milan. Fiorentina a quota 14, si allontana dalla zona retrocessione. Gara in parte condizionata, però, da un arbitraggio perlomeno discutibile. Seguono le pagelle di Juventus-Fiorentina. 

Le pagelle di Juventus-Fiorentina

Arbitro: La Penna 4,5 – Rivedendo l’azione al VAR, decide di espellere Cuadrado per un brutto intervento su Castrovilli: decisione giusta. Tuttavia, non estrae il secondo cartellino a Borja Valero per un fallo duro. Due gli episodi dubbi poi in area ospite. Nel primo caso, Castrovilli allunga il piede su Ronaldo: sembrano esserci gli estremi per il rigore. Poi Dragowski ostacola chiaramente Bernardeschi dopo non aver trattenuto il pallone. In nessuno dei due casi, La Penna va al VAR. Errori di giudizio che pesano sull’andamento del match. A seguire le pagelle di Juventus-Fiorentina.

Pagelle Juventus

Szczesny 6 – Subisce tre gol, ma è il minore tra i colpevoli. Cerca di limitare i danni.

Cuadrado 4– Compromette la gara, facendosi espellere per un fallaccio su Castrovilli molto rischioso. Il VAR lo punisce, uno dei tanti ex decide in negativo per i suoi.

De Ligt 5,5 – Non eccessivamente disastroso, ma c’è anche lui nella difesa nettamente tagliata fuori sul primo gol. Prova a impartite un po’ di sicurezza, ma non è la serata giusta. Esce per guai fisici (88′ Frabotta s.v.).

Bonucci 3,5 – Prestazione dolorosa, non da capitano. Nella prima rete si fa risucchiare dal taglio di Ribery. In entrambi i gol successivi sbaglia i tempi del passaggio e dell’impostazione, regalando palla ai giocatori offensivi viola. In cima alla barca che affonda. 

Alex Sandro 5 – Alquanto propositivo, manca però di precisione nei cross. precisione che arriva quando nel tentativo di respingere il traversone di Biraghi infila Szczesny. È la rete che ammazza il match.

Chiesa 5,5 – Il grande ex sente la pressione. Generoso, prova spesso a creare superiorità in attacco, ma gli manca il colpo vincente. Leggermente fumoso, rimandato.

McKennie 6 – Lo si trova ovunque, è l’ultimo ad arrendersi. Cerca di recuperare palloni a destra e a manca, combina con Ronaldo. È uno di quelli da salvare (73′ Kulusevski 5,5 – Ha poco tempo a disposizione, ma non riesce a distinguersi).

Bentancur 5,5 – Regista un po’ assente. Il centrocampo della Fiorentina gira bene e non prende le contromisure. Prova a organizzare la squadra, ma non riesce pienamente.

Ramsey s.v. – Non parte malissimo, ma deve uscire per non scoprire la fascia scoperta di Cuadrado (20′ Danilo 5,5 – Nessun errore marchiano, ma senza eccellere).

Morata 5 – Non vede praticamente palla. È poco servito e soffre l’assenza di Cuadrado, che avrebbe fornito cross interessanti (45′ Bernardeschi 5,5 – Tanta volontà dell’ex di turno, coinvolto nell’episodio di Dragowski, forse avrebbe meritato il rigore).

Ronaldo 6 – La squadra si appiglia alle sue giocate. Quando parte in velocità è quasi imprendibile, ma solo una conclusione veramente pericolosa che Dragowski respinge. Nel secondo tempo si spegne assieme agli altri.

Allenatore: Pirlo 5 – Forse paga un po’ di inesperienza, dovendo fronteggiare una gara che si mette male sin da subito. Prima sconfitta stagionale della Juve, ci potrebbe anche stare. Ma non in questo modo, è apparsa una Juve fragile e in balia dell’avversario.

Pagelle Fiorentina

Dragowski 6 – Sempre attento tra i pali e nelle uscite. Mezzo voto in meno per il tocco su Bernardeschi che poteva costare un rigore: netta la papera con cui perde palla.

Caceres 7 – Tutti aspettano Chiesa. Invece lui, l’ex più inatteso, colpisce. Tanti affondi e cross pericolosi, una presenza costante sulla fascia. Si inserisce e con un tocco sotto mette il sigillo definitivo al match. Garra uruguaiana.

Milenkovic 7 – Prestazione autorevole. Si sposta spesso sui versanti e tampona tutte le iniziative avversarie. Quando gioca così, non ce n’è per nessuno.

Pezzella 6,5 – Il capitano tira fuori la grinta e si fa trovare sempre nella giusta posizione. Attento e disciplinato.

Igor 6,5 – Buona anche la sua apparizione, schierato a sorpresa. Respinge gli scetticismi con una gara di solidità e grande attenzione, annulla di fatto Morata.

Biraghi 7 – Chiesa con lui ha poche chance. Suoi entrambi i cross che propiziano le due marcature finali. Si sacrifica e corre sempre (82′ Venuti – s.v.).

Amrabat 6,5 – Prestazione di ordine e quantità. Blocca le iniziative del centrocampo e si muove anche sulla trequarti. Una delle sue migliori prestazioni con la maglia gigliata.

Borja Valero 6 – Anche lui tira fuori una prestazione di qualità, in onore dei vecchi tempi. Rischia enormemente, però, su un possibile secondo giallo non sanzionato. Prandelli per precauzione lo toglie (52′ Pulgar 6 – Contribuisce al contenimento delle ondate bianconere, amministra senza troppi patemi).

Castrovilli 6,5 – Ritrova grande vivacità. Recupera palloni a dismisura e solo un ottimo intervento di Szczesny non gli permette di portare i suoi sullo 0-2. A 23 anni è un leader tecnico del centrocampo fiorentino, il futuro è dalla sua parte.

Vlahovic 7 – Torna al gol su azione, il terzo consecutivo dopo i due di rigore. Stavolta è implacabile davanti all’estremo difensore. Poi si abbassa spesso e lotta come un leone per riconquistare palla a centrocampo. Prandelli lo ha ritrovato (75′ Kouamé – s.v.).

Ribery 7 – Come con l’Inter, quando vede le big si scatena. Regala a Vlahovic l’assist che spacca come coltello sul burro la retroguardia. Poi, a 10′ dalla fine, ringhia su Bonucci e gli strappa il pallone, dando il via all’azione dello 0-3. Fosse un po’ più giovane, la Fiorentina avrebbe un campione ancora più prezioso (82′ Bonaventura – s.v.).

Allenatore: Prandelli 7 – Sbanca l’Allianz Stadium con un’organizzazione impeccabile, azzeccando tutte le scelte. Il 5-3-2 è il modulo giusto, la Viola attacca subito la partita e si rivela una mossa vincente. Trova l’equilibrio che chiedeva, può essere il match della svolta.

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