Dopo la pesante sconfitta di Reggio Emilia la Juventus aveva subito l’occasione per riscattarsi davanti ai propri sostenitori contro la rivelazione di questo avvio di campionato: il Lecce. Nel match che apre il 6° turno di Serie A, la Vecchia Signora non delude le aspettative uscendo dal campo con tre punti preziosi per la classifica, e per ridare morale e fiducia all’ambiente. Nonostante una prova complessivamente non brillante, ai bianconeri basta il gol di Milik per centrare la vittoria. Prima sconfitta stagionale invece per la compagine pugliese protagonista di una solida gara in copertura, ma insufficiente in avanti. Ecco le pagelle di Juventus-Lecce.
Le pagelle di Juventus-Lecce
Prima di analizzare le pagelle dei protagonisti di Juventus-Lecce, proviamo a dare una valutazione all’operato del direttore di gara.
Arbitro: Antonio Giua 5,5 – Il fischietto della sezione di Olbia dirige senza troppi problemi il primo tempo, ma commette qualche errore di valutazione nella ripresa. Bene nella gestione dei cartellini, concede due calci d’angolo inesistenti da ambo le parti da uno dei quali a favore dei bianconeri scaturisce l’unico gol dell’incontro. Eccessivo nel finale il secondo giallo a Kaba per simulazione.
Pagelle Juventus
Szczesny 6 – Dopo la giornata da film horror di sabato, l’estremo difensore polacco conclude la sfida con un clean sheet importante per riguadagnare fiducia. Serata da spettatore non pagante.
Rugani 6 – Alla prima da titolare in stagione, è protagonista di una prova senza lode e senza infamia. Dimostra di essere un buon sostituto nella rosa bianconera (72′ Gatti 6 –Deve ancora farsi perdonare l’autogol della sconfitta contro il Sassuolo, intanto entra dalla panchina arginando nel finale un paio di sortite offensive degli ospiti).
Bremer 6,5 – Dopo un inizio di campionato piuttosto deludente, il centrale brasiliano riprende subito il comando della difesa prendendo bene le misure su Krstovic. Annulla il centravanti avversario facendo prevalere la sua fisicità.
Danilo 6 – Gara come sempre priva di sbavature per il capitano. Da buon braccetto di sinistra tenta di sovrapporsi in avanti per dare una mano alla fase offensiva. Sufficienza meritata in queste pagelle di Juventus-Lecce.
McKennie 6,5 – Forse uno dei più positivi questa sera, lo statunitense mostra ancora una volta di sentirsi a suo agio nel ruolo di esterno basso. Garantisce dinamismo e corsa in avanti, inserendosi spesso e volentieri in area di rigore per creare densità (87′ Weah s.v.).
Rabiot 6 – Per gran parte dei 90′ pare vedere il Rabiot macchinoso e lento di due anni fa. Il nazionale francese è protagonista di una prestazione abbastanza sottotono, salvata dall’assist per il gol che apre e chiude i giochi firmato da Milik.
Locatelli 6 – In mezzo al campo recupera diversi palloni garantendo quantità. Ciò in cui pecca però è la qualità tecnica. Registra qualche errore tecnico in una squadra che ha bisogno di un regista capace di creare gioco.
Fagioli 6 – Dopo una prima frazione condita da qualche sbavatura di troppo, la giovane promessa bianconera si riprende con il passare dei minuti nella ripresa. Mette in mostra la sua classe con un paio di giocate interessanti (87′ Miretti s.v.).
Cambiaso 5 – Tanti, anzi troppi errori banali commessi dall’ex terzino del Genoa. Impreciso sui traversoni messi in area, soffre la velocità di Almqvist in ripartenza. Non sfrutta l’occasione concessagli da mister Allegri (72′ Kostic 6 – Il serbo entra per mettere una toppa alle sbavature del compagno sostituito. Per lui appena una conclusione da fuori ribattuta dalla difesa giallorossa).
Chiesa 6 – Il più vivace nei primi 45′, il n°7 è l’unico ad andare vicinissimo ad aprire i giochi con una conclusione terminata di poco fuori dopo una grande azione personale. Con il passare dei minuti nella seconda frazione, però, si intestardisce palla al piede commettendo un paio di errori individuali. Da premiare lo spirito di sacrificio per difendere il punteggio nel finale.
Milik 6,5 – Completamente spaesato e isolato in area di rigore durante tutto il primo tempo, il centravanti polacco non riesce ad entrare in partita fino al minuto 57 quando sfrutta il tap in per il primo gol in campionato regalando tre punti d’oro alla squadra (78′ Vlahovic s.v.).
Allenatore: Massimiliano Allegri 6,5 – I suoi fanno il minimo indispensabile per portare a casa ciò che più contava: la vittoria. I piemontesi riscattano subito il brutto passo falso dell’ultima giornata con un successo di misura che porta la Juve momentaneamente a -2 dalla vetta. La prestazione vista oggi, però, non può bastare attualmente per poter ambire alle prime posizioni. Se la fase difensiva pare in crescita dopo Reggio Emilia, è il centrocampo che preoccupa. Troppo macchinoso e tanti errori tecnici da parte dei suoi interpereti in una squadra che fa una fatica immane nel creare azioni offensive. C’è ancora molto da migliorare.
Pagelle Lecce
Falcone 6 – Compie pochi interventi comunque non proibitivi, ma non può nulla sull’unica rete dell’incontro
Venuti 6 – Inserito a sorpresa nell’undici titolare, soffre la vivacità di Chiesa nel corso dei primi 45′ per poi prendergli le misure nella ripresa (63′ Gendrey 6 – Uno dei più positivi in questo sorprendente avvio di campionato dei salentini, si fa subito vedere con un traversone pericoloso messo in mezzo).
Pongracic 5,5 – Efficace e determinato nell’arginare le sortite offensive dei padroni di casa, viene sovrastato da Rabiot nell’azione dell’1-0 finale.
Baschirotto 5,5 – Una buona prova quella dell’ex centrale dell’Ascoli “sporcata” da un unico errore: tiene in gioco Milik in occasione dell’unica rete dell’incontro.
Dorgu 6,5 – Nonostante la carta d’identità dica 26 ottobre 2004, il terzino sinistro danese mostra personalità da vendere degna di un veterano. Si rende protagonista di una prova priva di sbavature. Determinante nell’anticipare in chiusura McKennie in un’azione che avrebbe potuto portare al raddoppio. Esplosivo in proiezione offensiva e concentrato in copertura.
Blin 6 – Partita di buona sostanza per l’ex Amiens bravo nel garantire quantità al centrocampo pugliese. Sufficienza meritata in queste pagelle di Juventus-Lecce (82′ Piccoli s.v.).
Ramadani 6 – Il compito di fare da filtro in mezzo al campo gli riesce abbastanza bene a dimostrazione dell’ottimo avvio di stagione. Recupera diversi palloni dando una preziosa mano in copertura, ma l’ammonizione ricevuta costringe D’Aversa a sostituirlo (70′ Kaba 5,5 – Ci mette tanto agonismo nei 20′ a disposizione, forse troppo come dimostrato dal giallo ricevuto. Nel finale si becca la seconda ammonizione per simulazione).
Oudin 5,5 – Il match-winner dell’ultimo turno non riesce mai entrare in partita. Ci si aspettava maggiore qualità e imprevedibilità, ma il transalpino non tocca quasi mai palla (63′ Rafia 5,5 – L’ex della sfida non incide come ci si aspettava. Una mezz’ora innocua la sua).
Almqvist 6 – Brucia in velocità Cambiaso in alcune circostanze dando l’impressione di poter far male da un momento all’altro. Forse l’unico a garantire vivacità al reparto offensivo.
Krstovic 5,5 – Altro grande protagonista di questo inizio di stagione tra le fila giallorosse, il centravanti montenegrino difende bene palla spalle alla porta, ma lottare contro Bremer e il resto dei difensori juventini non è un gioco da ragazzi. Il brasiliano gli prende subito le misure impedendogli di creare pericoli.
Strefezza 5,5 – Fin troppo pochi gli spazi per colpire in contropiede e quasi mai nel vivo del gioco. Il capitano dei salentini non passa di certo una serata semplice in fase offensiva, ma prova comunque a dare una mano ai suoi in copertura (63′ Sansone 5,5 – In attesa che l’ex esterno d’attacco del Bologna riprenda la condizione fisica, viene inserito per mettere minuti nelle gambe, ma viene poco servito dai compagni).
Allenatore: Roberto D’Aversa 5,5 – Della gara di oggi l’ex allenatore del Parma può portare a casa sicuramente la prestazione e l’atteggiamento messo in campo dai suoi. Nonostante la superiorità dei padroni di casa, la compagine salentina regge dimostrando solidità in fase difensiva, e sfruttando i punti deboli degli avversari. Ciò in cui pecca il Lecce, però, è la concretezza in avanti. Zero infatti sono i pericoli per Szczesny. Un primo passo falso in campionato che non fa male, ma che mette in risalto i difetti di natura offensiva dei giallorossi.